mercoledì 31 agosto 2011

jo-fi, cane psicoanalista

Cari amici e lettori de"Il peccato veniale" lo sapevate che il più famoso psicoanalista della storia, il professor Sigmund Freud, aveva per collaboratore nel suo studio, un cane di razza chow-chow, Jo-fi?

Il cane era come un termometro per i pazienti dello psicoanalista, se avvertiva tranquillità, jo-fi, gli si sdraiava vicino, viceversa...

Donna gigante sudtirolese

A suo tempo la donna (probabilmente) più alta del mondo.
Maria Faßnauer
nata il 28 febbraio 1879 a Ridanna/Sudtirolo
morta il 4 dicembre 1917 a Ridanna/Sudtirolo

Maria Faßnauer Maria Faßnauer, figlia di contadini sudtirolesi, era una bambina normale, fino ai tre anni, però iniziò a crescere a dismisura fino a raggiungere, appena quindicenne, l’incredibile altezza di 2 metri e 27 centimetri. I giornali tirolesi non tardarono a scoprire la notizia e a darla all’opinione pubblica. La “donna più alta di tutto il Tirolo” divenne così diffuso argomento di conversazione. Finiti gli studi, Maria Faßnauer iniziò a lavorare come contadina. I genitori subivano costanti pressioni da parte di agenti dello spettacolo ansiosi di esporre la giovane ragazza come attrazione nelle sagre e nelle fiere paesane. I due genitori non cedettero tuttavia mai alle lusinghe finanziarie degli agenti dello spettacolo, anche se la famiglia era povera e avrebbe avuto assoluto bisogno di soldi.
Nel 1906 fu Maria Faßnauer stessa a farsi convincere, e così iniziò , accompagnata da sua sorella , un tour di

martedì 30 agosto 2011

pietre dell'anima

In un mondo oscuro e buio, una luce venne un di'.
Con parole d'amore e perdono, l'anima impietrita, venne a salvare.

In quel mondo sommerso, in quei fondali dove ogni pietra s'incastona, come per magia, all'interno dell'anima, nel cuore profondo dei mari, negli abissi più reconditi, cambiano colore. Ogni angolo s'addolcisce, dove ogni pietra diventa un' anima, una musica dolce, silente, dello strusciare tra di loro, come baci come carezze...come pietre lavorate, come pietre sempre amate.

lunedì 29 agosto 2011

saluto alle Dolomiti

All'alba sono partita per il rientro a casa, ed ho visto la luce del sole dipingere di rosa  le nuvole, ho voluto immortalare questo momento come fosse un saluto fattomi dalla montagna. Le Dolomiti sono delle montagne splendide, ad ogni stagione, ad ogni ora del giorno prendono una colorazione diversa dando ogni momento spettacoli cromatici irripetibili. Confesso che ho sentito tristezza nel salutare le Dolomiti!

ballo che è

come ballo che è. Orbene, cari amici e lettori de"Il peccato veniale" riprendiamo il nostro viaggio tra presente , passato e futuro, trattando oggi, il ballo cosi com'è concepito ai nostri giorni e come ci si è arrivati.

La storia del ballo moderno può essere catalogata in tre fasi: La prima è identificata come di rottura con il balletto classico e di ricerca, e risale circa alla fine del XIX secolo e inizi del XX. La seconda fase definita, delle tecniche, e sorge tra gli anni trenta e gli anni quaranta. Infine la fase di innovazione, che va dal secondo dopoguerra ad oggi.
E' doveroso fare un'ulteriore distinzione fra ballo moderno statunitense e il ballo moderno centroeuropeo. Favoriti dai numerosi scambi culturali fra gli artisti, i rapporti fra i due continenti sono sempre rimasti costanti.

Infatti all'inizio del XX secolo, la voglia di cambiamento, fece si che si sviluppassero due correnti: quella dei Ballets Russes, che proponeva un rinnovamento dall'interno, e quella che sosteneva la creazione di un nuovo tipo di ballo. I primi ballerini moderni erano alla costante ricerca di...

domenica 28 agosto 2011

Mariuccia, donna arrivata dal nulla e scomparsa nel nulla...

 Cari amici e lettori de"Il pecato veniale", tra i Miti e Leggende... del nostro bel paese, ho trovato una di queste che mi ha profondamente convinto che la forza dovuta dal forte desiderio di vivere liberi dall'oppressione e talmente irrefrenabile che continua a vivere anche oltre la triste realtà, avendo come veicolo il mito. Un'esempio di quanto detto e quello di una donna arrivata dal nulla e scomparsa nel nulla...Mariuccia.

Verso la fine del settecento, nell’odierna piazza Cesare Battisti di Torre Annunziata, a poca distanza da Napoli, si trovava una taverna abbastanza frequentata dal popolo, gestita da una certa Mariuccia, donna sola, slanciata ed energica, che i frequentatori abituali della taverna avevano trovato improvvisamente nella taverna, al posto dell’ex gestore Gennarino, di cui la donna si era dichiarata nipote, dopo che questi misteriosamente era scomparso e che molti ritenevano imprigionato in una qualche prigione borbonica a causa delle sue idee repubblicane. La stessa Mariuccia, tra un boccale di vino e l'altro, si lasciava andare spesso a discutere di politica con alcuni clienti della taverna, non nascondendo le sue simpatie per gli antiborbonici; insomma la taverna era per certi versi una sorta di fucina di idee rivoluzionarie, tale da fare insospettire e sorvegliare, anche se discretamente, le autorità.
I sospetti divennero tali e...

asia

Asia, una dolce e scombussolata creatura.
Mio marito aveva una cagnona, chiamata Lola,con la quale andava a caccia. Una bella setter
bianca e nera, aveva anche un maschiaccio, chiamato Giacomo, un cocker -sprynger rossiccio.
Li lasciammo soli per un mese, custoditi da mio suocero che non si accorse
che la femmina era in estro. Così il 20 di luglio del 1995 nacque Asia tirata per i piedini da me perchè la sua mamma non ne voleva sapere di spingere.

Che emozione tenere fra le mani quell'esserino che, tirando così forte pensavo di aver "rotto". La mamma poverina aveva altri due cuccioli in pancia morti Dovette subire un intervento avendo anche una lacerazione all'utero. Così perse il latte e l'istinto a fare la mamma. Dovetti allattare la cucciolina con il biberon e imparare un sacco di cose, per esempio che si deve sfregare la pancina con un batuffolo di cotone bagnato con acqua tiepida per stimolare i bisogni corporali. Inutile dire che mi sentii molto mamma! Non ci crederete ma i cuccioli si comportano come i neonati, fanno

sabato 27 agosto 2011

una vecchia slitta

Oggi ho fatto un giro nel centro di Predazzo. Ho visto una stupenda slitta vecchia di almeno 50 anni. Ma che brutta fine ha fatto, poverina ! Vetrina per un negozio di scarpe...è un'ingiustizia! Salviamo la vecchia slitta!

albergo caratteristico

Un piccolo albergo caratteristico del Trentino. Troppo bello per non postarlo e farvelo apprezzare!


venerdì 26 agosto 2011

ballo che fù

come ballo che fu. Cari amici e lettori de"Il peccato veniale, dopo avere percorso appena pochi passi nell'infinto sentiero di ciò che Fù...è...sarà..., avendo visitato le bevande che ruotano attorno alla nostra storia, pensavo che sarebbe interessante fare un intrigante ballo...che fù.

Il significato del ballo, oggigiorno è alla portata di tutti e, si potrebbe benissimo asserire che esso abbia fondamentalmente lo scopo di un divertire, fare spettacolo, addirittura corteggiamento ed in qualche caso, come nel ballo classico, di un'espressione artistica. Se però pensassimo a come potevano essere i balli di migliaia di anni fa e sopratutto al significato che essi potevano avere, potremmo, probabilmente, affermare che gli scopi per cui essi venivano eseguiti, fossero del tutto diversi da quelli per cui oggi si balla.
Ricerche accurate, dimostrano che il ballo femminile dell'antichità aveva...

stupenda creatura

Chicca! Una stupenda creatura che stanca morta dalla passeggiata cerca di riposare davanti alla tv al massimo del volume per le orecchie di mio marito. Che carina!

balconi colorati

I "balconi colorati" delle Dolomiti sono tipici e li vedi in tutti i paesini. Sembra a volte che facciano a gara chi ha il balcone più fiorito e più colorato! Sicuramente c'è chi ha più gusto di altri e sfoggia un balcone da Guinnes. Ve ne posto alcuni..

buon giorno

Pozza di Fassa
Buon giorno dalla Val di Fassa! Questa stupenda località del Trentino con delle montagne favolose! questa è un'altra che si vede dalla finestra della camera da letto, pensate d'inverno con la neve e con tutti i puntini colorati che scendono dalla pista. Vorrei venire anche in inverno...Per potere salutarvi con un'invernale buon giorno.

giovedì 25 agosto 2011

la fonte antica


Ho sempre amato l'acqua pur non potendo immergermi, per un problema ai timpani, sguazzo in ogni pozza che trovo. Ogni paesino delle Dolomiti, ha una sua fonte antica ed io ne ho proprio una davanti a casa. In verità è un lavatoio con le asse di legno e le tre vasche di decantazione . Nell'ultima si lavava con il sapone, nella penultima si faceva il primo risciacquo e nella prima, quella sotto allo spinello della fonte, si faceva l'ultimo risciacquo. Ma come facevano quelle donne di una volta a mettere le mani in quell'acqua gelida nei mesi freddi? Che vita dura faceva una volta la popolazione montana. Ho immerso le mani ed una fitta di freddo è salita fino ai gomiti! Accipicchia è più fredda di quella che tengo in frigo... Ma è una meraviglia berla. Si dice che questa fonte sia attiva da almeno cento anni. Ne ho visto delle bellissime fatte tutte in legno con la tettoia, oppure fatte di sassi rosa splendide oppure scavate in un tronco come questa.


mercoledì 24 agosto 2011

la casa delle bambole

Queste sono le case delle Dolomiti . Casette per le bambole! Come sono carine!


come cani e gatti

Cari amici e lettori de"Il peccato veniale", oggi volevo porre alla vostra attenzione una storia qualunque, di normale eroismo, che i nostri amici del cuore la vivono cosi normalmente, in quanto fà parte del loro carattere come già precedentemente, e non mi stancherò mai di ribadirlo, abbiamo potuto constatare. Questa è la storia di Leo, un cane impavido che ha rischiato seriamente la sua di vita e per salvare quella di quattro piccoli micini. Altro che cani e gatti...

La storia si svolge a Melbourne, in una casa scoppia un terribile incendio. Le case in quella zona, sono normalmente costruite in legno, e le fiamme ci mettono poco a trovare terreno fertile. Quando arrivano i vigili del fuoco, provvedono a portare in salvo la famiglia e il loro cane Leo. Ma non finisce qui...

una colata rosa

questa prima del fenomeno
Alla fine della giornata di ieri, siamo saliti su verso il passo Rolle, per vedere e immortalare le Pale di S.Martino in un fenomeno, che si verifica al tramonto in giornate limpide, che in una colata come fosse cera da una candela, dipinge di rosa salmone le montagne di roccia delle dolomiti. Marco, che è un esperto di fotografia e che spero posti almeno una piccola immagine sua da poter mettere in luce la mia scarsa abilità come fotografa, mi ha fatto conoscere questo fenomeno perchè lui è un esperto della Val di Fassa. Comunque io vi posto queste e spero che sia sufficiente a farvi immaginare il paradiso rosa!

una giornata al lago


Ieri abbiamo passato una giornata al bacino artificiale Forte Buso, un lago creato dalla diga di Paneveggio, località sulla strada di passo Rolle. Attorno al lago cè un bosco di conifere dove sotto agli alberi bivaccano, diligentemente ed educatamente, famiglie, coppie di giovani e di anziani sui loro plaid a prendere il sole. Mio marito, in questo lago, ci pesca trote splendide che alla sera facciamo al forno. Anch'io sdraiata, su di un tappeto di aghi di abeti, guardo il lago e voglio immortalare questa meraviglia anche per voi...Stupendo!

martedì 23 agosto 2011

sassolini insignificanti

Sono soltanto sassolini insignificanti, sparsi così, per la via, alla mercé della quotidianità.
Incastonati tra le rughe del mio cuore, del cuore di ogni anima accogliente.
Con delicata ingenuità ed insana inconsapevolezza osservo un bimbo,
i cui occhi brillano come raggi riflessi di cristalli immacolati, nel guardare quei sassolini per la via.
Colui che è il Saggio dolente, lo Storpio che è sano, imparte lezioni antiche come il mondo...Come quando nacquero quei sassolini.
Ma il piccolo fanciullo è già scappato nei suoi sogni, nelle sue infinite gioie e felicità, rotolandosi tra un sassolino e l'altro. Perché dentro di sé, sa già che tutto questo finirà... Ma la sua fuga verso la felicità, quella si che fine mai avrà.

Una lucertola al caldo delle Dolomiti


Come una lucertola, da giovinetta, al primo tepore di un raggio di sole caldo, diventavo agile e scattante.
Amavo il clima estivo e stare al caldo per me era vitale. Un'estate senza mare non era concepibile nel mio vivere, dovevo stare al sole il più possibile.
L'arrivo dell'inverno era motivo di depressione. Freddo! Se farmi una doccia bollente, in piena estate, era normale figurarsi d'inverno cosa avrei dovuto fare! Bollirmi in un pentolone con il fuoco sotto. La doccia alla mattina d'inverno era un dramma e farla era un trauma! 
Forse molte giovani donne mi capiscono visto che “la lucertola”è condizione femminile. Mio marito ha dovuto sopportare il mio inseguimento nel letto tanto che ...

lunedì 22 agosto 2011

il mio presente

Sono mari immensi ed infiniti i ricordi di quel tempo mio che fu.
Sono fiumi e ruscelli limpidi i sogni del mio domani.

Terra fertile e profumata bagnata della rugiada mattutina, il mio presente.
Correnti impetuose e possenti mi hanno condotto fin qui.
Il futuro destino che mi è stato assegnato, ricco d'incertezza si presenta a me.
Ma l'ossessione di avere una traccia del mio presente, rimane inevitabilmente e comunque qui, a dare un senso al mio ieri, al mio oggi, ma ancor più al mio domani.

la mia finestra

Sono in vacanza nel Trentino e dalla mia finestra vedo il Sassolungo. Qui c'è l'abitudine di chiamare le montagne brulle, sassi e numerarli oppure nominarli con lo stesso nome del passo. Comunque sia, dalla mia finestra vedo questo spettacolo che mi godo ogni mattina.

domenica 21 agosto 2011

Giancarlo Siani

Cari amici e lettori de"Il peccato veniale", augurandovi una domenica serena e densa di libertà d'animo, desideravo parlarvi di uno dei tanti uomini che per la libertà è stato condannato a morte fisica, che però ha reso immortale il suo spirito libero e innamorato della legalità, come unica forma di civiltà degna di essere vissuta. Giancarlo Siani.



Nacque in una famiglia borghese napoletana, nel quartiere del Vomero. Frequentò il Liceo Vico partecipando in maniera attiva e sentita ai movimenti studenteschi del 1977.
S'inscrisse all'università, iniziando a collaborare con dei periodici napoletani, dimostrandosi particolarmente interessato alle problematiche dell'emarginazione: scopri che proprio all'interno delle fasce sociali più povere, si covava il principale rifornimento di manovalanza della criminalità organizzata.
I suoi primi articoli furono composti per il periodico "Osservatorio sulla camorra", il cui direttore era Amato Lamberti. Giancarlo Siani iniziò cosi ad interessarsi ai rapporti ed alle gerarchie delle famiglie camorristiche che

sabato 20 agosto 2011

senza parole

Sono rimasta senza parole, e non importa visto che non servono sosì tanto! ;))))))

debole sussurro


Prima o poi passerà…Lo hai rivelato con un debole sussurro, sorridendo delicatamente nell'istante stesso che hai veduto la fiamma della speranza venir meno nei miei occhi. Io ho creduto fermamente
che sarebbe passato via, oltre me...Ma il dolore denso e soffice come l'aria che respiri, a volte è difficile da sopportare, da narrare.
Perdutamente innamorato della sacra fiamma della speranza, dentro me, il mio cuore la mia anima debolmente mi sussura, mi ripete che...Passerà. In fin dei conti non e difficile capire che prima o poi questo triste dolore da piegare, da gestire, andrà oltre il mio patire.

per gli Eco-ammiratori

   Notiziona!!! Amo con tutto il mio (misero) intelleto, Umberto Eco. L'unico egocentrigo, megalomane, intollerante che mi stia simpatico. Ammiro quest'uomo che si pone al di sopra di tutti. Ho trovato questa notizia e ve la servo così come l'ho trovata. Un ironico articolo di Gramellini che porta la data di oggi 20/08/2011

Giunge notizia, ma confidiamo in una smentita, che Umberto Eco si accinga a pubblicare la versione riveduta e corretta del suo megaseller «Il nome della rosa». Un po’ come succede per i grandi successi musicali che vengono riproposti dopo qualche tempo in chiave acustica. Lo spirito della replica sarebbe di rendere il libro accessibile ai. . . . . .

venerdì 19 agosto 2011

mondo nascosto

Un mondo nascosto, senza pareti e labirinti da abbattere, e percorrere.

Un mondo che vive, un mondo in cui si nasce, si cresce e poi si muore.
Un mondo ove la beltà non è cosa rara, ove l'armonia si percepisce chiara. Un mondo naturale, un mondo primordiale, in cui tutto profuma di pace e serenità, un mondo che mai fine avrà.

giovedì 18 agosto 2011

il cane di mio padre

Questo è Pippo...anzi era Pippo! Lo trovai piccolo, pieno di pulci e zecche. Lo raccolsi e lo portai a casa. L'unico modo per far accettare cani in casa da mio padre era regalarglielo.

Doveva essere suo, il cane, altrimenti non lo voleva in casa...Sapevo che lo avrebbe picchiato ma almeno avrebbe mangiato e  avuto una famiglia. Qualche botta alla fin fine te la dimentichi, lo sapevo bene. Mio padre ne volle fare un cane da tartufo ma lui non ne voleva sapere, così giu botte finchè per amore o per forza a tartufo ci doveva andare. Alla morte di mio padre ereditai il cane ma lo zio, fratello di mio padre, che andava a tartufo, che forse pensava che il cane fosse bravo e avesse un valore, pretese ereditarlo ...

la bestiale solitudine

Bestiale oppure maledetta solitudine! Si perchè ti manda maledettamente in bestia! Fin da giovane è stata la mia spina nel fianco, non volevo stare sola, non volevo parlare al nulla!

Se ci penso e ripercorro quei momenti maledettamente sola, l'angoscia ancora la ricordo e come in un riflesso la riprovo. La sofferenza fu tale che mi ripromisi di non essere mai causa di solitudine altrui. Con questa promessa ho ascoltato persone lamentevoli, ho accompagnato fuori dalla depressione amici parenti e conoscenti. Sicuramente speravo di accreditarmi la compagnia per il mio futuro. Povera illusa! Non funziona così: tu dai e tu dovrai ricevere! No, se nella vita soffrirai di solitudine, sarai destinata a stare sola finchè ti dovrà piacere per forza. Con il passare degli anni la solitudine è divenuta una compagnia costante e ora mi dico: "non sei sola hai la tua solitudine che fedelmente ti segue da anni."Ormai mi è familiare e non l'abbandono mai. Lavoro da sola e passo molte ore della giornata sola, ma quando il ricordo mi porta alla sofferenza passata il dolore di una cicatrice si fa sentire e stringo i denti...da sola.....sempre da sola...

mercoledì 17 agosto 2011

il distacco


Ricordo di quando ero una ragazzina e mi entusiasmavo per ogni piccolo evento. Emozioni, imbarazzi, eccitamenti, arrabbiature si susseguivano senza che io ne avessi il ben che minimo controllo. Mi fu consigliato di leggere un libro, ora non ricordo il titolo, uno dei tanti che spiega come controllare le vampate di rossore sulle guance ad ogni minimo imbarazzo. Lo lessi tutto d'un fiato, ma la parola che mi rimase in testa fu “distacco”.

Facile capirne il significato del termine distacco, molto meno capire fino in fondo come applicarlo senza scadere nell'indifferenza. Comunque sia, io ragazzina, trovai un modo tutto mio, per non farmi coinvolgere mi ripetevo in continuazione ”ma si e chi se ne frega”. Ogni volta che l'emozione mi stringeva lo stomaco mi ripetevo il motivetto:” Ma si e chi se ne frega”. Funzionò così bene che divenni una perfetta faccia tosta fino a rasentare la maleducazione. No non andava bene affatto, non era certo cosi che bisognava distaccarsi, così invertii il senso di marcia cercando di andare a ripescare quelle emozioni che mi facevano sentire le farfalle allo stomaco, oppure la stretta come una pressione al plesso. Cercando ogni volta di aggiustare il tiro, nel corso degli anni capii cos'era il distacco. Sentimento nobile che non ha nulla a che vedere con l'indifferenza, anzi l'evento emotivo lo senti nel cuore e non nello stomaco e lo comprendi fino nelle sue più flebili vibrazioni. Non è possibile descrivere il distacco con aggettivi, bisogna provarlo per capirlo.


lunedì 15 agosto 2011

carattere e fermezza

Cari amici e lettori de"Il peccato veniale", volevo porgervi i miei più sentiti auguri di un sereno ferragosto, e nel farlo vi lascio la storia di una donna che con il suo carattere e la sua fermezza riusci a contravvenire alle regole che volevano in quel periodo storico le donne relegate a semplici figure formali ed apparenti.


Melisenda di Gerusalemme nata nel 1105, e morta a Gerusalemme, 11 settembre 1161, fu Regina di Gerusalemme dal 1131 al 1153.
Era la figlia maggiore del re Baldovino II di Gerusalemme e della principessa di origine armena Morfia di Melitene. Le venne dato il nome della nonna paterna, Melisenda di Montlhéry, moglie di Ugo I, Conte di Rethel.
Gerusalemme era stata conquistata dai crociati nel 1099, durante la prima Crociata, ed era governata da una dinastia proveniente dalla Contea di Rethel in Francia. Melisenda era l’erede di questa dinastia, e fu designata erede al trono di suo padre prima del 1129. Normalmente le donne ereditavano territori solo perché la guerra e la violenza portavano molti uomini ad una morte prematura, ma le donne che venivano riconosciute come regine regnanti era alquanto raro, quindi assistere a donne che esercitavano la loro autorità, era quasi una chimera. Melisenda con il suo carattere e la sua fermezza riusci...

domenica 14 agosto 2011

incredibile

Incredibile come uomini, anzi criminali che hanno in mano le banche l'editoria e i posti di potere del mondo, riescano a truffarci senza neanche preoccuparsi di nascondere il fatto perchè si sentono, forse sono, i padroni del mondo..
Con la frenesia del lavoro della casa della famiglia dei parenti che non stanno bene ed hanno bisogno di noi, con il problema di riuscire a contenere la spesa senza far soffrire i nostri figli, non ci interessiamo della politica ...figuriamoci della finanza, siamo dei poveri "ignoranti" e "loro" lo sanno ..Prendetevi 5 minuti e leggete questo articolo.

se volete scaricarlo lo trovate QUI

sabato 13 agosto 2011

le strade della vita

In un bosco ormai autunnale, due strade apparivano al mio camminare.
La tristezza avvolse il mio cuore, percorrerle entrambe certamente mai sarebbe stato possibile,
essendo soltanto uno, la mia sosta s'allungò,
e il mio sguardo, per quanto possibile fu, si volse in fondo alla prima strada,
in mezzo agli arbusti, che chissà quale realtà, nascondevano di fronte a si tanta ansietà.

Mi volsi allora verso l'altra strada, anch'essa oscura e misteriosa, forse con un'aspetto migliore si presentò al mio sguardo, perché vestita di fili d'erba e meno segnata dal tempo che fu, sebbene le tracce di chi il cammino calpestò, fossero gli stessi per entrambe.
Quella mattina una coperta di foglie avvolgevano entrambe quelle strade, tanto che passo alcuno segno lasciò.
Presi la decisione di non privarmi di nessuna delle due, una percorrendola nell'immediato,
l'altra per un'altro di, pur sapendo che forse mai più indietro mi sarebbe stato concesso di tornare.
Un sospiro narrerà quella mattina che mai più indietro tornerà, in cui quelle due strade divergevano in quel bosco, ed io decisi di percorrere quella che la mia vita segnerà, finché il tempo finirà.

venerdì 12 agosto 2011

bevanda che sarà

come bevanda che sarà. Cari amaici e lettori de "Il peccato veniale", rivisitando simpaticamente ciò che ha contradistinto il nostro passato, presente e futuro, vorrei completare l'argomento delle bevande.

Come pensate che siano composte le bevande che nel futuro si assumeranno ? A cosa saranno dirette, oltre a provvedere al normale bisogno fisiologico del nostro organismo? Oltre a contrastare la sete, potranno contrastare anche malattie?
In effetti dalle notizie che ci giungono, sia le bevande che gli alimenti futuri, saranno in prima linea nella lotta contro parecchie patologie che affliggono il nostro tempo.

Pixie Dust sarà certamente la bevanda giovanile americana del futuro. Concepito della ricerca scientifica e prodotto grazie alla collaborazione di due ricercatori del programma di scienza alimentare della University of Wisconsin di Madison, la bevanda in questione è...

giovedì 11 agosto 2011

Stubby, un pitbull incredibile

Cari amici e lettori de"Il peccato veniale", in molti usano dire che dietro grandi uomini ci siano sempre delle grandi donne, ma in pochi sanno che in parecchi eventi della storia, dietro alcuni grandi uomini ci siano dei grandi cani. Eroi anonimi, che per il solo senso del dovere verso il proprio padrone sono pronti ad immolarsi, per ricevere come unica ricompensa qualche biscotto o delle coccole. E' il caso della storia incredibile di un pitbull di nome Stubby.


Stubby, un pibull terrier americano, di origine sconosciuta, fu trovato dal soldato John Robert Conroy all'interno del campus dell'Università di Yale nel 1917, mentre veniva addestrato per il fronte europeo della prima guerra mondiale. Il cucciolo allora, era a chiazze bianche e marroni, e la coda mozza,  da cui fù coniato il nome Stubby. Durante la sua permanenza al campo con il soldato Conroy e gli altri uomini in servizio, Stubby prese l'abitudine di partecipare a tutte le adunate, alle marce e imparò addirittura il saluto militare a suo modo: Metteva la zampa destra sull'arcata sopraciliare destra ogni volta che qualcuno attorno a lui faceva il saluto militare. L'abilità di Stubby nel saluto, attirò l'attenzione del comandante del campo al punto tale che permise al soldato Conroy di tenerlo con sé, nonostante il divieto assoluto imposto agli animali, di stare nell'area d'addestramento. Finito l'addestramento il campo chiuse. Il soldato Conroy però non intendeva abbandonare quel pitbull, e così decise...

mercoledì 10 agosto 2011

splendore che tradisce

Cari amici e lettori de"Il peccato veniale", oggi vorrei parlarvi di una splendida città abbruzzese, Sulmona. Senza ombra di dubbio è la più celeberrima località Abruzzese, ed è situata in una splendida conca, inoltre è una delle più vivaci e interessanti città della regione, vantando un'antichissima e nobile origine. Sulmona infatti ha avuto il periodo più prospero ai tempi di Cesare, quando si arricchì di splendidi templi,  acquedotti,  terme e di un teatro. Nel Medioevo invece, Sulmona si rese famosa per i suoi splendidi lavori di oreficeria e per l’arte tipografica.


Alcune delle leggende più famose, sono legate per la maggior parte ad Ovidio, il più illustre figlio di Sulmona. Una di queste narra che il poeta fosse pazzamente innamorato di una splendida fanciulla, che però aveva un cuore freddo come il ghiaccio e duro come il diamante. Non potendola conquistare, viveva la sua vita nella speranza che un giorno, in un modo o in un'altro, sarebbe scoppiato il grande amore. Fu così che...

martedì 9 agosto 2011

caldo tramonto

Il tramonto è per me il momento più bello della giornata. Non me ne perdo uno, se posso, e ho tantissime immagini del tramonto, ma questa mi sembrava troppo bella per non dividerla con voi...spero dia a voi le stesse emozioni che ha dato a me.

lunedì 8 agosto 2011

Grazie a tutti voi! Non sarò mai solo finchè avrò chi penserà a me.

E parlerà il destino e ciò che dice
E che da poco già ti guarda alice
E forse ti dirà ciò che non sai ancora
E quello che non sa lo imparerà da ora

E parlerà il destino, già lo dice
Che basta poco e già sarà felice
E quello che tu non le hai detto già risuona
Nel suo futuro perché non è tempo ancora

Nessuno è solo finchè di notte
Anche lontano ha chi non dorme
Per pensare a lui…
e penserai a lei ancora
Rimani e pensa a questa notte
A quelle cose dette e fatte
A tutto il tempo ancora
Senza rimpianti
Che avrai davanti insieme a lei

E forse non sarà come credevi
Perché sarà anche meglio di ciò che speravi

Nessuno è solo finchè…

PER TE LEGOLAS

Carissimo Legolas ti facciamo tantissimi auguri e ti ringraziamo per la tua cara e indispensabile partecipazione all'amministrazione di questo blog. Che la vita sia sempre generosa e che non ti manchino mai le parole da srivere su questi post. Lunga vita e prosperità. Il peccato veniale.

domenica 7 agosto 2011

nostalgie di vite passate

Sono qui, dinanzi al sole, sul ciglio della mia vita passata e presente che narra di tempi assai antichi, fin troppo remoti.

Il mio corpo troppo giovane e verde risulta essere, rispetto agli eventi che, scolpiti nella nuda roccia, si mostrano a me.
Eterno nell'animo, mi rimetto nelle mani dell'Altissimo!
Mentre le dirompenti nostalgie passate, e le moltitudini di persone vagano sperduti nella mia memoria, gli amori che furono il mio cuore premono vieppiù.

sabato 6 agosto 2011

lo stregone bianco

Albert Schweitzer chiamato dagli indigeni " lo stregone bianco"
Premio Nobel per la Pace 1952 la sua massima fu:
«Riflettere sull'etica dell'amore per tutte le creature in tutti i suoi dettagli: questo è il difficile compito assegnato al tempo in cui viviamo.»

Nasce in Alsazia 14 gennaio 1875 . Il padre è un pastore luterano e predica in una chiesetta frequentata da cattolici e protestanti e dove venivano celebrati due riti , in francese, in tedesco e bilingue. A questo proposito, Schweitzer scrive: «Da questa chiesa aperta ai due culti ho ricavato un alto insegnamento per la vita: la conciliazione. Le differenze tra le Chiese sono destinate a scomparire. Già da bambino mi sembrava bello che nel nostro paese cattolici e protestanti celebrassero le loro feste nello stesso tempio».
Da piccolo amava la musica e a sette anni compose un inno e a otto imparò a suonare l'organo.
Amava tutte le creature e fin da piccolo coltivò l'amore e il rispetto per tutti gli esseri viventi. Così ebbe a dire: «Fin dalla mia più tenera infanzia ho sentito il bisogno di avere compassione per gli animali. Ancor prima di andare a scuola non riuscivo a capire perché, nella preghiera della sera, dovevo pregare soltanto per delle persone. Per questo, dopo che mia madre mi aveva fatto ripetere la preghiera e mi aveva dato il bacio della buona notte, in segreto aggiungevo una preghiera per tutti gli esseri viventi, composta da me. Diceva così: "Buon Dio, proteggi e benedici tutto ciò che ha respiro, difendili da ogni male e fa' che dormano tranquilli."»
Medico, teologo, musicista e missionario luterano tedesco, si distinse per la sua abilità a suonare l'organo ed era considerato un eccellente organista. Nel 1904 lesse un articolo sulla popolazione del Gabon affetta da malaria lebbra malattia del sonno e decise che sarebbe andato in Africa. Si laureò in medicina e si specializzò in malattie tropicali. Aveva le idee ben chiare sulla destinazione e Schweitzer spiegò la sua scelta: «Qui molti mi possono sostituire anche meglio, laggiù gli uomini mancano. Non posso più aprire i giornali missionari senza essere preso da rimorsi. Questa sera ho pensato ancora a lungo, mi sono esaminato sino al profondo del cuore e affermo che la mia decisione è irrevocabile»...

venerdì 5 agosto 2011

azioni incredibili

Cari amici e lettori de"Il peccato veniale", oggi la mia attenzione e volta verso i nostri Amici del cuore. Molti di essi sono stati protagonisti di azioni eroiche senza che venissero menzionati dai media o dai libri. Alcuni di questi sono cani, che hanno compiuto azioni incredibili verso i loro padroni, azioni dettate dall’amore smisurato verso i loro “genitori umani”.


Una storia qualunque è quella di Salty, un labrador che aveva il compito di fare da cane guida per il suo padrone non vedende, un certo Omar Rivera. Il signor Rivera si trovava al 71 pianto del World Trade Center, esattamente il giorno 11 settembre del 2001, data della terribile tragedia che ha scosso il mondo intero. Durante il vile attacco terroristico, Salty non si è allontanato dal suo padrone, facendogli da guida, attraverso tutti i vari piani dell’edificio, fino a che, tra fumo e polvere lo conduce incredibilmente verso l’uscita, del tutto illeso.

giovedì 4 agosto 2011

bevanda che è

come bevanda che è. Cari amici e lettori de"Il peccato veniale", andando avanti nella nostra rivisitazione del passato, presente e futuro, oggi continueremo a parlare delle bevande più usuali che consumiamo nella nostra era attuale.

La bevanda che regna sovrana è di cui non si può certo fare a meno, è certamente l'acqua, indispensabile per la vita ancor più del cibo. Il termine bevanda, il più delle volte, si riferisce più comunemente alle bevande non alcoliche, fredde o calde, e a quelle alcoliche.
La maggior parte delle bevande, vengono preparate con
una dose intensa di vari prodotti, come il succo d'arancia, succo di limone, etc..
Creative Commons License
This work is licensed under a Creative Commons Attribution 3.0 Unported License.