giovedì 29 novembre 2012

Chiesa che è

come Chiesa che è!

Le chiese contemporanee, certamente vivono in un momento di grande incertezza e confusione e questo è un dato di fatto incofutabile. In Italia, partendo dagli anni '70, speculando su di una falsa idea moderna, la struttura intesa come chiesa è stata maldestramente invischiata con le più stravaganti tipologie: dal capannone alla piscina, da una nave spaziale al supermercato, insomma chi più ne ha più ne metta, fino ad arrivare ad una disarmante e fuorviante Babele.

La chiesa che è non sembra più trasemettere suoni e concetti richiamanti alla armonia, alla beltà,  e cosi facendo ha con il passare del tempo generato un'evidente disagio, nonostante la nostra storia sia contornata ed anche riccamente di meravigliose architetture! [...]

lunedì 26 novembre 2012

Chiesa che fu

come Chiesa che fu!

Sin dagli albori l'essere umano a sempre sentito la necessità di credere in qualcosa di soprannaturale, di qualcuno al di sopra di chiunque che potesse decidere con benevolenza oppure con severità ogni azione compiuta dalla sua creatura.

Chiaramente questa credenza ha portato l'essere umano a rendere onore e gloria, nonchè riverenza e sacrifici propiziatori al fine di accattivarsi il favore dei propri dei oppure del proprio dio: e cosa di meglio ci può essere che creare delle congregazioni, dei gruppi che riuniti insieme in luoghi resi sacri per
l'occasione, possano adorare e lodare la propria divinità?

Ecco nascere la necessità di creare edifici atti ad ospitare queste attività, adibire questi edifici e farli diventare una Chiesa!
Gli archeologi ultimamente hanno ridato alla luce due chiese molto antiche nel Perù settentrionale, risalenti più o meno al 2000 a.C. Se questa data dovesse essere confermata, si tratterebbe delle chiese più antiche finora mai trovate.

Le chiese sono stati rinvenute adiacenti al villaggio di Jaén, in un posto noto come Monte Grande e San Isidro, usati in precedenza per l’agricoltura e persino come discarica.
Secondo l'opinione dell’archeologo peruviano Quirino Olivera, le chiese possono essere associate alla cultura Bracamoros, una sorta di "confederazione" di gruppi tribali dell’Amazzonia che si stanziò  nell’odierno confine tra Perù ed Ecuador. [...]

venerdì 23 novembre 2012

Ci sono donne che dovremmo ricordare

Ci sono donne che dovremmo ricordare. Sono donne che hanno cambiato parte del mondo, che hanno avuto il dono prezioso dell'altruismo, il coraggio di difendere la vita qualsiasi colore fosse.
Questa storia racconta di un personaggio magico quasi fiabesco tanto è bello, tuttavia è una storia vera con personaggi veramente esistiti.


Irena Sendler nacque nel 1910 a Varsavia in Polonia. Il padre, Stanisław Krzyżanowski, era medico; egli morì di tifo nel febbraio 1917, avendo contratto la malattia mentre assisteva ammalati che altri suoi colleghi si erano rifiutati di curare. Molti di questi ammalati erano ebrei: dopo la sua morte, i responsabili della comunità ebraica di Varsavia si offrirono di pagare gli studi di Irena come segno di riconoscenza. Pur essendo di confessione cattolica, la ragazza sperimentò fin dall'adolescenza una profonda vicinanza ed empatia con il mondo ebraico. All'università, per esempio, si oppose alla ghettizzazione degli studenti ebrei, e come conseguenza venne sospesa dall'Università di Varsavia per tre anni.
Terminati gli studi, cominciò a lavorare come assistente sociale nelle [...]

martedì 20 novembre 2012

Eppure prosperano!

Pensieravo a quanto sia dura e difficile vedere prosperare chi non merita, osservare la serenità di chi non versa una goccia di sudore per portare il "pane a casa", anzi sputa sul piatto da dove sta ingurgitando! Credo sia un'errore, ho ragione di credere sia abominevole. Eppure prosperano!


Persone povere di spirito e di intelletto, uomini e donne che vivono nella loro ipocrita falsa realtà, dove tutto e tutti si perdono nel caos della formale quotidianità.
Esseri senza nerbo, senza una sola misera goccia di sangue che scorre nelle loro vene otturate come tubi dei sanitari ostruiti dal calcare e dalla sporcizia della loro inutile esistenza: ma qualcosa non torna! Eppure prosperano, evitano tutti i controlli, gli gira ogni cosa per il verso giusto. Che sarà mai? Sarà per caso che il "cattivo" debba avere la meglio sul "buono"? Il "male" dovrà superare il "bene"? L'onestà sulla disonestà?[...]

domenica 18 novembre 2012

Un post condiviso per una giusta causa

Questo post lo condividiamo dal blog  lospecchiodelpensiero
Preghiamo i nostri lettori di riflettere sull'articolo e condividere se lo ritengono opportuno.Grazie.
In5D: La Palestina ama Israele, ama l’Iran, ama…


 
Mentre le tensioni mondiali stanno raggiungendo il punto di ebollizione, la gente dei paesi che sono potenzialmente in guerra tra loro si uniscono all'unisono in amore amore  contro l'imminente scenario di Terza Guerra Mondiale.
Il movimento è iniziato quando un israeliano ha mostrato il suo amore per il popolo iraniano. In cambio, gli iraniani hanno mostrato il loro amore per gli israeliani. Appena il video diffuso in tutto il mondo, altri paesi hanno mostrato il loro sostegno per la pace nel mondo e per l'amore sia al popolo israeliano e iraniano.
Ora, ogni paese sta mostrando amore e compassione per gli altri in un movimento virale contro i crimini di guerra contro l'umanità che servono solo ai secondi fini dei leader mondiali a scapito dell'amore e  del prendersi cura dei cittadini che si oppongono alla guerra, la tirannia e l'oppressione.
Basta guardare le foto seguenti, si può sentire l'amore e la giusta intenzione, di queste persone. Se siete come me, queste immagini sono potenti abbastanza per portarvi a lacrime d'amore.
Vi prego di condividere questo articolo in lungo e in largo. Mentre i media di regime vogliono farci credere che ci odiamo. Questo dimostria il contrario.


Israel Loves Iran Facebook Page
Iran Loves Israel Facebook Page
Israel Loves Palestine Facebook Page
Palestine Loves Israel Facebook Page
Palestine Loves Iran Facebook Page




Moshe Dayan:
Se vuoi fare la pace, non parlare con i tuoi amici. Parla con i tuoi nemici.

Agatha Christie:
Si rimane con la sensazione orribile ora che la guerra non risolve nulla, che vincere una guerra è tanto disastroso quanto perderla.

Alex Noble:
Se sono stato utile, se ho visto più natura e essenza del bene ultimo, se mi sono ispirato a raggiungere orizzonti più ampi di pensiero e di azione, se sono in pace con me stesso, è stata una giornata di successo.

Andre Trocme:
Tutti coloro che affermano l'uso della violenza ammetterlo è solo un mezzo per raggiungere la giustizia e la pace. Ma la pace e la giustizia sono la non violenza ... il fine ultimo della storia. Coloro che abbandonano la non-violenza non hanno il senso della storia. Piuttosto stanno bypassando storia, congelando la storia, tradendo la storia.

Dorothy Thompson:
La pace deve essere creata, in modo da essere mantenuta. E' il prodotto della fede, della forza, dell'energia, della dedizione, della simpatia, della giustizia, dell'immaginazione e il trionfo del principio. Non sarà mai raggiunta da passività e immobilismo.

Dorothy Thompson:
La pace non è l'assenza di conflitto, ma la presenza di alternative creative per rispondere al conflitto - alternative alle risposte passive o aggressive, alternative alla violenza.

H. H. il Dalai Lama:
Io credo che per affrontare le sfide del nostro tempo, gli esseri umani dovranno sviluppare un maggior senso di responsabilità universale. Ognuno di noi deve imparare a lavorare non solo per se stesso, la propria famiglia o la propria nazione, ma per il beneficio di tutta l'umanità. Responsabilità universale è la chiave per la sopravvivenza umana. E' il miglior fondamento per la pace nel mondo.

Jimi Hendrix:
Quando il potere dell'amore supera l'amore del potere, il mondo conoscerà la pace.

Martin Luther King, Jr.:
Un giorno dobbiamo arrivare a vedere che la pace non è solo un obiettivo lontano da cercare, ma che si tratta di un mezzo attraverso il quale si arriva a questo obiettivo. Dobbiamo perseguire fini pacifici con mezzi pacifici.

Oscar Romero:
La pace non è il prodotto di terrore o paura.
La pace non è il silenzio dei cimiteri.
La pace non è il risultato silenzioso di repressione violenta.
La pace è il generoso, tranquillo contributo di tutti per il bene di tutti.
La pace è dinamismo. La pace è la generosità.
E' il diritto ed è il dovere.

Ralph Waldo Emerson:
Le vittorie reali e durature sono quelle di pace e non di guerra.

Thomas Jefferson:
L'attenzione della vita umana e la felicità e non la loro distruzione sono l'oggetto primo e unico di un buon governo.

William Ury:
Tendiamo a pensare che il problema sia che gli esseri umani hanno la tendenza naturale a uccidere, ma nel bel mezzo di una guerra calda, la seconda guerra mondiale, una "guerra buona", per così dire, l'esercito americano si è sorpreso nell'apprendere che almeno tre su quattro fucilieri che sono stati addestrati a uccidere, non riuscivano a premere il grilletto quando vedevano di fronte a loro la persona che gli avevano ordinato di uccidere. Questa resistenza interna alla violenza è un segreto ben custodito.
Leggi quello che tutti parlano su questo argomento e lascia un commento su YouTube
Informazioni sul copyright: Copyright in5d e Gregg Prescott, MS. Questo contenuto può essere liberamente riprodotto in tutto o in parte in forma digitale. Sentitevi liberi di fare quello che volete con esso, compreso l'uso di parti di esso, riformulando nulla all'interno dell'articolo, o di ricorrere ad esso la proprietà. Non mi interessa, basta condividere la parola! :)

venerdì 16 novembre 2012

L'uomo che ci regalò un alieno

Da poco scomparso Carlo Rambaldi, precisamente a Lamezia Terme il 10 agosto 2012. Nato a Vigarano Mainarda, 15 settembre 1925 

Diplomato geometra, laureatosi all'Accademia di belle arti di Bologna, frequenta gli ambienti cinematografici in Italia nel 1956 quando realizza un drago lungo ben sedici metri, Fafner, per il film Sigfrido diretto da Giacomo Gentilomo e continua lavorando per registi quali Mario Monicelli e Marco Ferreri, in La grande abbuffata, Pier Paolo Pasolini e Dario Argento, per il quale contribuì a realizzare gli effetti speciali di Profondo rosso nel 1975.
 L'incontro con la grande produzione cinematografica americana di Hollywood gli permetterà di affinare le sue abilità nella meccatronica (effetti speciali ottenuti con l'unione di meccanica ed elettronica).
Rambaldi ha vinto l'Oscar per i migliori effetti speciali per ben tre volte: il primo arriva con King Kong di John Guillermin del 1976, per il quale crea un pupazzo di 12 metri. Il robot gigante in realtà è stato usato pochissimo, nella maggior parte delle inquadrature dove si vede il gorilla nella sua interezza, in realtà è Rick Baker con un costume. Realizza anche il braccio meccanico a grandezza naturale di King Kong usato per le riprese ravvicinate con Jessica Lange e alcune maschere in grado di esprimere le più comuni emozioni indossate da Rick Baker con il costume da King Kong; successivamente nel 1979 per Alien di Ridley Scott contribuisce, insieme a Hans Ruedi Giger, all'ideazione della creatura aliena divenuta poi celebre; nel 1982 crea il suo capolavoro, commuovendo il mondo intero con il protagonista di E.T. l'extra-terrestre di Steven Spielberg.


mercoledì 14 novembre 2012

Creatura floreale

Rione "Tremestieri"- Messina
Quanta dolcezza, tenera carezza...
Creatura floreale, ineguagliabile ed originale.

lunedì 12 novembre 2012

Il monte bianco

Ieri era il compleanno del mio lui. Siccome cadeva di domenica, ne ho approfittato per fare una cenetta in casa con amici e far festa. L'undici novembre, qui nella nostra zona, abbiamo la tradizione di festeggiare con castagne cotte in tutti modi e con i prodotti ricavati dal mosto d'uva: saba, vino nuovo, vin brulè. Per il dolce ho fatto un montblanc, e ho pensato di postarvi la ricetta che è semplicissima, a parte sbucciare tutte le castagne che un po' scocciante lo è.


Ingredienti: 1 kilo di castagne- 5 cucchiai di zucchero. 1 bicchiere di latte- 1 lt di panna liquida da montare- 1 etto di zucchero a velo.

Procedimento: incidete la buccia delle castagne con un taglietto, un pugnetto di castagne alla volta le mettete in acqua bollente per 2 minuti e sbucciatele, ripetete l'operazione fino ad esaurimento. Lessate le castagne nel latte e  quando saranno cotte aggiungete lo zucchero lasciando bollire finchè si scioglie. Lasciate raffreddare e passate le castagne cotte con lo schiaccia patate su di un vassoio. Formate un monticello e ricoprite con abbondante panna che avrete montato con lo zucchero a velo. Con una forchetta fate delle striature sulla panna, per docorazione, a spirale, oppure come la fantasia vi suggerisce. ( una versione più gustosa la otterrete se durante l'operazione di schiacciamneto delle castagne, a meta composizione del monticello, metterete un po di marmellata di mirtilli e qualche pezzettino di cioccolata, ricoprite con le castagne schiacciate  e poi la panna)

venerdì 9 novembre 2012

Stanco

Sono stanco!
Stanco di capire, di ascoltare e poi patire.
Stanco di pagare una tassa che il mio cuore mi supplica di non dare.
Tanti volti, veri o falsi, nascosti e ben protetti da un'ipocrita verità
che mai nessuno contrastare oserà!


Raggi di sole, soffi incantati, ringraziamenti ben accettati. Merletti e regali, tanti premi chissà come mai meritati e bacetti a non finire, per strisciare fino a fare svenire! Sono stanco, di qualunquismi e modus operandi
conformismi ormai fin troppo allarmanti.

"Sono strano lo ammetto, e conto più di un difetto, ma qualcuno lassù
mi ha guardato e mi ha detto: IO ti salvo stavolta come l'ultima volta!
Quante ne vorrei fare, ma poi rimango fermo, guardo la vita in foto è già arrivato un'altro inverno... " (Tiziano Ferro)
Ma nessuno mai mi piegherà a fare, dire, ed agire come mai la mia anima mi permetterà.
Solo sono e sempre lo sarò, ma come fan tutti mai farò!

giovedì 8 novembre 2012

Il diavolo e la bestia

In un epoca molto lontana, in Valle D Aosta erano solite le famiglie riunirsi e stare insieme, trascorrendo felicemente del tempo (Veglia`).


Contemporaneamente si approfittava per terminare i lavori e le necessita`che la vita di allora esigeva. Verso il secolo scorso alcune famiglie di Roisan si ritrovarono in una stalla in Franzione di La Cretaz accanto alla casa parrocchiale per trascorrere il Veglia`come sempre accade quando arrivava l`autunno e l`inverno per via delle giornate piu`lunghe.

Una di queste sere capito`[...]

mercoledì 7 novembre 2012

yes..we can

Avevo postato, inizialmente, questa immagine soltanto per esprimere il mio compiacimento alla riconferma di Obama a presidente degli Stati Uniti d'America. Ma penso che chi passa di qui abbia piacere di sapere il perchè mi piace Obama:
  1. Per esclusione! Non mi piace Romney, secondo il mio modestissimo parere se ne frega delle minoranze anzi dice che, non avendo reddito non pagano tasse e quindi non occupiamocene.
  2. Obama è un salutista, un ambientalista e gli stà a cuore smettere di inquinare e avvelenare gli americani ed è favorevole all'energia alternativa.
  3. E' contro agli armamenti, vorrebe diminuire le armi e le guerre, e questo me lo fa non soltanto piacere, ma me lo fa AMARE.
  4. Non vorrebbe più che una bambina di 10 anni muoia per una leucemia curabilissima ma troppo costosa per il padre, che non solo deve perdere la figlia (che ha già perso!) ma deve convivere con il senso di colpa per non aver avuto abbastanza denaro per salvarla e si sentirà responsabile della morte della figlia. Per questo ed altri motivi, Obama vuole una sanità pubblica, i bambini non devono morire sono il futuro di un popolo.
  5. Sta con le minoranze, con le differenze, sta con i popoli.
  6. Da ultimo, un mio vezzo: E' NERO e questo riscatta in minima parte tutta la sofferenza subita da quella razza dagli "Americani democratici bianchi".

lunedì 5 novembre 2012

Sempre per AMORE

Questo è un mio vecchio post che ogni tanto vorrei riproporre per invitare chiunque passi di qui ad AMARE

"Leggendo quà e là per i blog amici, ho letto con quanto entusiasmo i giovani si apprestano ad affrontare il futuro.
Ricordo io giovinetta, con la testa piena di idee con la spinta di un razzo volevo fare tutto e subito. Quante delusioni quante cantonate quante discese giu nel barile fino a raschiare il fondo! Poi le risalite, con l'energia al massimo ad affrontare di nuovo il drago a combatterlo e uscirne ferita ma a volte anche vittoriosa. Piccole vittorie,  che ti ripagavano di tutto lo sforzo fatto e mi sentivo padrona del mondo tanto da volerlo cambiare...
e poi il mondo ha cambiato noi. Una cosa non mi ha mai deluso l'AMORE. L'amore in se l'amore in me, l'amore come motore dei miei atti quotidiani. Amavo lavorare, amavo leggere, amavo occuparmi delle persone care, amavo i miei animali, amavo occuparmi delle mie piante, vederle crescere per me era amore fatto materia. Amavo vivere una realta spirituale, dove l'amore prende forma e colore e si dipinge sulle pareti dell'altrove. Amavo e amo tutt'ora tutto questo e sono felice. Ecco è valso veramente la pena coltivare questo sentimento dentro al mio cuore ed è stato bello viverlo. Vorrei che la nuova generazione, immersa nel consumismo materiale della modernità, trovasse un attimo di tempo per coltivare dentro di se  il SEME dell'amore per se stessi e per tutto ciò che Dio ci ha creato attorno."

venerdì 2 novembre 2012

Gae Aulenti, l'Italia che fa parlar bene di se!

Gae Aulenti, ovvero Gaetana Aulenti, nacque a Palazzolo dello Stella, il 4 dicembre 1927. Senza altro una donna che a donato tutto il suo fascino e stile inconfondibile all'architettura, riscrivendone il design, oltre ogni confine. Certamente una dei protagonisti del nostro tempo! L'Italia che fa parlar bene di se.


Gae Aulenti, nacque in provincia di Udine, si laureò in architettura al Politecnico di Milano nel 1953, dove ebbe l'abilitazione ad esercitare la professione di architetto.

Gae matura le sue vedute ed il suo stile come architetto nella Milano degli anni '50, anno in cui l'architettura italiana è alla ricerca storico culturale del recupero dei valori architettonici del passato e dell'ambiente costruito esistente.

Queste due linee di pensiero architettonico avevano trovato il proprio naturale sviluppo prima del neorealismo, per poi concretizzarsi verso la fine,degli anni '50 nella nuova corrente del Neoliberty. Ed è proprio di questo percorso che Gae Aulenti entra a fare parte integrante, ponendosi come reazione al razionalismo. [...]
Creative Commons License
This work is licensed under a Creative Commons Attribution 3.0 Unported License.