misurare con grande esattezza le dimensioni della Terra. Un barlume sui suoi concetti, è dato da un piccolo frammento riportato da Strabone Geografia, I, nel quale Eratostene afferma che, non si dovrebbe dividere gli uomini, classificandoli tra barbari e Greci, ma in base alle loro qualità. Ebbe ad accuparsi di storia della letteratura, dando vita in particolare, ad un trattato Sulla commedia antica, e di critica letteraria. Fù il "padre" del termine "filologo" che coniò per sè stesso, dando inizio, anche dal punto di vista terminologico, alla filologia alessandrina.
Tra i suoi lavori di storia, troviamo alcuni trattati sull’antica storia egiziana, ma il suo contributo maggiore in questo settore, lo troviamo, nel primo tentativo di fissare su base scientifica una precisa cronologia per la storia greca. A tale scopo, nella sua opera cronologica, fece in modo d'introdurre l’uso, poi seguito dagli autori successivi, delle date degli eventi storici e letterari prendendo come punto di riferimento le Olimpiadi, nelle quali si erano verificati (questo sistema era parecchio utile per via dell'enormità di riferimenti in letteratura ai giochi olimpici e il loro carattere panellenico). Il metodo di datazione per Olimpiadi, era limitato soltanto agli eventi successivi al 776 a.C., anno della prima Olimpiade (che fu vinta da Corebo di Elide): per il periodo precedente al 776 lo stesso Eratostene, pensò di fare uso delle liste dei re spartani, che grazie alla Cronaca di Eusebio di Cesarea, sono entrate in nostro possesso. Grazie a queste liste, Eratostene riusci' a fornire una cronologia relativa della Guerra di Troia (che egli data ad 80 anni prima del ritorno in Grecia degli Eraclidi, dunque intorno al 1180 ca) e del floruit di Omero (che Eratostene collocò 100 anni dopo Troia, dunque intorno al 1080).
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