mercoledì 11 gennaio 2012

la sessualità femminile è al medio evo

E’ “Godete!” Il libro scritto dalla Di Pietro.
Alessandra Di Pietro, scrittrice  racconta nella postfazione di quando rubò un giornaletto porno a suo zio, a dieci anni (“imparo cinque parolacce, osservo tre posizioni di accoppiamento, di cui una affollata, scopro che il senso del gusto è versatile”): cominciò lì il viaggio esaltante, disastroso, in questa forza misteriosa, che non è facile raccontare anche dentro tutta la libertà del mondo. Lei lo fa, contro ad ogni morale per un magnifico intento libertario, in modo allegro sottraendosi anche a quella odiosa e antierotica dittatura della perfezione fasulla, la necessità di essere giovani, siliconate, perfette, levigate perfino dove si sfilano le mutande.

La cosa più importante, scrive Alessandra Di Pietro , è onorare se stesse. E la via per onorarsi non passa necessariamente attraverso indignazione, arrabbiature, feroci incazzature, lamentazioni, anatemi, disgusti e lacrime, ma presuppone almeno un sorriso (a volte urla potenti di gioia liberatoria, meglio se con le finestre chiuse: Godooo!).
“Sarà vero che le donne vogliono le quote rosa in politica ma molte si accontenterebbero di avere un orgasmo a settimana”, e quindi anche gli uomini devono leggere questo libro rosa e farsi qualche domanda, prepararsi alla rivoluzione. “Ho dato confidenza a persone meravigliose e a grandissimi stronzi, preso due taglie e partorito due figli, saltato innumerevoli notti per allattarli pareggiando quelle che nella precedente vita da single avevo fatto in bianco per ballare, dire scemenze, godere o piangere”. E’ la vita, e poiché “Godete!” è senza fine, e riguarda molte cose che stanno in cielo e in terra, è bello conoscerle con questo spirito gioioso, rifiutando sempre, e senza indignazione, di stare alle regole.

Sinceramente non l'ho letto e non lo leggerò. Presumo di sapere bene ciò che la Di Pietro ha scritto in quel libro. Sono una donna sincera , prima di tutto con me stessa, e amo la sincerità anche se ferisce, se viene equivocata o non capita. Ho sempre sostenuto che pochi eletti conoscono la sessualità femminile. Uno studio di testi orientali sul sesso tantrico e sul Tao femminile, che feci negli anni ottanta, mi diedero conferma che quello che avvertivo non era una "anormalità" ( la definì il medico), ma una conoscenza che il maschilismo religioso ( ama il tuo prossimo come te stesso, ma la donna No) aveva tenuto ben nascosta per poter primeggiare con un patriarcato che dura da millenni, tenendo la sessulità femminile nel medio evo. Non è passato tanto tempo da quando faceva parte del corredo femminile un camicione da notte con uno sportellino davanti alla "sala giochi maschile" con su ricamato "Non lo fò per piacer mio ma per dare figli a Dio" come se Dio avesse fatto un errore nel crearci con una parte del nostro corpo capace di godere.  L'ignoranza ormai non la fa più da padrona ma nessuna donna ha il coraggio di ammettere la verità sulla sua sessualità. Vorrei parlarvene ma non voglio imporre nulla a nessuno. Quindi ho deciso di fare qualche ricerca e postarvela qui, caro lettore o lettrice, se vorrai leggere ti avverto che non cè nessuna immagine sconcia nè contenuti per adulti nè scritti imperativi ( come il titolo del libro della Di Pietro), ci sono solo verità.....


Anno 2008-
Un figlio racconta al padre come fa sesso con la sua
ragazza. E si scontra con un'inattesa reazione negativa.
Forse perché tra maschi parlare del piacere femminile
è ancora un tabù

 «Ho 25 anni e una ragazza che ha due
anni più di me con cui ho un buon rapporto.
Qualche tempo fa, siamo andati a
trovare i miei genitori insieme e a un
certo punto, rimasto solo con mio padre,-
ho provato a parlargli del modo in cui
facciamo sesso e di come lei raggiunga 
l'orgasmo attraverso la stimolazione cli-
toridea. Lui ha reagito molto male: ha
troncato il discorso e mi ha guardato co-
me se avessi un problema Così
adesso mi è venuto il dubbio che la mia
ragazza non sia del tutto normale». Vincent


Caro Vincent, è meraviglioso che tu abbia provato a parlare di sesso a tuo padre ed è un peccato che lui sia rimasto così scioccato e ti abbia fatto sentire "anormale". L'importanza che la stimolazione clitoridea ha per il raggiungimento dell'orgasmo femminile è oggetto di discussione ormai da diversi anni. Ed è giusto che gli uomini ne parlino tra loro e con le loro compagne. lo penso che sia molto bello che tu abbia provato a farlo con tuo padre.
E ritengo che sia un peccato che ciò non accada più spesso. Molti uomini hanno una compagna che raggiunge l'orgasmo solo in questo modo (tra l'altro è così per la maggioranza delle donne) e vorrebbero confrontarsi con loro per conoscere meglio i loro desideri.
Purtroppo però, come ho potuto constatare nel corso delle mie ricerche, sono pochi gli uomini che ne parlano liberamente con le proprie compagne. Eppure chi lo fa ne trae utili insegnamenti che migliorano l'intesa sessuale. In proposito ti voglio citare l'esperienza di un ragazzo di ventinove anni che ho raccolto nel corso di una delle mie numerose esperienze sul campo. "Non avevo mai praticato prima la masturbazione della mia partner. Pensavo che la penetrazione fosse il solo e giusto modo per farle raggiungere l'orgasmo. La prima volta che ho fatto l'amore con la mia attuale ragazza, invece, - lei mi ha chiesto di appoggiarle la mano sul monte di Venere e di toccarle quella zona. Non sapevo come fare a stimolarla nel modo migliore e lei si è accorta che non l'avevo mai fatto prima. In ogni caso, era molto eccitata: aveva il respiro affannato, tutto il suo corpo era contratto. A un certo punto la tensione della sua muscolatura è aumentata ancora di più e ha cominciato a gemere. E' rimasta in questo stato per alcuni minuti e poi mi ha detto di aver avuto l'orgasmo. Per me e stata una rivelazione. Di tutte le cose che avevamo fatto prima, niente è stato così eccitante come sentirla raggiungere l'orgasmo. Ero al settimo cielo! Avevo la sensazione che lei avesse una grandissima forza, un'energia vigorosa dentro di sé. Mi sembrava che assumesse un aspetto quasi "selvaggio", come se si allontanasse da tutti i limiti fisici. E mi sono sentito molto piccolo nei suoi confronti: lei aveva raggiunto l'orgasmo e io no. È stata un'esperienza molto bella e non capisco perché gli uomini in genere si vergognano di dire che masturbano la loro donna e come mai difficilmente lo ammettono. Sono quasi certo che se raccontassi ai miei amici come faccio sesso con la mia fidanzata probabilmente mi direbbero che è una stravaganza oppure che c'è qualcosa di non normale in lei. Sono certo, poi, che la maggior parte degli uomini non sappia in che modo stimolare il clitoride e che quelli che lo sanno preferiscano non parlarne per paura di apparire ridicoli". Questa lunga testimonianza, Vincent, dovrebbe servirti di esempio e farti ripensare al modo in cui si è comportato con te tuo padre. Probabilmente la sua reazione è stata determinata semplicemente dal fatto che anche lui, come la maggior parte degli uomini, non ha mai provato questo genere di esperienza.
 Shere Hite
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Ogni sabato su IO DONNA, il magazine del "Corriere della Sera", la sessuologa e scrittrice americana Shere Hite
curava una rubrica di
amore & eros rispondendo perlopiù ai quesiti dei lettori.
Il 25 luglio 2002 qualcosa s'è inceppato e la rubrica è improvvisamente scomparsa come anche il bel viso della Hite. Per ben tre settimane non si è avuta notizia della sorte della rubrica né alcun avviso è stato dato dalla redazione ai lettori circa la sospensione della collaborazione della sessuologa. Poi, l'ultima settimana di agosto, la rubrica ha ripreso a cura del meno noto, anche se stimato professionista, Giorgio Abraham.
Il salto è stato notevole, come dall'hard al soft: dall'esplicita ed aggressiva trattazione dei temi sessuali a cura della Hite si è passati ad una sensata,  ma spesso ellittica argomentazione degli stessi  da parte di Abraham.
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Sorge qualche dubbio: la Hite s'era fatta prendere la mano? Il Corriere - dopotutto un giornale che entra in tutte le case -, ha ricevuto lettere di protesta da famiglie allarmate, da madri o padri in ansia?
Certo è che la nettezza delle opinioni della Hite e il suo frasario esplicito costituivano un pepato appuntamento settimanale, molto stimolante ed eccitante, che ci mancherà.
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Shere Hite: "Stavo facendo il punto che la stimolazione del clitoride durante il coito, non stava accadendo nelle coppie. Ecco perché le donne 'hanno difficoltà ad avere orgasmi' - non ne hanno quando si stimolano..
Tracey Cox :. "E 'deludente che uno dei messaggi principali Hite - che il 70 per cento delle donne non hanno l'orgasmo attraverso la penetrazione - non è completamente accettata. Oggi molte donne hanno difficoltà  ad  ammetterlo, anche a se stessi, per paura che i loro partner li amino di meno sentendosi, a torto, esclusi. Ma le donne, oggigiorno, sono molto più sperimentali. ".. "Shere Hite: sulla sessualità femminile nel 21 ° secolo" . The Independent . 30 aprile Estratto 10 aprile, 2011.

3 commenti:

Cavaliere oscuro del web ha detto...

Il post è molto interessante e fa capire che ancora nel 2012 il sesso è tabù, soprattutto in un paese come l'Italia.
Saluti a presto.

Galadriel ha detto...

Grazie Cavaliere, è valso la pena farlo almeno solo per te che hai postato l'unico commento. Si vede che è un argomento che non interessa, in una società di apparenza, di finzione fingeranno anche quelo ..e via chi se ne frega, basta essere siliconate con le labbra a gommone..! Sluti a te e grazie della visita.

Matteo ha detto...

Ciao, potrei avere l'emai di uno dei webmaster? Mi potete scrivere all'indirizo matteogreco6@gmail.com
Buona giornata

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