sabato 3 settembre 2011

ballo che sarà

come ballo che sarà. Cari amici e lettori de"Il peccato veniale", non vi nascondo che, nel trovare informazioni e notizie utili a potere trattare il ballo che sarà nel futuro che ci aspetta, ho trovato molte difficoltà, ho cercato in svariati modi di trovare un nesso, un filone logico evolutivo...Nulla da fare!

Poi la soluzione l'avevo proprio sotto il naso.

Una volta una donna chiese all'artista Isadora Duncan perché ballasse a piedi nudi, ella rispose: "Signora, io credo nella religione della bellezza del piede umano". La donna rispose: "Io però non ci credo".
E io: "Eppure, signora, lei dovrebbe crederci, perché l'espressione e la sensibilità del piede umano è una delle più grandi vittorie nell'evoluzione dell'uomo".
"Ma io non credo nell'evoluzione dell'uomo", disse la signora.

"Il mio compito allora termina qui", rispose la Duncan."Le consiglio di rivolgersi ai maestri che tengo più in considerazione, il signor Charles Darwin e il signor Ernst Haeckel".La donna disse: "Io non credo neanche in Darwin e Haeckel".
Se andiamo alla ricerca della vera origine del ballo, allora dobbiamo per forza tornare alla natura, soltanto cosi capiremo che il ballo del futuro è...
il ballo del presente, il ballo dell'eternità, che è sempre stato e sempre sarà la stesso.
Le movenze delle onde, dei venti, della terra esistono da sempre nella stessa armonia. Noi non andiamo sulla spiaggia a domandare all'oceano come fosse il suo movimento nel passato e come sarà in futuro. Ci rendiamo conto che il movimento proprio della sua natura rimane nel continum spazio tempo aderente a essa. Il movimento degli animali in libertà e degli uccelli equivale sempre alla loro natura, ai bisogni e ai desideri di essa, e all'armonia che essa ha con la terra.

Solo quando artificialmente si impongono restrizioni tali a degli animali liberi, si perde la facoltà di muoversi in armonia con la natura e prendono movimenti tali che sono espressione delle limitazioni loro imposte. Altrettanto è capitato all'uomo civilizzato. Le movenze dell'uomo primitivo, che viveva in libertà, in costante contatto con la natura, erano senza limitazioni, spontanei e meravigliosi.

Solo i movimenti del corpo nudo possono essere completamente naturali. L'uomo, giunto al termine del suo processo di civilizzazione, dovrà ritornare alla nudità: non alla nudità inconsapevole e selvaggia, ma a quella consapevole e accettata dall'uomo maturo, il cui corpo sarà l'espressione armoniosa della sua vita spirituale.

Il movimento dell'universo, concentrandosi in un individuo, diventa ciò che è chiamato volontà: Per esempio, il movimento che effettua la terra, essendo essa concentrazione di tutte le energie che la circondano, produce alla terra stessa la sua individualità, cioè la sua volontà di movimento. Allo stesso modo, anche le creature della terra, ricevendo a loro volta queste forze concentrate e tra loro diversamente correlate, trasmesse loro dagli antenati che le avevano ricevute dalla terra, sviluppano in se quel movimento individuale chiamato volontà.

Il ballo allora dovrebbe essere semplicemente la gravitazione naturale di questa volontà dell'individuo, che in fondo non è altro che la versione umana della gravitazione universale.
L'attuale scuola di balletto, scontrandosi inutilmente contro le leggi naturali della gravità o contro la volontà naturale dell'individuo, e agendo nel suo movimento e nella sua forma in contrapposizione alla natura, non fà altro che produrre un movimento miserevole che non genera movimenti futuri, ma che muore appena nato.
L'espressione della moderna scuola del balletto, in cui ogni azione è finita e dove nessun movimento, posizione o ritmo è legato all'altro o può generare un' azione successiva, è un' espressione di degrado, di morte vivente. Tutti i movimenti della nostra moderna scuola di balletto sono movimenti privi d'emozione, perché sono innaturali: cercano di dare l'illusione che per loro la legge non esista. Lo scopo univoco di tutta l'arte è quella di esprimere i più alti e meravigliosi ideali umani.

Che ideale esprimerà il balletto? Il ballo un tempo era la più nobile di tutte le arti, e ritornerà in futuro ad esserlo. Risorgerà dalle sue ceneri in cui è sepolta. Il ballo del futuro raggiungerà delle vette così alte, che tutte le altre arti ne potranno beneficiare.
Esprimere ciò che vi è di più morale, sano e bello: questa è la missione del ballo.



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