venerdì 28 giugno 2013

Magia o finzione

Carlos Castaneda, antropologo, scrisse libri con i quali divenne famoso in tutto il mondo.
Nei suoi libri si parla di "magia" "personalità, storia personale e importanza personale, fermare il dialogo interno, coscienza, percezione, forma umana, intento, agguato e sognare il potere". Dapprima ammirato dai più noti antropologi al mondo per la pubblicazione, nel 1968, di The Teachings of don Juan (Gli Insegnamenti di don Juan)  in quanto i suoi studi sul campo sono davvero straordinari, per poi diventare lo Sciamano Castaneda e iniziare ad essere accusato di ciarlataneria: i suoi scritti non vengono più visti come il resoconto veritiero di fatti antropologici , quanto piuttosto come mero frutto del genio creativo di un fantasioso scrittore.
Octavio Paz , diplomatico, scrittore messicano, premio Nobel per la letteratura nel 1990, considerato il poeta di lingua spagnola più importante della seconda metà del Novecento, così ha detto:
«Io sono più interessato al lavoro di Castaneda piuttosto che alle storie riguardo la sua personalità. A chi importa se era nato in Brasile o in Perù? A chi importa se egli realmente visse con gli indiani Yaqui, Mazatechi o Huicol? A chi importa se Don Juan e Don Genaro esistettero veramente? Questo è semplicemente "pensare povero". Ciò di cui io mi interesso è il lavoro di Castaneda: Idee, filosofia, paradigmi, ecc. Se i libri di Castaneda sono fantasia, grandioso, sono i migliori libri di finzione che io abbia mai letto.» (Octavio Paz)
Carlos Castaneda
Carlos Castaneda

 Di lui si sa poco, e anche il poco non è certo. In origine Carlos César Salvador Aranha Castañeda, nasce a San Paolo del Brasile, il 25 dicembre 1925. Naturalizzato dagli Stati Uniti dal 1957, si dice che entri all'Università della California di Los Angeles nel 1959, conseguendo la laurea in Arte nel 1962 e il dottorato di Filosofia nel 1970.
Lascia il corpo a Los Angeles il 27 aprile 1998 (non ci fu un funerale pubblico), un Uomo di Conoscenza, erede dell'Antica sapienza degli sciamani toltechi.



Juan Matus (Don Juan)

Gli 11 lavori successivi - straordinari libri magici, gustosi come romanzi di alta letteratura, eppure veritieri resoconti di fatti[...]

martedì 25 giugno 2013

La fotografa rivoluzionaria

Tina Modotti, diventata molto famosa come fotografa e attrice.



Assunta Adelaide Luigia Modotti Mondini meglio conosciuta come Tina Modotti (Udine, 17 agosto 1896 – Città del Messico, 5 gennaio 1942).
Tina ha solo due anni quando la sua famiglia emigra in Austria per cercare lavoro. Nel 1905 tornano a Udine. A dodici anni lavora come operaia in una filanda per contribuire al mantenimento della numerosa famiglia (sei fratelli). Lo zio Pietro Modotti ha uno studio fotografico e qui Tina apprende elementi di fotografia.
Nel giugno 1913 lasciò l'Italia e l'impiego nella Fabbrica Premiata Velluti, Damaschi e Seterie Domenico Raiser, per raggiungere il padre a San Francisco, dove lavorò in una fabbrica tessile e si dedicò al teatro amatoriale, recitando anche D'Annunzio, Goldoni e Pirandello.

Nel 1918 si sposò con il pittore Roubaix "Robo" de l'Abrie Richey. I due si trasferirono a Los [...]

domenica 23 giugno 2013

Camicia che sarà

come Camicia che sarà! Rieccoci ad esplorare il tempo che fu che è e che sarà riguardo questo indumento che ormai può considerarsi uno status simbol di ogni uomo o donna che si rispetti. La Camicia che sarà, pare sia qualcosa che andrà ad eliminare alcune delle oparazioni più comuni che si è costretti a fare per mantenere dopo un'uso normale condizioni igeniche e di conservazione.

Quante volte uomini single o donne che siano hanno sognato di non avere più Camicie da lavare per poi accuratamente stirare? Bene pare che il futuro come sempre ci venga incontro cercando in ogni modo di migliorarci ( sarà poi cosi ) la vita.
Camicia che sarà

Come dicevo, pare che il sogno ( si rammentate la canzoncina: " i sogni son desideri di felicità...") possa adesso diventare realtà, in quanto sarà presto messa in vendita una nuova Camicia capace di durare per giorni senza dovere essere lavata e nemmeno essere stirata.

venerdì 21 giugno 2013

Il domani che sarà

Glifi di una lingua che non è, le mie domande,
marchiate dal grigiore opaco del dubbio,
prigioni vengon fatti i miei giorni che oberati
da un giogo troppo pesante, fa si che io arranchi nel
freddo inverno inesorabilmente
circondato dai fantasmi di ciò che sarà il mio futuro.

Mi giro e mi agito senza tregua,
internato in un sonno che mai ebbe inizio 
e mai avrà fine
con le membra affondate
nel più terribile torpore che si alterna all’euforia,
e nelle movenze ripetute all’infinito,
cerco d'asciugare lacrime che non sono più.
Il domani che sarà

Il mio respiro latita,
non trova aria respirabile,
come se lo spazio oscuro ed infinito,
mi avesse trascinato senza rendermene conto
in una dimensione alternativa,
negandomi financhè l’urlo del dolore.
Preparo in tal maniera la speranza
cavalcando fiero e nobile verso le legioni del dubbio 
del domani
che tanto vorrei vedere rischiarato
e che molto il fato è ciò che mi rimane
sognando i miei stessi sogni.

domenica 16 giugno 2013

Un mondo imperfetto

E se esistesse un mondo perfetto lo nasconderei dentro uno scrigno chiuso da mille sigilli, quindi per oggi accontentati di quel che hai
di un po’ di sangue versato in uno specchio e di mille luci di vetro giacenti a terra. 
Se esiste una dimora con un grande giardino, prova di guardare dietro le magiche tende sbirciando tra gli arcani armadi...abiti appesi, altri gettati in aria da cui colano inesorabili tristi colori, lacrime ormai asciutte ed emozioni di seconda mano. 
Mondo imperfetto

Se esistesse un sogno che brillasse come un diamante proverei di viverlo senza cercar la porta. Ma fuori tutto è buio ormai e quel quadro che rideva fino a poco tempo fa, pende in bilico tra il cedere alla noia e il cadere per la rabbia, per l'odio per lo strazio di ciò che è o che mai potrà essere. Se ho il pensiero che il tetro grigiore mi appaghi, che il dolore mi sia da cibo e l’assenza di lei mi abitui alla desolazione di un mondo imperfetto, forse ancora non ho saggiato la devastazione della privazione di un sorriso. Il suo!

Ancora per Amore



"Leggendo quà e là per i blog amici, ho letto con quanto entusiasmo i giovani si apprestano ad affrontare il futuro.
Ricordo io giovinetta, con la testa piena di idee con la spinta di un razzo volevo fare tutto e subito. Quante delusioni quante cantonate quante discese giu nel barile fino a raschiare il fondo! Poi le risalite, con l'energia al massimo ad affrontare di nuovo il drago a combatterlo e uscirne ferita ma a volte anche vittoriosa. Piccole vittorie,  che ti ripagavano di tutto lo sforzo fatto e mi sentivo padrona del mondo tanto da volerlo cambiare...
e poi il mondo ha cambiato noi. Una cosa non mi ha mai deluso l'AMORE. L'amore in se l'amore in me, l'amore come motore dei miei atti quotidiani. Amavo lavorare, amavo leggere, amavo occuparmi delle persone care, amavo i miei animali, amavo occuparmi delle mie piante, vederle crescere per me era amore fatto materia. Amavo vivere una realta spirituale, dove l'amore prende forma e colore e si dipinge sulle pareti dell'altrove. Amavo e amo tutt'ora tutto questo e sono felice. Ecco è valso veramente la pena coltivare questo sentimento dentro al mio cuore ed è stato bello viverlo. Vorrei che la nuova generazione, immersa nel consumismo materiale della modernità, trovasse un attimo di tempo per coltivare dentro di se  il SEME dell'amore per se stessi e per tutto ciò che Dio ci ha creato attorno."

Dio mio se avessi un pezzo di vita,
non lascerei passare un solo giorno
uno solo,
senza dire alle persone che amo,
che le amo.
Direi ad ogni uomo
e ad ogni donna
che sono i miei prediletti
e vivrei innamorato dell’amore.
Mostrerei agli uomini quanto sbagliano
quando pensano di smettere di innamorarsi
man mano che invecchiano,
non sapendo che invecchiano
quando smettono di innamorarsi!-----------------G. G. Marquez


"GLI INCONTRI PIU' IMPORTANTI SONO GIA' STATI DECISI DALLE ANIME PRIMA ANCORA CHE I LORO CORPI SI VEDANO"....... P.COELHO.

Quando due punti sono destinati a toccarsi ma un collegamento diretto è impossibile, l’Universo trova sempre un’altra via. ........Tratto dal telefilm TOUCH, di Tim Kring:

Nella tua vita niente avviene per caso.
Le persone e gli avvenimenti che compaiono nella vostra vita nascondono importanti motivi, significati e spiegazioni.
Per questo sbagliamo quando pensiamo che incontri e rapporti siano casuali:
tutto dipende da una forza potente che ci collega e favorisce determinate conoscenze e relazioni...Ruediger Schache

La vita fugge, non cercare dunque più di quanto ti offre la gioia del momento e affrettati a goderla...(Stendhal)




giovedì 6 giugno 2013

Camicia che è

come Camicia che è!

Dal fine guerra ad oggi la Camicia non è stato oggetto di ecclatanti modifiche, tranne che per l'apparizione del taschino in vece dell'ormai accantonato "panciotto". Le Camicie classiche, comunque sia non ne sono dotate, infatti gli amanti della cultura riguardo all'abbigliamento classico non si riescono a dare una giustificazione della ingobrante presenza di tale taschino: cosa mai dovrebbe contenere?
Di certo risulterà comodo che so io, per occhiali, sigarette, addirittura per il cellulare, anche se ultimamente le dimensioni da "taschino" sono state necessariamente accantonate a favore di quelle che permettono una maggiore visibilità e per alloggiare vari componenti di cui ogni cellulare che si rispetti non può essere sfornito.

Ma tornando alla nostra Camicia, il taschino appare, infatti, del tutto inadatto per tutte queste cose: gli occhiali possono cadere, il cellulare oltre i motivi già citati non deve essere portato vicino al cuore per ragioni che non stò a dirvi ma che certamente saprete ormai tutti quanti e la scatola delle sigarette deturpa in maniera evidente la vestibilità della Camicia. Per chiunque dovesse avere di queste necessità sarebbe consigliabile optare per una Camicia button down, mentre per chi ama la Camicia dal collo classico è invece consigliabile tenersi stretta la propria giacca!

Esistono vari tipi di tessuto per Camicie, a seguire ne elencheremo solo i più nobili e particolari:
  • Il lino che si ottiene da una piccola pianta, con pochi rami e dai fiori piccoli di colore variegato, un misto tra bianco e l'azzurro forte, oltre a semi ovali di colore arancione da cui si ottiene l'olio.
  • Il cotone, il cuil frutto è in sostanza una capsula ovoidale che si apre in 3-5 valve, contenente numerosi semi coperti di peli unicellulari, composti da cellulosa di colore bianco oppure giallo che costituisce la lanuggine da cui si ottiene la fibra vegetale che viene utilizzata per la tessitura senza necessità di lavorazione.
  • Popeline, un tessuto che si ottiene intrecciando fili di ordito più sottili e fili di trama più grossi. Tali fili di trama sono quelli che danno carattere al tessuto. 
  • Oxford ovvero il termine con cui ci si riferisce un certo tipo di armatura piuttosto rustica che produce un tessuto morbido ed altrettanto resistente, usato per produrre appunto alcuni modelli di Camicie. E' realizzato dall'intreccio di fili colorati e fili bianchi. I tessuti Oxford consentono varie combinazioni, ma sono sempre meno eleganti e formali del batista o del popeline.
  • Royal Oxford altrimenti detto Oxford rasato è una versione più fine del normale Oxford. L'armatura consiste sempre di fili colorati e incolori, ma più sottili. Una camicia di Oxford rasato risulta perciò più morbida e setosa di una in Oxford "nomale".
  • Sea Island è la qualità più costosa, viene tessuto con un numero di fili superiore al popeline, il che gli conferisce una consistenza serica. Mentre nel popeline troviamo circa cento fili per pollice quadrato (1 pollice = 2,54 cm) il Sea Island ne contine circa centoquaranta. I contorni di righe e quadri risultano più marcati e i colori sono intensi e vivaci. Il Sea Island si addice particolarmente a disegni ad effetto.
  • Twill ritorto ha una caratteristica armatura diagonale simile a quella del cotone da pantalone. Il suo riflesso opalescente ritorto conferisce un tono interessante alle camicie in tinta unita.
  • Pinpoint è un misto di popeline ed Oxford: il cotone a filo lungo viene ritorto e, come nell'Oxford, solo il filo di ordito è colorato.
  • Twill a spina di pesce è stretto parente del Twill ritorto. In entrambi i tessuti i fili vengono intrecciati con una struttura diagonale. Per ottenere il tipico effetto a spina di pesce la direzione di filatura viene invertita all'incirca ogni mezzo centimetro creando così un disegno a zig-zag.
Come fare per riconoscere una buona Camicia? Ci sarebbe da scrivere per ore, per cui vi proporrò le  principali caratteristiche di un prodotto di buon livello da acquistare in un negozio:
  • Colletto e bacchette
Il collo classico, privo di bottoni, ha il bisogno di essere rinforzato, questo alfine che la cravatta allacciata non facia che le punte del collo tendano a curvarsi. Solitamente le bacchette di rinforzo introdotte nel collo sono di plastica, oppure di ottone. La bacchetta estraibile rappresenta un plus in una Camicia classica, anche se il rischio che si sfili è chiaramente molto probabile, e per questo motivo alcuni produttori, come Camicissima, preferiscono le bacchette non estraibili, più comode e decisamente meno impegnative.
  • Il carré posteriore
Ovvero la porzione di Camicia fra il collo e la base delle spalle. Se questa porzione è divisa dal resto del tessuto avremo senza ombra di dubbio un prodotto ben curato e di ottima fattura. Tale accorgimento è stato introdotto dai sarti tradizionali che riuscivano, in tal modo a regolare in maniera ottimale l'aspetto della Camicia in base all'altezza ed alla forma delle spalle della persona che l'indossa. Le Camicie prodotte in serie, invece, trattasi di un particolare di pregio alquanto costoso e impegnativo per la produzione, ma che dona di certo, cura al prodotto finito.
  • Le giunture
Una Camicia lavorata con qualità si fa apprezzare anche con piccoli particolari, come la  coincidenza perfetta del motivo all'altezza dell'attaccatura tra manica e spalla. Il metodo di lavorazione è parecchio complicato, infatti per questo motivo solo i prodotti di alta qualità presentano questa caratteristica.
  • Il polsino
Nelle Camicie di qualità l'attaccatura fra polso e manica presenta un importante numero di pieghe; sopra l'attaccatura ci dovrebbe essere presente un bottone consentirà di contenere l'apertura lungo l'avambraccio contemporaneamente ad una maggiore facilità nell'arrotolare le maniche al bisogno. Nella Camicie di alta qualità l'asola è orizzontale e cucita a mano, come tutte le altre del resto.
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