venerdì 30 settembre 2011

esploratore fino alla fine

"Datemi Scott a capo di una spedizione scentifica, Amundsen per un raid rapido ed efficace; Ma quando siete nell'aversità e non intravedete via d'uscita, inginocchiatevi e pregate Dio che vi mandi Shackleton "
(Raymond Priestley)
Una massima che non poteva essere più efficace per introdurre la storia e le imprese di quest'uomo dallo spirito libero, avventuroso, e animato dalla voglia di esplorare...L'impossibile!


Ernest Henry Shackleton , nacque a Kilkea House il 15 febbraio 1874 e mori a Grytviken il 5 gennaio 1922, fu un esploratore britannico dalle origini irlandesi.
Quando fece ritorno dalla sua prima spedizione antartica, di cui ebbe il comando (British Antarctic Expedition 1907 – 1909), fu insignito del titolo di cavaliere (Sir) e gli furono conferiti i titoli di comandante dell'Ordine Vittoriano e ufficiale dell'Ordine dell'Impero Britannico. Ma ciò che lo rese celebre e famoso accadde in seguito alla seconda spedizione (Imperial Trans-Antarctic Expedition 1914 – 1916) durante la quale, nonostante il fallito attraversamento del continente antartico e lo schiacciamento della nave Endurance ad opera del pack, Shackleton riuscì a dispetto delle avversità, a portare in salvo tutti i membri dell'equipaggio...
Ernest era il secondo dei dieci figli di una coppia anglo-irlandese, Henry Shackleton nato nel 1847 e Henrietta Letitia Sophia Gavan nata nel 1846. La famiglia del padre proveniva dello Yorkshire; il capostipite Abraham (1696 –1771) era un quacchero trasferitosi nel XVIII secolo a Ballitore, nei pressi di Dublino, dove aveva dato vita ad una scuola. Vsto che la carriera militare gli era preclusa a causa della sua salute cagionevole, Henry decise di trasferirsi a Kilkea e di dedicarsi all'agricoltura. Nel 1872 sposò Henrietta, da cui ebbe in seguito ben dieci figli.
Ernest Shackleton iniziò a frequentare il Dulwich College per cercare di realizzare il desiderio del padre, che voleva diventasse anch'egli medico, ma all'età di 16 anni ormai soffocato da quella prospettiva e dalla sua irrefrenabile voglia di esplorare , si arruolò come mozzo sulla nave Houghton Tower della marina mercantile britannica. Dopo alcuni viaggi nell'Oceano Pacifico e nell'Oceano Indiano, ottenne la promozione a nostromo in seconda su una nave da carico, per poi passare a nostromo nel 1896. Si innamorò durante l'anno 1898 di Emily Dorman, conosciuta due estati prima, tramite una delle sorelle. Il suo amore per Emily lo spinse a cercare un altro datore di lavoro: avendo infatti ottenuto il comando nel 1898, l'anno dopo passò alla più nota compangia Union Castle Line le cui rotte regolari consentivano una migliore pianificazione della vita familiare, ma nonostante tutto il matrimonio si celebrò soltanto il 9 aprile 1904, al ritorno di Ernest dalla prima spedizione antartica.
Al pari di Robert Falcon Scott, che si sentiva oppresso dalla routine quotidiana della Royal Navy, anche Shackleton si convinse che la marina mercantile non fosse sufficente a realizzare le sue ambizioni di esploratore. Cosi avvene che nel 1900 realizzò il suo desiderio di divenire un' esploratore, spinto in parte dalla possibilità di ricavarne fama e ricchezza; il primo passo fu quello d'aggregarsi in qualità di terzo luogotenente alla spedizione antartica organizzata dalla Royal Geographical Society con la nave Discovery e guidata dallo stesso Scott. La seconda spedizione in Antartide, la spedizione Nimrod (British Antarctic Expedition), fu da lui stesso comandata, durò ben due anni, dal 1907 al 1909 concludendosi con un successo che gli valse il titolo di cavaliere.
Nell'immediato dopoguerra Shackleton visse un periodo di profonda crisi. I suoi debiti maturati dalla precedente spedizione, divenivano sempre più gravosi, la sua salute peggiorava e anche il matrimonio con Emily vacillava, minato com'era da una relazione extraconiugale con la statunitense Rosalind Chetwynd che durava da alcuni anni. Riusci a mantenersi soltanto grazie a conferenze sulle sue imprese passate, annoiandolo profondamente. I diritti derivanti dal suo libro "South", che tra l'altro ebbe un buon successo di critica e di vendite e nel quale veniva narrata la spedizione Endurance, furono usati per risarcire i finanziatori della spedizione.
Verso la fine del 1920 spinto sempre più da quella forza e volontà di esplorare, cominciò nuovamente ad pianificare una nuova spedizione, questa volta intendeva dirigersi ed esplorare il Polo Nord dove anche Amundsen stava progettando di recarsi. Trovarono un finanziatore canadese, ma la stagione era ormai troppo avanzata, l'idea fu quindi abbandonata, ma la sua irrefrenabile voglia di avventura lo portò ad organizzare un nuovo viaggio in Antartide.
Con la nave Quest salpò da Londra nel settembre del 1921, nonostante gli obiettivi scientifici della spedizione non fossero ben definiti, riuscì a farsi seguire nella nuova avventura da alcuni dei membri della precedente operazione Endurance. A causa del maltempo la nave dovette attraccare in Georgia del Sud al porto baleniero di Grytviken, dove nella notte del 5 gennaio Shackleton morì a causa di una trombosi coronarica e qui venne sepolto.

5 commenti:

Evanir ha detto...

Foi um prazer enorme conhecer seu blog e o assunto que é abordado aqui.
Já estou seguindo você te espero com muito carinho aqui no blog no Brasil.
Um lindo final de semana beijos.
Evanir

Legolas Helda ha detto...

O prazer e todos os nossos queridos Evan. Esperamos que você e eu Galadriel você pode encontrar boas em nosso blog.
Vida longa e próspera

Legolas Helda ha detto...

Bem-vindo ao nosso blog. Nenhuma invasão, na verdade ... Para nós para compartilhar tudo de melhor há no mundo, é a coisa mais linda que existe. Pode encontrar bons à vontade.
Vida longa e próspera Nayara.

OceanoAzul.Sonhos ha detto...

Interessante Legolas o que nos trazes neste texto. Sempre muito bom ler historia e cultura.

Bom fim de semana
um abraço
oa.s

Legolas Helda ha detto...

Sempre dispostos a ler o seu oceanoazul apreciação!
Quantas histórias de homens e mulheres que vagueiam em um livro esquecido, uma biblioteca, uma estante empoeirada, em meio à indiferença das pessoas ... Aqui no meu pequeno modo de fazer as coisas, eu tento colocá-los à luz que elas merecem ser.
Vida longa e próspera oa.s

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