giovedì 6 febbraio 2014

La tristezza

La tristezza è un'emozione contraria alla gioia. Non so il perchè mi assale la tristezza, non ho un motivo ben preciso. Nemmeno un insieme di motivi, giustifica la profonda tristezza che a volte mi assale. "Mi assale", è l'espressione perfetta perchè è esattamente così che la sento arrivare. Mi investe tutto ad un tratto, come un lampo improvviso senza neanche un preavviso, senza un vero motivo. Certo che, in questi giorni, sto sentendo la mancanza di una cara persona, che ha riempito la mia vita, la mia casa per una ventina di giorni.

Mi manca, è indubbio, ma non è motivo di tristezza così profonda. Forse lei mi ricorda qualcuno che persi tanto tempo fa, e questo è motivo di incupimento. Ricordare, il "tempo fa" è ricorrente durante i periodi di tristezza. Mi sento come in una nebbia, diventa tutto ovattato, tutto è silenzioso, percepisco solo il mio respiro e lo seguo come un mantra con il quale mi estraneo e sento che la mia vita continua anche senza di me. Allora rimango in quella nebbia di tristezza e ripercorro il "tempo fa". Rimango in questo stato finchè un evento non cattura la mia attenzione, e con fragore mi richiama alla razionalità. Esco dalla tristezza come da una malattia, ne sento i sintomi attutiti dal tempo che passa, e convalescente mi approprio della mia vita.
Mi sento piena di lividi nell'anima, dolente solo al tatto, ma so che presto passerà.

1 commento:

Gabriel Cantore ha detto...

ciao Gala, la tua è una riflessione meditata, sostenuta da una profondità spirituale, che senza sarebbe difficile affrontare, ma come ci ha insegnato la filosofia classica, per ogni effetto esiste sempre una causa, trovarla, analizzarla e smussarla è già un nuovo divenire...abbraccio notturno..

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