Sento costantemente freddo, nelle ossa, nel ventre, alle reni e nel cuore. Quella parte di me che mi riscaldava si è spenta.
Un antico ricordo affiora prepotente con un soffio che spegne quel calore, e il freddo si fa strada nella mia carne.
Acque turbinose entrano nel mio vivere e lasciano un limo vischioso nel respiro, inghiotto melma e la gola si chiude.
Aria, non respiro, le membra scosse da un tremore, prendo profondamente un respiro liquido.
Rivivo e rivedo ogni attimo di quell'antico gorgo, mentre la mia anima cerca ciò che ha creato.
L'angoscia si fa strada nel petto e opprime e comprime il cuore che impazzito dalla stretta, bussa al costato dolorante.
Un silenzio disarmante si diffonde tutto attorno a me e sospesa nel subblime momento inizio a cercare la creatura della mia anima.
Quel ricordo arriva puntuale, costante, pungente, straziante nel mio pensiero e si impossessa delle mie facoltà delle mie emozioni e mi lascia spossata, tremante con la consapevolezza che lo rivivrò.

3 commenti:
Tuttavia non ci butta mai nei gorghi!!!
Galadriel, Legolas, é sempre um prazer passar aqui para vos ler...
Agradeço todas as palavras deixadas no meu Oceano e aproveito para vos desejar um Feliz Natal e um Optimo Ano Novo.
Abraço
oa.s
è stupenda questa descrizione del mal di vivere, dell'odio che ci assale, corrodendoci, quando meno ce l'aspettiamo... d'improvviso. Complimenti
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