sabato 31 agosto 2013

Calcio che è parte terza

come Calcio che è, parte terza!
Bene, siamo cosi gunti ad un calcio moderno che va pian piano delineandosi in varie parti del mondo. Esattamente questa disciplina sportiva inizia a diffondersi nei principali continenti: Europa ed America Latina su tutti! Infatti in questi due continenti il calcio moderno trova linfa e modo di crescere per essere ciò che è oggi. Fra le protagoniste di  fine secolo dunque, troveremo: Italia, Argentina, Germania e Brasile che erano le formazioni più titolate a livello mondiale, dove il segno di una continuità che aveva resistito a tutte le mode era comunque sia forte e radicato.
Nazionale Francese di calcio 1998

In tal senso, va riconosciuto che l'autentica rivelazione calcistica nel passaggio di secolo alla Francia, vincitrice del titolo mondiale nel 1998 e di quello europeo nel 2000, una doppietta che precedentemente era riuscita, a parti inverse, soltanto alla Germania Ovest nel 1972 e nel 1974.
Ma il calcio ormai aveva preso il largo! Era destinato a diffondersi in maniera universale: quindi dopo i vari Mondiali svoltisi in varie nazioni dell'Europa ed America Latina giunge il momento per il primo Mondiale in Asia
Esattamente il Mondiale di fine secolo può rappresentare un eloquente parametro per riuscire a valutare la complessa evoluzione subita dal calcio di oggi. I primi coraggiosi pionieri che tentarono di abbattere le frontiere e di avviare contatti universali nel mondo del pallone avevano dovuto affrontare enormi ostacoli. Nel 1930, l'edizione inaugurale del Campionato del Mondo aveva faticosamente radunato in Uruguay 13 nazioni (alcune delle quali costrette alla partecipazione dagli atteggiamenti dittatoriali di Jules Rimet).
Coppa Rimet 1930

In occasione del Mondiale francese del 1998, il sedicesimo della serie, valido per la settima Coppa FIFA, furono necessari quasi due anni (dal 10 marzo 1996 al 29 novembre 1997), 649 partite eliminatorie e 1922 gol per diminuire notevolmente il numero di nazioni iscritte alfine di partecipare alla competizione da 172 a 30. Ben 30 nazionali che, con l'aggiunta della Francia paese ospitante e del Brasile campione in carica, qualificati di diritto, diedero vita al tabellone finale del torneo che prevedeva un serrato calendario agonistico. La competizione fu seguita in ogni fase dalle televisioni dell'intero pianeta. Ormai, tutti i continenti erano presenti nel panorama calcistico ai massimi livelli.
Nell'ottobre del 2001, la prima, storica qualificazione della Cina alla fase finale di un Campionato del Mondo, quello in programma, anch'esso per la prima volta, in Asia con la compartecipazione tra Corea e Giappone nel giugno 2002, ha aperto un altro immenso serbatoio di risorse, sulla strada della completa globalizzazione del calcio moderno. Oltre alla Cina altre tre nazionali hanno partecipato per la prima volta alla fase finale: Slovenia, Ecuador, Senegal. Nell'elenco delle 32 squadre ammesse vi sono state tutte le nazioni storiche, cioè le vincitrici di una o più edizioni precedenti: il Brasile con quattro titoli (1958, 1962, 1970, 1994), l'Italia (1934, 1938, 1982) e la Germania (1954, 1974, 1990) con tre, l'Uruguay (1930, 1950) e l'Argentina (1978, 1986) con due, l'Inghilterra (1966) e la Francia (1998) con uno.
Mondiali di calcio 2002 in Korea/Japan

Con il progredire del calcio chiaramente come capita in un campo di grano che assieme alle spighe cresce pure la gramigna, mentre esso stesso cresceva ed evolveva, anche la corruzione, vide i suoi giorni! Di fronte a interessi economici sempre più forti e a un giro di denaro in vertiginosa crescita, ha fatto il suo ingresso nel mondo del calcio, così come il doping, il tentativo di incrementare artificialmente le prestazioni, anche la corruzione che ha rappresentato una tentazione cui non sempre società e atleti hanno saputo resistere.
Sarebbe ingeneroso però sottacere gli enormi meriti del calcio sotto il profilo dell'aggregazione. Il primo Campionato del Mondo del Duemila, come abbiamo detto, è stato ospitato in Asia e anche l'Africa si è già attivata per ottenere l'impegnativa organizzazione di un torneo dalla partecipazione sempre più universale, dunque sempre meno elitaria. Nonostante siano partiti in forte ritardo rispetto alle scuole tradizionali, movimenti calcistici considerati minori hanno già raggiunto una notevole competitività sul piano dei risultati. Due nazionali africane, Nigeria e Camerun, hanno vinto la medaglia d'oro olimpica nelle due ultime edizioni dei Giochi, ad Atlanta nel 1996 e a Sydney nel 2000. Dal punto di vista atletico, tecnico e tattico il gioco del calcio è andato profondamente cambiando, senza però mai rinnegare (e forse questo è il segreto del suo successo travolgente rispetto ad altre discipline più sensibili alle mode) le proprie radici e le proprie regole fondamentali.
Guardaline di calcio

Si è registrata, specie negli anni più recenti, da parte del governo mondiale del calcio, una ricerca costante di aggiornamento per salvaguardare il lato spettacolare del gioco e quindi la sua audience televisiva, senza però che sia mai stato attuato uno stravolgimento sostanziale. Dalla cornice esclusiva dei college inglesi dell'Ottocento, alla ribalta planetaria del Duemila, il calcio ha compiuto un lungo cammino senza mai tradire la propria essenza!

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