sabato 15 aprile 2017

Pietra dopo pietra lacrima dopo lacrima sangue che scorre...

Tutte le volte che mi hai cercato, ed io non mi sono fatto trovare, tutte le volte che mi hai amato ed io ti ho sdegnato.


Tutte quelle volte che avevi bisogno di me, come acqua dopo una giornata di arsura, come il cibo dopo un digiuno, come guanciale per riposare, come coperta per scaldare...

Come aria per respirare, come carezza per rincuorare, come abbraccio per amare, come uno sguardo per capire...
Lo sento il tuo distacco come quando si trapassa da questa vita ad una migliore o peggiore che sia perchè tale sarà per me se tu non ci sei più.

Lo vedo il tuo sguardo perso nel vuoto, distratto, attirato da altro, compiacente per chiunque tranne che per me...per tutte quelle volte che mi volevi ed io mi nascondevo.
Avverto la pietà, lasciata come spiccioli d'elemosina ai ciechi che siedono miserevoli sui gradini freddi delle chiese.
Mi terrorizza la paura che hai di me, come fossi un mostro da cui scappare da allontanare perchè solo male e violenza ormai riesco a dare.

Ascolto musica suonata da sorella agonia e canti di fratello disperazione che come i lamenti di chi sa di non avere più speranza, ti frustano nella schiena, chiudendo il tuo urlo dentro quella stanza.
Ora vedo chiaro il tuo sguardo di quel venerdi che pietoso si volse verso me, come per dire: "ma il mio amore dov'è?"
Vedo chiari i tuoi occhi come di chi deluso incontra chi mai avrebbe voluto...lucidi e languenti per quel cavaliere ridotto a mendicante che invece di brandire la sua fulgida spada, regge malamente un vecchio bastone.
Capisco tutto di quella domenica che volgesti la tua mano in segno di addio come di chi sta per partire, come di chi sul binario di un treno se ne va per non tornare più.
Vedo ancora i tuoi occhi dispiaciuti e pietosi che guardano allontanarsi e sbiadirsi quello che un tempo sogno gli fu.

Ricordo che ti voltasti per imboccare il sottopasso che ti avrebbe portato via da me, salire sul quel treno dove siedono gli addii, dove tutto ebbe inizio, dove tutto trovò la sua fine...intanto canto il mio dolore:
"Pietra dopo pietra, lacrima dopo lacrima, sangue che scorre, ossa che si spezzano, correrò il mio arringo e da te arriverò! 
Pietra dopo pietra, lacrima dopo lacrima, sangue che scorre, ossa che si spezzano correrò il mio arringo e alla fine sarà bello ritrovarti e nessuno mai ci separerà!"

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