lunedì 7 maggio 2012

vedove in fallimento

Mi dispiace, ma con tutto il rispetto per la volontà del prossimo, io non  riesco a provare pena per i suicidati di questi giorni.
Mi dispiace, per una vita che se ne va con violenza, mi dispiace per il motivo per cui si usa questa pratica così insulsa, ma a me sembra un atto di vigliaccheria.
Con tutta la mia voglia di libertà e con tutto il rispetto per le scelte altrui..questo gesto lo condanno. Ti trovi in difficoltà, con due figli una moglie e li lasci ad arrangiarsi fra i debiti ereditati, la vergogna di un fallimento e bollati "figli di un suicida"? Additati a scuola dove la giovane età dei compagni rende spietato il giudizio, scherniti dovranno difendersi senza un sostegno senza un padre che li protegga.

 Un padre cerca di fare il padre anche nelle difficoltà, anzi sopratutto nelle difficoltà. Mi dispiace mi dispiace per quei figli lasciati soli, mi dispiace per quelle vedove lasciate in mille difficoltà con i figli a carico e senza un futuro. Mi dispiace perchè un marito le ha abbandonate e le istituzioni se ne fregano della sofferenza della povera gente. Povere vedove in fallimento....vorrei fare qualcosa per loro.

5 commenti:

Fulvia ha detto...

Un gesto di egoismo più verso se stessi che verso gli altri. Il male è di chi va e fallisce e non di chi resta e ha la forza di lottare..non lo condannerei poi tanto!!!

Cavaliere oscuro del web ha detto...

Non si risolvono i problemi con qualche gesto folle, anzi giusto il contrario.
Bisogna che noi comuni cittadini iniziamo a muoverci in simbiosi; saluti a presto.

Massimo Caccia ha detto...

Infatti, colpevole è il sistema!!! Certo, non si risolve la questione levandosi dalla scena. Lottare, finchè c'è vita...
Buona giornata

Zio Scriba ha detto...

Però non credo si possa razionalizzare la disperazione. Quando qualcuno uccide la moglie e i figli e poi si spara, tutti a dire (giustamente) "Ma perché non si è sparato lui?". Poi, quando un poveraccio lo fa, ecco che gli si rinfaccia di non essersi assunto le sue responsabilità fino in fondo, rimanendo vivo per combattere. Forse è proprio di troppa responsabilità che muore chi accetta di essere "normale". Io faccio già fatica a essere responsabile di me stesso.

writer ha detto...

Sono d'accordo con tutte le cose che ho letto, ma allo stesso tempo penso alla disperazione provata per arrivare solo a pensare di fare un gesto del genere...

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