giovedì 5 gennaio 2012

i re magi

I milanesi per molti secoli chiamarono i Re Magi, Eleuterio, Rustico e Dionigio. Sulla loro storia vi è un fitto alone di mistero: si narra che molto probabilmente non fossero nemmeno dei re, ma solo degli uomini facoltosi. Non si conosce da quale parte dell'oriente provenissero con precisione; l'unica cosa certa è che morirono in Persia, martiri della fede e i loro corpi furono sepolti in una tomba unica, all'inizio del IV secolo a Costantinopoli.


Una delle leggende, narra che le loro reliquie furono custodite nella basilica di Sant'Eustorgio dal IV al XII secolo. Le reliquie a S. Eustorgio Fu Eustorgio a riceverle come dono dall'imperatore Costantino nel 325, quando si recò nella capitale dell'impero d'Oriente per ottenere la consacrazione a Vescovo di Milano. Le spoglie furono trasportate fino a Milano dentro un sarcofago parecchio pesante, lo stesso che ancora oggi vediamo nella basilica di S. Eustorgio con la scritta "Sepulchrum Trium Magorum" .

Quando i pellegrini arrivarono...
in città, la fatica rese del tutto impossibile trasportare oltre Porta Ticinese il ponderoso sarcofago; fu allora che Eustorgio, prudentemente, diede ordine che in quel luogo venisse costruita la basilica dei Re Magi, dove vennero deposte le sacre reliquie. "Lì rimasero fino al XII secolo, fino a chè non furono rubate. Era il giorno il 10 giugno 1164, dopo la famigerata distruzione della città ordinata da Federico Barbarossa.

Le sacre spoglie trafugate, furono portate a Colonia e deposte con immensa solennità in un'urna d'argento intarsiata, all'interno della chiesa di San Pietro. Ma i Milanesi non si rassegnarono mai alla perdita del sacro tesoro, dal momento che consideravano le ossa dei Magi un'espediente efficace contro i mali e i sortilegi. Fu Ludovico il Moro a chiederne per primo la restituzione nel 1494, e fece partecipe nell'impresa anche Papa Alessandro VI, senza successo però; nemmeno re Filippo di Spagna, Pio IV, Gregorio XIII e Federico Borromeo riuscirono ad avere soddisfazione.

Soltanto il Cardinal Ferrari, nel 1903, riuscì ad ottenere in restituzione qualche ossicino, che tuttora è custodito dentro un piccolo scrigno, posto in una cavità della parete, sopra l'altare dei Magi nella basilica di S. Eustorgio.

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