lunedì 20 febbraio 2012

Nemo propheta in patria

Nemo propheta in patria, una frase attribuita a Gesù e riportata nei quattro vangeli Matteo, Marco, Luca e Giovanni. Non so per quale arcano mistero questa frase sia una verità assoluta, ma se ci facciamo caso pochi sono apprezzati in "patria" per le loro qualità.
Non ne ho molte di qualità, quelle che ho me le sono coltivate con sacrificio e guadagnate anno dopo anno crescendo con la consapevolezza che una qualità va cresciuta come una piantina, e va fatta attenzione che non cresca storta perché rischierebbe di diventare un difetto.

Questo ho fatto negli anni vissuti fin qui, ho capito che si poteva fare il processo inverso, trasformare difetti in qualità. Non ho mai preteso un premio per questo estenuante impegno, il premio l'ho incassato al momento che una qualità mi veniva riconosciuta da un estraneo, ma non mi aspettavo neanche che nell'ambito famigliare non venisse riconosciuto, non solo, mi vedono ancora con quel vecchio difetto e non se ne sono neanche accorti che è da tempo che quel difetto non mi appartiene più.
Il mio lui mi sostiene e mi conforta dicendomi che dovrebbe bastarmi la sua stima, ma è triste, molto triste rendersi conto che le persone alle quali vuoi bene, ti sono vissute accanto ma erano distratte a fare altro e tu sei passata inosservata.

Ma sono fortunata, almeno io ho il mio lui che mi stima, mio figlio che mi vede come la sua "enciclopedia" e cari amici che mi coccolano, altri sono meno fortunati di me e non solo non vengono riconosciuti come meritevoli di lodi, ma vengono anche presi in giro quando esibiscono la loro qualità...Che tristezza

10 commenti:

Legolas Helda ha detto...

Cara Galadriel, eppure alla sfortuna non c'è mai fine...c'è perfino gente che incapace di amare ferisce per far morire chi questa abilità la usa con amorevole ingenuità: si guarda allo specchio sporco del proprio cuore nero e si compiace di quanto "sangue" a versato di quante vittime a mietuto, per poi andare alla ricerca della prossima vittima da immolare sull'altare della propria cupidigia, e quando la trova, testandola si pone una sola domanda: SARA' ABBASTANZA FORTE... DA RIUSCIRE A VIVERE ABBASTANZA PER FARMI GODERE E SODDISFARE LA MIA SETE DI MALE?
Meglio avere una vita vuota e sapere amare, che essere pieni di veleno e non conoscere come si AMA! Quale sfortuna peggiore sia, non saprei ma certamente preferisco essere svuotato di ogni bene che essere pieno di merda!
Vita lunga e prospera...ma soltanto ad ogni animo buono e sincero!

Tomaso ha detto...

Grazie che vi siete messi come miei lettori, vedo che avete un bel blog collettivo credo che ripasserò a farvi visita.
Tomaso

alpexex ha detto...

benche' uno sarebbe tentato dal dire che il mondo ha bisogno di eroi almeno quanto gli eroi hanno bisogno di non capire il mondo (che poi sarebbe una autocitazione, ma che ci vuoi fare, la mia memoria e' quel che e' e a malapena mi ricordo qualcosa di quello che scrivo io, figuriamoci se mi ricordo quello che scrivono gli altri), o altre frescate tipo, se hai bisogno di riconoscimenti, starai sempre male, etc etc... il tuo post mi fa venire in mente un invito che mi e' stato fatto ad un convegno giu' nel leccese, che si terra' in maggio, e che avra' come titolo "ladri di emozioni". sara' una tre giorni di studio e conferenze sulla psichiatrizzazione. ossia sulla capacita' che ha questa societa' di riconoscere come insani alcuni tratti delle personalita' e delle emotivita' diverse degli esseri umani, e poggiarci sopra concetti come dominio e repressione. e magari farci su anche qualcosa di soldi con gli psicofarmaci... :P vabbe'.... libere associazioni mentali. e sono sicuro che per tuo figlio sarai sempre il centro del suo bene. il che ti rende gia' di base una persona, almeno al momento, molto piu' fortunata ed utile di me.

Galadriel ha detto...

@Caro Legolas....sempre meglio far parte di una minoranza, anche se sfortunati, che essere parte della massa che fa i luoghi comuni e le frasi fatte.Lunga vita a te.

@Tommaso un caro benvenuto da parte mia e di Legolas, spero ti troverai bene nella nostra umile "casa"! Qui troverai ospitalità, un po di cultura un po di vita e un po di suggerimenti per preparare un buon cibo. A presto e lunga vita e prosperità a te.

@ Benvenuto Alpexex! "Ladri di emozioni" bel titolo per descrivere un convegno dove si deciderà quali farmaci si dovranno usare per calmare le persone che vengono derubate dalle emozioni. Personalmente penso che si debba avere il diritto di incazzarci quando ci rubano le emozioni...ma incazzarci di brutto, non cè nessun atto eroico nel cercare di riavere le proprie emozioni e qui intendo anche quelle di autoconpiacimento per essere apprezzati per le proprie qualità. Mi dispiace che tu ti senta meno utile di me...ma sono sicura che voleva essere una battuta e io come al solito non l'ho capita ...sono gnocca ..in testa intendo!!

Zio Scriba ha detto...

Io non lo avevo commentato ma lo avevo letto... è che non capivo da cosa esattamente nascesse la tua personale amarezza... mentre quanto alla mia di artista incompreso, è talmente grande che mi sono stancato di esprimerla: se la patriA non è all'altezza, che vada aff****** :D

Ciaoo!!

Galadriel ha detto...

Carissimo Nick sentiti liberissimo di mandare affanculo chiunque vuoi sul mio blog. Penso che farò così anch'io d'ora in poi, basta con i perbenismi..Pane al pane e vino al vino. La mia personale amarezza nasce da come è stato accolta la notizia che Legolas ha vinto il terzo premio in un concorso letterario con 700 iscritti, dalla sua famiglia..... Va bhè risparmiamo i commenti. Un abbraccio Zio.

Zio Scriba ha detto...

Come lo capisco... io da gran parte dei parenti sono considerato una pecora nera, perché vivo per la mia scrittura e perché penso con la mia testa... naturalmente, se scrivessi cagate banali come certi raccomandatelli da classifica italiota, e queste mi fruttassero soldi e apparizioni nella stronza tv, gli stessi che mi considerano pecora nera starebbero ipocritamente in ginocchio davanti a me...

Fregatene, amico Legolas: non solo non si è profeti in patriA, ma non si è profeti nemmeno fra i PARIA... La nostra Nobiltà non ce la leva nessuno, anche perché ci saranno sempre i pochi ma buoni che la riconoscono e l'apprezzano!

Legolas Helda ha detto...

Zio, carissimo ed affettuoso Zio! Grazie per la tua leale e schietta presenza. La nobiltà d'animo non ce la leva nessuno, ma quanto pesa! Pesa come una montagna il più delle volte, fà male come una macina da mulino, e ti porta a rinunce volute e dovute...si l'apprezzamento ed il riconoscimento di pochi ma buoni vale più di mille perle, di mille diamanti, ma quanto male fà la vittoria amara di essere un "Diverso", "Invisibile", quanto duole non essere veduto da chi brameresti esserlo...Quanto, solo Dio lo sà!
Vita lunga e prospera Zio. Ti aspettiamo con affetto al prossimo post.

Costantino ha detto...

Mi permetterei di commentare con una frase che ho letto da Zio Scriba "Meglio capitano della propria zattera,che mozzo sulla nave di Achab" ( e che Nicola mi perdoni per la citazione).

Se hai un uomo,un figlio che ti vogliono bene,hai comunque un piccolo grande privilegio che non è assolutamente da tutti e che va coltivato come un fiore.

Galadriel ha detto...

Ben venuto Costantino! Si mi ritengo fortunata molto piu di altri ...ma questo non riempie il vuoto che sento quando vedo indifferenza . Buona giornata Costantino.

PS. Lo zio te ne sarà grato d'aver usato la sua frase, perchè sa che gli vogliamo bene.

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