sabato 9 febbraio 2013

Bianco e Nero

Bianco e Nero.

Ho visto un film sulla vita di Ernest Davis detto Ernie (New Salem, 14 dicembre 1939 – Cleveland, 18 maggio 1963) è stato un giocatore di football americano statunitense, sport nel quale ricopriva il ruolo di runningback. Fu il primo giocatore afro-americano a vincere l'Heisman Trophy, il più prestigioso premio a livello collegiale.
Il giocatore di Syracuse era stato scelto con la prima chiamata assoluta al draft del 1962, dai Washington Redskins, che avevano precedentemente scambiato la scelta con i Browns. Il giocatore, date anche le sue immense potenzialità tecniche, firmò il più ricco contratto mai sottoscritto all'epoca da un giocatore del cosiddetto primo anno (rookie-year).
Ragazzo di colore in una America ancora fortemente razzista, affronta e sopporta con grande dignità, tutte le vessazioni che venivano riservate ai neri. Negli alberghi i giocatori neri venivano messi negli scantinati in sporche e maleodoranti stanzette riservate ai custodi neri dei garage dell'albergo.
In campo veniva picchiato, calciato e insultato senza che l'arbitro, razzista, prendesse provvedimenti. Gli organizzatori consigliavano agli allenatori, di non prendere piu di due neri in squadra, per non destare il sospetto di mischiarsi con quella razza animale. Nella partita che portò il
Syracuse a vincere il torneo, Ernest Davis riesce a prendere palla a metà campo e scatta in una fuga per la “vittoria”. In quella corsa, Ernie riesce a catalizzare tutto e tutti, riesce a concentrare la dignità e l'urlo accorato di un popolo intero..il suo. Le sue gambe forti come quercie, anche solo per un istante alternativamente restano piantate al suolo, non può, non deve, non gli è concesso cedere, barcollare neanche per un solo istante. La meta è ancora lontana, troppi ostacoli si parano fra lui e il suo traguardo. Le sue spalle sono forti perchè stanno raccogliendo l'urlo accorato di una intera razza, che solo per una volta sta per ottenere il suo riscatto. Uno dopo l'altro i suoi avversari crollano dinanzi a lui, alla sua fierezza, alla sua voglia di affermarsi per il suo valore: corri e ogni filo d'erba che calpesta si inchina dinanzi a lui e si ripete dentro al cuore...Si...Si ..Adesso o mai più!
Rob Brown è Ernie Davis nel film The Express
Gli insulti le offese e i fischi fanno da cornice ad un uomo, ad un popolo, ad una intera razza! Tuch down VITTORIA
Purtroppo, non poté godersi il successo che stava maturando, infatti durante le visite mediche precedenti al training camp (sorta di ritiro pre-campionato),i medici gli riscontrarono una gravissima forma di leucemia che lo uccise a soli 23 anni, il 18 maggio 1963. 





2 commenti:

Unknown ha detto...

..cara Katy, questa storia un po' mi ha commosso, per tanti aspetti, ma quello cui dico a me stesso, e che a volte mi vergogno di essere bianco difronte a queste discriminazioni razziali che non hanno un senso umano...notte cara..

Galadriel ha detto...

Carissimo Sergio, la razza bianca è stata protagonista di tante atrocità contro ai diversi. sia di colore di razza. Bisogna aver paura dell'uomo bianco...nondell'uomo nero. Grazie del passaggio ..notte a te.

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