sabato 3 settembre 2011

la morte della valle e del pino

Ero piccola quando mio padre, cacciatore accanito, se ne andava, con altri cacciatori in motorino in inverno con la neve e il ghiaccio con un sacco di grano sulle spalle legato a mo di zaino, nelle valli a dare cibo alle anatre.

Quasi ogni inverno le valli ghiacciavano le anatre e le folaghe  non trovavano cibo e i cacciatori si organizzavano in spedizioni, ognuno con un sacco di grano, per nutrire questi uccelli di valle. Per me era un controsenso: come, nutri questi animali in inverno per poi ucciderli in primavera? Era assurdo e la mia mente immatura non riusciva a concepire questo comportamento.
Sono cresciuta e anche mio marito cacciatore (ma un cacciatore rispettoso e sensibile tanto che ha smesso di cacciare) faceva la stessa cosa. Ma negli anni ho capito che avevano ragione i cacciatori a prendersela con i movimenti naturalisti.....

Dove arrivano loro tutto ritorna selvatico e si distrugge. Nei tempi antichi l'uomo si scaldava con la legna che andava a fare, munito di accetta e ascia, nei boschi dove c'erano i boschi, nelle pinete oppure nei fiumi (ci crescono alberi velocissimi a diventare grandi: acaci, tamerici, salici ). In pineta si andava a fare legna raccogliendo rami caduti tronchi spezzati; ricordo che anch'io piccola con un sacco di juta legato alla vita, si andava in pineta a raccogliere le pigne da bruciare nella stufa della cucina.

Era faticoso perché quando il sacco diventava pieno e strisciava a terra, lo si doveva trascinare e gli aghi di pini si accumulavano davanti al sacco e facevano resistenza, come se si opponessero alla raccolta delle pigne.  Ricordo che mio padre andava a caccia di colombacci in pineta, ma per il permesso doveva fare tre giornate a pulirla.

Mio padre faceva legna nel fiume, poco prima delle piogge autunnali che avrebbero sommerso gli alberi, e lasciava le radici che contribuivano a fermare il terreno degli argini per potere contenere meglio le piene. Nelle valli, invece, si andava a raccogliere la canna che serviva per fare gli stuoini quelli che si mettono alle finestre oppure alle tettoie o alle verande per riparare dal sole, le avrete viste mille volte le vendono anche nei "fai da te".

fiume Lamo
In questo modo i fiumi rimanevano puliti le pinete libere dalle sterpaglie e le valli aperte agli specchi d'acqua dove si potevano rifocillare gli uccelli di passaggio. Ora è tutto cambiato, i fiumi sono sporchi ed intasati di vegetazione che ogni anno i comuni devono sborsare soldi per ripulirli in modo che l'acqua scorra e non trovi intralci. Le pinete sono impraticabili e pini secolari muoiono per via dell'edera che li affoga.

Nella mia zona hanno fatto un anno fà, una rotonda lasciando nel centro di essa quattro pini secolari giganteschi. Sono passata ieri e li ho visti secchi!!! Accipicchia santo cielo ma non puoi lasciare quattro alberi, contornati di un nastro d'asfalto che diventa rovente con il caldo che ha fatto, senza portare qualche quintale d'acqua alle loro radici!!

Ma gli ambientalisti erano in ferie? Sotto ai pini nelle pinete si andava con tutta la famiglia a riposare dopo la mattinata al mare e c'era fresco, sotto agli aghi era umido, santo cielo ma veramente gli ambientalisti pensano di fare bene? E le valli? Peggio ancora peggio! Ho digitato su google la ricerca della "valle della canna" di Marina Romea sono uscite foto splendide sembrano oasi del paradiso!!! Non sono affatto così !!! Sono morte .!!! Le valli della canna sono morte...è una vergogna!
 PS. Per ora non ho l'immagine della valle  e dei pini secchi ..ma presto ve li posterò.

1 commento:

Legolas Helda ha detto...

In effetti, non avevo mai pensato in maniera cosi attenta a ciò che riguarda la natura e quel che ne concerne, a come l'operato dell'uomo, la sua mano a volte non distrugge ma l'uso che si fà di quella che madre natura ci dona bisogna usarlo, perchè non facendolo, qualche volta il danno e questo che si fà. Grazie Galadriel svit-kona per avermi aperto la mente.
Lunga vita e prosperità.

Creative Commons License
This work is licensed under a Creative Commons Attribution 3.0 Unported License.