mercoledì 27 marzo 2013

Chico lottava contro la distruzione della foresta

Chico Mendes, lavoratore e sindacalista brasiliano che lottava contro la distruzione della foresta e per la dignità dei suoi abitanti, è stato assassinato il 22 dicembre del 1988.

Ai valori della giustizia sociale e del rispetto dell’ambiente, da lui difesi fino alla morte, si è ispirata sin dalle origini la cooperativa Chico Mendes. Raccoglitore di caucciù (seringueiro), è stato Segretario generale del Sindacato dei lavoratori rurali di Brasiléia (Sindicato dos Trabalhadores Rurais) dal 1975 e promotore della nascita del sindacato a Xapuri (1976), lega il proprio nome alla lotta contro il disboscamento della foresta amazzonica, condotta dai contadini con metodi assembleari ed utilizzando con successo la pratica dell'empate ("impedimento, stallo"). Nel 1978 è eletto vice presidente del consiglio comunale a Xapuri (l'anno seguente è presidente). Tende a trasformare il consiglio (Câmara Municipal) in un'assemblea permanente in cui partecipano tutte le componenti politiche, sociali e religiose della città, non ricevendo l'appoggio delle formazioni politiche ufficiali, incluso il proprio partito, il Movimento Democratico Brasiliano (MDB). Viene pubblicamente minacciato dai [...]

martedì 26 marzo 2013

Soltanto in te le mie pazzie

Una stilla di magia, un tocco di qualunque cosa sia pazzia.
Potessi incidere per sempre il tuo viso nella porcellana dell'amore, lo farei senza alcun timore.
Dissolverei ogni attimo che mi separa da te, mia regina, mia signora, mia unica risposta ad ogni mio perchè!
L'amore è ben poca cosa dinanzi a te...sublime essere, dolce pazzia, di ciò che un tempo fu per noi.

Ciò che ci lega è antico, non è questione di un'istinto ardito, ma bensi va aldilà d'un battito di cuore senza pietà.
Rinnegare ciò che fu, diniegare ciò che è, annichilisce la nostra vita fino a che...allora, solo allora, potrei morire!

Il legame che c'imprigiona è più di ogni umana pietà, la passione che ci rinfranca senza fine
valica superba ogni confine della realtà! Il tempo è solo una pazza teoria che al confronto di ciò che provo per te, pare solo pura follia.

Converto, ricostruisco il mio pensare, ricomincio da me stesso ad ogni tuo ansimare.
Mi dimeno con frenesia...il mio urlare è per te, soltanto poesia!
M'innalzo fino a percepire il tuo aroma ed il tuo calore, sento il fiato che emani dalle tue inebrianti labbra.
I miei occhi cercano solo i tuoi con turbini d'irrefrenabili magie per imprigionare soltanto in te le mie pazzie.

lunedì 25 marzo 2013

Raggio di sole

Raggio di sole che riscalda...la natura in tutta la sua maestà, rivelandasi in ogni età!
La bellezza del creato, si assurge sopra ogni anima, generando benessere sconfinato!

venerdì 22 marzo 2013

G.A.Rol sensitivo o abile prestigiatore

Gustavo Adolfo Rol (Torino, 20 giugno 1903 – Torino, 22 settembre 1994) è stato un sensitivo italiano, tra i più noti e controversi nell'Italia del XX secolo. Le sue dimostrazioni, prodotte di fronte solo a ospiti da lui selezionati, sono interpretate dai suoi sostenitori come autentici fenomeni paranormali, e dai critici come illusioni prodotte con tecniche di prestidigitazione e in particolare di mentalismo. Durante la sua vita non venne fatta alcuna verifica sotto controllo scientifico, per l'opposizione dello stesso Rol che affermava che i suoi non erano fenomeni ripetibili o eseguibili a comando.

Rol nasce a Torino il 20 giugno 1903 da famiglia agiata. Il padre, Vittorio, è un avvocato che nel 1909 è incaricato di aprire e dirigere la sede di Torino della Banca Commerciale Italiana, la madre è Martha Peruglia, figlia del Presidente del Tribunale di Saluzzo. Suo cugino Franco Rol, sarà un affermato industriale chimico e pilota automobilistico. Rol cresce in un ambiente ricco e colto, frequenta sin da giovane le famiglie più in vista della città, si interessa alle arti, entrando in relazione con vari artisti ed iniziando presto a cimentarsi nella pittura e nella musica. Nel 1923 si iscrive alla facoltà di giurisprudenza dell'Università di Torino, dove si laureerà nel 1933. Rol fa pratica presso le filiali della Comit in giro per l'Europa: Marsiglia, Parigi, Londra, Edimburgo e successivamente Casablanca e Genova, sono le città in cui vive e lavora.
Racconterà in seguito di avere incontrato durante il soggiorno a Marsiglia un personaggio, originario della Polonia, che gli mostra alcuni giochi con le carte e che, inizialmente scettico sull'esistenza di Dio, si convertirà e si ritirerà in un convento dopo aver assistito con lo stesso Rol a una guarigione a Lourdes, che in un primo tempo aveva ritenuto una grande mistificazione. In seguito a questo incontro Rol approfondisce i suoi studi spirituali ed elabora una teoria di carattere metafisico sull'associazione tra suoni, colori e altri elementi.
Nel '27, a Parigi, scrive:
«Ho scoperto una tremenda legge che lega il colore verde, la quinta musicale ed il calore. Ho perduto la gioia di vivere. La potenza mi fa paura. Non scriverò più nulla!».
Da questo momento attraversa una crisi esistenziale, fino al punto di ritirarsi in un convento. Aiutato dalla madre, ritorna alla vita laica. L'amicizia con Federico Fellini, Franco Zeffirelli, Cesare Romiti e la frequentazione della famiglia Agnelli. Tuttavia Rol mantenendo sempre un [...]

mercoledì 20 marzo 2013

Commercio che fu

come Commercio che fu!

Dicesi Commercio dal latino Commercium, quella attività economica atta a trasferire i beni dal produttore al consumatore oppure da un produttore all'altro. Si esprime in genere con atti di compravendita e con trasporto dei beni nel tempo e nello spazio!

Orbene, fatta questa doverosa precisazione, andiamo pure ad inoltrarci in questo affascinate viaggio nel tempo, riguardo al Commercio nell'era primitiva, quindi che fu.

La pratica del Commercio nei nostri progenitori, nell'era primitiva, non era del tutto ignota ma è logico supporre che il genere umano abbia passato una fase transitoria in cui la pratica del Commercio fosse del tutto assente![...]

lunedì 18 marzo 2013

Oltre ogni età

Se potesse il mio amore essere acqua, mai più sete soffriresti. Se fosse sole, mai più tremare dovresti. Se fosse vento soffierebbe su di te, delicato come il tocco di chi ogni cosa farebbe pur di averti qui.
Il mondo tutto contenere mai potrà, questo sguardo che ragione unica ha di guardare oltre ogni età.


I miei occhi per il tuo viso, le mie palpebre per ogni tuo sorriso.
Il mio sguardo volge soltanto a te, perchè null'altro vale ormai più per me! 

 Nessuno mai infierire su di te potrà, perchè questo sguardo ti proteggerà, perchè il mio cuore oserà, ed il cielo tutto innanzi a te s'inchinerà.

Nessuno mai oserà, contrastare la nostrà età. Sei mia ormai... la mia vita t'appartiene, perchè senza di te... io mai, stare senza di te... io giammai. 

Aspetteremo che torni il sereno in questo strano e dolce mistero.

sabato 16 marzo 2013

Un sogno irreale

Lago di Ganzirri - Messina
La notte, quando ogni parvenza muta dinanzi ai nostri occhi. Di notte quando tutto appare diverso e cangiante, quando tutto sembra... un sogno irreale!

giovedì 14 marzo 2013

Alla deriva

Gocce d'acqua fresca e cristallina tentano di bagnare la mia vita ormai alla deriva.
Deriva che copre ogni parte del mio corpo, ogni braccio, immobile scompare nella terra che pian piano mi abbraccia fino a farmi un tutt'uno con lei.
Il vento del deserto soffia nelle mie narici, ormai arse e senza più linfa acquea...senza più l'odore della vita.


I miei occhi si guardano intorno, fino a spegnersi in un sonno senza inizio ne fine...tutto intorno diventa sfumato e poco chiaro.
Il torpore mi invade ogni cellula vivente sopravissuta al mio naufragio, e si alterna all'euforia di una piccola speranza che s'affaccia d'improvviso.

Il respiro si fa faticoso, mi sento trascinato dallo spazio nero senza fine, verso un'universo mai saputo, mai vissuto.
Il peso del domani si fa enorme, e per fortuna arriva la fine, dissipando ogni residuo dei miei sogni.

lunedì 11 marzo 2013

Lifar e Silvia, amore senza fine!

Carissimi amici del "Peccato Veniale", questa è la storia che la carissima blogger Silvia Lazzerini
ci ha concesso di potere condividere con voi tutti... un'amore senza fine nato tra lei ed il suo cavallo Lifar, uno stallone stupendo che ha segnato per sempre la sua vita, il suo animo, il suo cuore!


Lifar, uno stallone Russo, sauro, razza budjonny, ecco chi era questa meraviglia della natura! Il primo giorno che incontrò la sua padrona, Silvia, fu subito chiaro ed evidente che erano fatti l'uno per l'altra! Arrivò accompagnato da un generale Russo assieme ad altri stalloni...ma Silvia chiaramente ebbe solo occhi per lui, il suo Lifar, un amore reciproco, simbiotico come lei stessa racconta.

Capitava che quando Silvia stava male a casa, Lifar si agitava nel maneggio, fino a sbalordire istruttore e adetti ai lavori...nulla di più incredibile, nulla di più fantastico!

Lifar viveva per Silvia e Silvia per lui...cavalcavano all'unisono, erano il completamento l'uno dell'altra, non esisteva null'altro per loro due! Solo uno sguardo bastava per comprendersi, per capirsi...
Un giorno Silvia si recò al maneggio per eseguire un'addestramento particolare, un percorso di salto ad ostacoli che includeva una doppia gabbia. La raccomandazione dell'istruttore fu categorica: "Devi impostare il tuo avvicinamento in modo corretto, altrimenti se sbagli ad entrare sul primo elemento non ne vieni più fuori, perchè il cavallo vede il primo ostacolo e poi l'ultimo! Nessuna pietà...non far sì che Lifar faccia la battuta  troppo prima nè troppo dopo.

Silvia parte in sella al suo stallone, fieri e concetrati cominciarono a saltare ostacolo dopo ostacolo; quando arrivarono in prossimità della doppia gabbia Silvia sentì un live sbandamento di Lifar, ma non vi prestò eccessiva attenzione, credendo di essersi scomposta lei: a Lifar invece si era bloccato un posteriore. Ma  l'istruttore aveva visto tutto e si era messo già le mani nei capelli, il respiro si piantò come avrebbe dovuto accadere a qualunque altro stallone...ma non a Lifar!

Tutto questo, che Silvia interpretò come una critica feroce al suo modo di montare...ma Lifar saltò, saltò il primo elemento, saltò il secondo, saltò il terzo, e uscì dalla doppia gabbia con la sua Silvia in groppa, sana ed incolume. Quando Silvia si rese conto che Lifar aveva un posteriore bloccato, si buttò giù di sella con gli occhi fuori dalle orbite ed il cuore in gola! L'istruttore esclamò: "QUESTO E' AMORE!"  
Silvia era salva!
Lifar aveva salvato la vita di Silvia, che avrebbe potuto essere sbalzata fuori sella sugli ostacoli ed una caduta così rovinosa e tragica, avrebbe potuto esserle chiaramente fatale! L'amore che Lifar ebbe fino all'ultimo suo respiro per Silvia, fu un AMORE SENZA FINE!

domenica 10 marzo 2013

L' aspetto nascosto del nostro mondo


L' aspetto nascosto del nostro mondo è il piano e lo scopo della sua esistenza. La maggior parte degli uomini sembrano trascorrere la vita senza uno scopo discernibile, eccetto forse lo sforzo puramente fisico di guadagnare denaro e coseguire potere, perchè ritengono, in modo un po' vago, che queste cose porteranno loro la felicità. Essi non hanno alcuna teoria definita circa la ragione per cui sono al mondo, nè alcuna certezza del futuro che li aspetta; non, hanno nemmeno compreso di non esser corpi, ma anime e che come tali, il loro sviluppo è parte di un grandissimo schema di evoluzione cosmica.

Al momento in cui questa verità meravigliosa comincia a sorgere all'orizzonte mentale di un uomo, sopravviene in lui quel mutamento che la religione occidentale chiama conversione, nobile parola che è stata disgraziatamente, degradata, perchè spesso è usata a significare una crisi di emozione ipnoticamente indotta dalle onde di eccitamento irradiate da una folla in delirio.
 
Il suo vero Significato è esattamente quello contenuto nella sua etimologia, "volgersi con"; l'uomo.
ignaro della meravigliosa fiumana dell'evoluzione, prima di aver compreso ha lottato contro di essa, sotto l'illusione dell'egoismo; ma al momento che la magnificenza del piano divino si rivela al suo sguardo attonito, egli non può fare a meno di dedicare tutte le sue energie a promuovere tale evoluzione, o in una parola si "volge e procede con" quella splendida corrente dell'amore e della sapienza di Dio.

Il suo unico scopo allora è quello di rendersi capace di aiutare il mondo, e tutti i suoi pensieri e tutte le sue azioni sono dirette a quello scopo. Egli può forse dimenticarlo per un momento sotto l'impeto della tentazione, ma l'oblio non può essere che temporaneo; e questo è il significato del dogma ecclesiastico che dice che gli eletti non possono mai definitivamente fallire. L'uomo ha acquistato il discernimento, si sono schiuse le porte della sua mente, per usare la frase adoperata per questo mutamento nelle religioni più antiche; egli distingue adesso ciò che è reale da ciò che è irreale, ciò che vale la pena di conseguire da ciò che non ha valore alcuno.

Egli vive come un'anima immortale, scintilla del Fuoco Divino, invece che come uno degli animali che periscono, per usare una frase biblica, che del resto è assolutamente errata, poichè gli animali non periscono, salvo che nel senso di essere riassorbiti nella loro anima gruppo. In verità, quest'uomo ha avuto la rivelazione di un aspetto della vita che fino allora era stato celato ai suoi occhi. Sarebbe anche più esatto dire che ora per la prima volta egli comincia veramente a vivere, mentre prima trascinava semplicemente una debole esistenza.

sabato 9 marzo 2013

Filippo Buondelmonti degli Scolari, conosciuto come Pippo Spano

Filippo Buondelmonti degli Scolari, conosciuto come Pippo Spano nato a Tizzano, 1369 e morto a Lipova nel 1426.


Fu un condottiero e mercante italiano. Nacque a Tizzano, nei pressi di Firenze, svolse la sua attività lavorativa presso l'arcivescovo Demetrio di Strigonio (Esztergom) fino al 1387, anno in cui passò al servizio del re Sigismondo di Lussemburgo. Nel 1407 ottenne il soprannome dispano di Temesvár, generato dalla traduzione con "spano" del titolo amministrativo ungherese di "Ispán". Tra le sue memorabili imprese figura anche la conquista della Bosnia e della Serbia. Sconfisse i turchi in varie battaglie tra il 1411ed il 1412, vincendo anche contro Venezia, che per tal motivo dovette cedergli anche Aquileia e Udine.

Pippo Spano fu inviato anche in Italia dove gli fu assegnata una missione importante, ovvero quella di far partecipare al concilio di Costanza, l'antipapa Giovanni XXIII. [...]

venerdì 8 marzo 2013

Per ricordare la donna

La giornata internazionale della donna (comunemente definita festa della donna) ricorre l'8 marzo di ogni anno per ricordare sia le conquiste sociali, politiche ed economiche delle donne, sia le discriminazioni e le violenze cui esse sono ancora fatte oggetto in molte parti del mondo. In Italia questa celebrazione si è tenuta per la prima volta nel 1911

Per ricordare le lotte sociali e politiche delle donne, si parte dal terribile incendio che quel giorno distrusse la “Triangle Shirtwaist Company”, a New York City, un’azienda tessile che produceva appunto le shirtwaist, le camicette alla moda dell’epoca. Il palazzo di 10 piani conteneva 500 persone tra lavoratori e lavoratrici, ma la maggior parte erano giovani e giovanissime immigrate dalla Germania, dall’Italia e dall’Europa dell’est: ragazzine anche di 12, 13 e 14 anni, che lavoravano con turni di 14 ore al giorno per 6 ai 7 dollari la settimana. Lo sciopero delle operaie tessili, iniziato il 22 novembre 1909 e conosciuto come “la protesta delle 20.000″, iniziò proprio alla Triangle Company, e l’International Ladies’ Garment Workers’ Union – uno dei più importanti sindacati degli Usa – negoziò un contratto collettivo di lavoro – dopo uno sciopero di 4 mesi – che la Triangle si rifiutò di firmare. L’incendio che scoppiò due anni dopo, iniziò all’ottavo piano del palazzo e uccise 147 persone – per la maggior parte giovani operaie – perché Max Blanck e Isaac Harris, proprietari dell’azienda, si misero in salvo lasciando le donne nelle stanze dove lavoravano le cui porte erano state chiuse a chiave per paura che rubassero o facessero troppe pause. 62 delle 147 vittime si buttarono disperate dalle finestre con i vestiti in fiamme, altre si lanciarono sul montacarichi, altre cercarono di spaccare le porte, e il processo che seguì fu l’assoluzione per i porprietari e un’assicurazione 445 dollari per ogni operaia morta.

sabato 2 marzo 2013

Sulmona tra arti magiche ed amori impossibili

Sulmona è senza dubbio la più famosa località dell’Abruzzo. La città, che si trova allocata in una stupenda conca, è tra le più vivaci e interessanti città della regione, vanta un'origine molto antica. Sulmona, infatti, ha trascorso il periodo più prospero ai tempi di Cesare quando si arricchì di templi, di acquedotti, di terme e di un teatro.


Mentre le fertili campagne tutte intorno, già da allora irrigate, fornivano vari e abbondanti prodotti per tutta la popolazione. Nel periodo medievale, Sulmona divenne celebre per i suoi pregiatissimi lavori di oreficeria e per l’arte tipografica.
Nel mentre in seno ad essa ebbero origine delle leggende tra le più famose della zona, originate prevalentemente da un soggetto, Ovidio, il più illustre figlio di Sulmona. [...]

venerdì 1 marzo 2013

Corteggiamento che sarà

come Corteggiamento che sarà!
Insomma, sembra davvero anche a voi che quest'arte sublime e controversa nei suoi molteplici aspetti, stia svanendo davvero al cospetto di tanta emancipazione e modernità?

Che dire...Sempre più incontri, con sempre più sconosciuti, in scatole multimediali ed affini, connessi, ma molto spesso poco presenti, senza la fisicità che rende il Corteggiamento pregno di tutto il suo antico ed inestimabile valore.

Nell’era del dating online, sempre più invasi dai social network e dagli smartphone non sempre educati ed eruditi a sufficenza a Corteggiare come si conviene una donna, aumentano le occasioni di quella pallida copia che sembra stia avendo il sopravvento sul Corteggiare: flirtare, creare relazioni, a vari livelli. Ma il Corteggiamento, per caso qualcuno l'ha più visto in giro?[...]
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