Rol nasce a Torino il 20 giugno 1903 da famiglia agiata. Il padre, Vittorio, è un avvocato che nel 1909 è incaricato di aprire e dirigere la sede di Torino della Banca Commerciale Italiana, la madre è Martha Peruglia, figlia del Presidente del Tribunale di Saluzzo. Suo cugino Franco Rol, sarà un affermato industriale chimico e pilota automobilistico. Rol cresce in un ambiente ricco e colto, frequenta sin da giovane le famiglie più in vista della città, si interessa alle arti, entrando in relazione con vari artisti ed iniziando presto a cimentarsi nella pittura e nella musica. Nel 1923 si iscrive alla facoltà di giurisprudenza dell'Università di Torino, dove si laureerà nel 1933. Rol fa pratica presso le filiali della Comit in giro per l'Europa: Marsiglia, Parigi, Londra, Edimburgo e successivamente Casablanca e Genova, sono le città in cui vive e lavora.
Racconterà in seguito di avere incontrato durante il soggiorno a Marsiglia un personaggio, originario della Polonia, che gli mostra alcuni giochi con le carte e che, inizialmente scettico sull'esistenza di Dio, si convertirà e si ritirerà in un convento dopo aver assistito con lo stesso Rol a una guarigione a Lourdes, che in un primo tempo aveva ritenuto una grande mistificazione. In seguito a questo incontro Rol approfondisce i suoi studi spirituali ed elabora una teoria di carattere metafisico sull'associazione tra suoni, colori e altri elementi.
Nel '27, a Parigi, scrive:
«Ho scoperto una tremenda legge che lega il colore verde, la quinta musicale ed il calore. Ho perduto la gioia di vivere. La potenza mi fa paura. Non scriverò più nulla!».
Da questo momento attraversa una crisi esistenziale, fino al punto di ritirarsi in un convento. Aiutato dalla madre, ritorna alla vita laica. L'amicizia con Federico Fellini, Franco Zeffirelli, Cesare Romiti e la frequentazione della famiglia Agnelli. Tuttavia Rol mantenendo sempre un [...]
profilo riservato. Partecipa alla seconda guerra mondiale come capitano degli alpini. Rol è ricordato nella seconda guerra mondiale per aver salvato molte persone durante i rastrellamenti nazisti subito dopo l'8 settembre.Rol riferisce che salvò da sicura fucilazione alcuni partigiani, barattando la loro grazia in cambio della riuscita di alcuni esperimenti, come lui li definiva, di telepatia.
Secondo quanto ebbe occasione di raccontare, doveva per esempio indovinare cosa c'era scritto in una lettera, chiusa in un cassetto di un comodino, a casa di qualche soldato in Germania. Nel comune di San Secondo di Pinerolo, dove i Rol possedevano una casa di campagna, oltre al ringraziamento scritto da parte del sindaco nel 1945, nel 2005 gli è stata intitolata una piazzetta a titolo di riconoscenza, dopo che una via era stata già intitolata alla sua famiglia. Un servizio sul settimanale Epoca nel 1951 e un lungo articolo dello scrittore Dino Buzzati sul Corriere della Sera nel 1965 lo rendono noto al grande pubblico, anche se maggiore notorietà arriverà con alcuni articoli del giornalista Renzo Allegri sul settimanale Gente nel 1977.
Tra la fine degli anni sessanta e l'inizio dei settanta studiosi di parapsicologia lo avevano invitato a sottoporsi ad esame dalle pagine delle riviste Metapsichica (1966-1970) e Quaderni di Parapsicologia (1970). Agli articoli sulla rivista segue nel 1978 una prima pagina sul quotidiano La Stampa. Gli articoli di Gente, con alcune modifiche e l'aggiunta di altro materiale, saranno pubblicati nel 1986 come la prima biografia di Rol (Rol l'Incredibile, poi diventato Rol il Mistero). Dalle varie testimonianze e dai resoconti dei cronisti, emergeva la figura di un uomo incredibile, fuori dal tempo, apparentemente dotato di poteri illimitati (telepatia, chiaroveggenza, precognizione, bilocazione, traslazione, viaggi nel tempo, levitazione, guarigioni, elasticità del corpo, telecinesi, materializzazione e smaterializzazione di oggetti, attraversamento di superfici, folgorazione e altri) che viveva una vita riservata, immerso nella ricerca della conoscenza, circondato da libri, enciclopedie e pregevoli oggetti di antiquariato, in una casa-museo ricca di cimeli napoleonici (Rol era infatti un estimatore dell'imperatore francese). Tuttavia, non tutti credettero alle sue possibilità.
Una prima critica viene formulata da Piero Angela all'interno del libro Viaggio nel mondo del paranormale, un'inchiesta sui fenomeni paranormali, nel quale i fenomeni prodotti da Rol a cui Angela aveva assistito (che comprendevano l'uso di carte da gioco e la lettura in libri chiusi) vengono interpretati come probabili trucchi illusionistici. Rol rifiutò di eseguire i suoi esperimenti sotto il controllo del CICAP (Comitato italiano per il controllo delle affermazioni sul paranormale), sostenendo il fatto che molti dei "prodigi" da lui svolti non si potevano replicare in modo continuo e uguale, quindi non erano completamente misurabili col metro scientifico. Il noto prestigiatore Silvan affermò di poter replicare con un trucco tutti i presunti fenomeni prodotti da Rol. Replicò in effetti durante alcune trasmissioni su RAI1 in diretta alcuni esperimenti, e a TG l'una eseguì una straordinaria lettura di libro chiuso ancora più inspiegabile di quelle che faceva Rol.
Il prestigiatore Tony Binarelli così come due prestigiatori dilettanti, Carlo Buffa di Perreroe Giuseppe Vercelli, che hanno assistito agli esperimenti a casa di Rol, hanno riferito di non aver riscontrato alcun trucco. Il noto illusionista Alexander, che ha conosciuto Rol, sostiene che «se corrispondeva a verità che Rol non toccava le carte, come decine di testimoni sostenevano,allora nessun prestigiatore sarebbe in grado di riprodurre gli esperimenti di Rol», almeno per quanto attiene alle carte. Tuttavia Alexander in un'intervista lascia intendere, pur senza essere esplicito, di pensare a Rol come un grande prestigiatore, al quale dedica uno dei suoi numeri. Il presidente del circolo "Amici della magia" di Torino, Marco Aimone, ha raccontato invece di aver potuto vedere Rol in azione in un ristorante e di aver riconosciuto una tecnica di mentalismo Mariano Tomatis, esperto di mentalismo e collaboratore del CICAP ha analizzato in una biografia di Rol buona parte delle testimonianze pubblicate fino al 2002. In sintesi, sulla base del fatto che:
- Rol usasse «il mezzo preferito dai prestigiatori cioè le carte da gioco»;
- Rol usasse «tecniche (misdirection, forzature...) indispensabili per un illusionista ma incongrue per un autentico sensitivo;» fossero presenti «elementi macroscopicamente sospetti nelle sue esibizioni;» fossero presentati «gli esperimenti "classici" dei prestigiatori (book test, Out Of This World...)»;
- Rol rifiutasse di farsi «esaminare da qualsiasi studioso, prestigiatore o meno (che avrebbe potuto rivelare la presenza di trucchi)»
Tuttavia Franco Rol, nipote di un cugino di Gustavo, ha fatto notare che ci fu qualche eccezione a questa regola: Gustavo Rol accettò infatti di mostrare i suoi esperimenti a Tony Binarelli, così come al prestigiatore dilettante Carlo Buffa di Perrero. La presenza di Binarelli ad alcuni esperimenti fu probabilmente dovuta al tentativo, da questi svolto negli anni settanta, di accreditarsi nel mondo del paranormale, abbandonando il ruolo di semplice illusionista. In occasione del centenario della nascita, nel giugno 2003, gli fu dedicata una puntata della trasmissione Porta a Porta su Rai Uno e il quotidiano La Stampa gli riservò una pagina intera. Il 28 marzo 2007 il giornalista Corrado Augias ha dedicato a Rol una puntata della sua trasmissione Enigma. Nel 2000 Franco Rol ha aperto un sito web a favore di Gustavo Rol e per far conoscere il suo insegnamento. A questo scopo ha costituito l'associazione denominata Società europea di neuroteologia (SENT). Il sito si vuole contrapporre al CICAP (Comitato italiano per il controllo delle affermazioni sul paranormale), a cui appartengono la maggior parte dei critici. La personale teologia di Rol è classificabile come un tipo di animismo antropocentrico.
Animismo nel senso più ampio perché per Rol «ogni cosa ha il proprio spirito», nel quadro di una visione del mondo pervaso di una «armonia universale». Antropocentrico perché Rol sosteneva per l'uomo, e solo per l'uomo, una dualità animistica: oltre all'anima l'uomo avrebbe anche uno «spirito intelligente». L'anima, una volta lasciato il corpo, ritornerebbe a Dio, mentre il cosiddetto «spirito intelligente» si distinguerebbe invece nel continuare ad essere presente sulla terra, anche dopo la morte. Lo spirito che pervade l'uomo sarebbe «intelligente», nel senso di essere provvisto di coscienza e di capacità creative, differenziandosi dallo spirito di tutte le altre «cose». Rol affermava di poter entrare in contatto con «spiriti intelligenti», e che essi partecipassero ai suoi esperimenti, durante i quali egli entrava in contatto con loro, agendo «con spontaneità, quasi sotto l'impulso di un ordine ignoto». Muore il 22 settembre 1994 all'ospedale San Giovanni Battista "Molinette" di Torino. Le sue ceneri riposano nella tomba di famiglia a San Secondo di Pinerolo, suo paese d'origine.
3 commenti:
..cara Katy, hai ragione: quando oggi, sulle possibili potenzialità del cervello umano, la scienza, pur avendo scoperto molte funzionalità dello stesso, brancola ancora nel buio, nulla è da negare a priori...abbraccio paranormale..
Indubbiamente un personagggio discutibile, ma a me ha sempre infuso profondo rispetto , anche se non amo ciarlatani e ce ne sono molti, che si prefiggono cose straordinarie da prevedere , certezza del futuro altrui etc etc..
La sua modestia, il suo distacco , mi incutono rispetto, e penso che la nostra mente abbia potenzialità inesplorate e non usate abitulamente, cosa che Roll, faceva come norma di vita...
Chissà...
Superbacio!
la mente umana è il mistero dietro cui tutto prende vita
serena notte.
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