giovedì 16 giugno 2011

Attrezzo che è...

come Attrezzo che è! Cari amici e lettori del "Il peccato veniale", eccomi qui.Oggi vorrei parlare degli attrezzi che la moderna era ci mette a disposizione, cercando di porre maggiore enfasi a come l'uomo nel corso dei secoli, abbia compiuto dei veri e propri miracoli nel campo delle attrezzature meccaniche, rendendo di gran lunga più comodo e funzionale (insomma, qualche volta tira una certa aria di nostalgia per il caro e vecchio "retrò") il prodotto finale, e conseguentemente anche il nostro stile di vita quotidiana.

Attrezzi e utensili di ogni genere, sono tra gli strumenti meccanici più usati. In ogni officina se nè trova un'ampia dotazione, tuttavia i più specializzati sono presenti solo nei laboratori dedicati a  lavorazioni specifiche.
Tra i più comunemente usati c'è la morsa, che possiamo trovare su ogni banco da lavoro, altri sono organizzati per il tipo d'impiego nei cassetti o sul piano di lavoro, oppure stipati nei carrelli portautensili. Quelli meno usati e i più ingombranti sono conservati nel magazzino in armadi e cassettiere, oppure appesi alle pareti su apposite rastrelliere porta utensili.

Nelle officine più grandi, per conoscere la dislocazione istantanea del materiale e il titolare del prestito si usa depositare un gettone oppure firmare un modulo quando si preleva un utensile. Nelle officine per automobili sono molto usati i carrelli portautensili.
Adesso vorrei fare una sorta di...
elenco di attrezzi più comunemente usati per la lavorazione in generale, dai quali sono prodotti la stragrande maggioranza degli oggetti che fano ormai parte della nostra quotidianetà. Ma credetemi quando vi dico che c'è ne sono un'infinità...

Alesatori

Servono a correggere di poco il diametro o l'assialità di fori già fatti, giusto per rifinirli. Si usano proficuamente su fori a sezione sia circolare sia quadrata.

 Bulini

Sono sottili scalpelli con punta in acciaio utilizzati per particolari incisioni.

Rivettatrice

Utensile utile per applicare i rivetti.

Giraviti

Avvitano e svitano viti con testa a taglio o a croce. Si usano anche, impropriamente, come leva per scostare pezzi ravvicinati. Immancabili, in varie misure.

Chiavi

Di numerosi tipi e misure, si usano per il serraggio e il deserraggio di dadi viti e bulloni. Per comodità vengono spesso appese alle pareti su rastrelliere in ordine di dimensioni oppure collocate nei cassetti dei carrelli da lavoro. Immancabili in ogni officina anche modestissima.

Estrattori

Estraggono parti mobili, tipicamente cuscinetti e ingranaggi dall'albero su cui sono calettati oppure bussole montate per interferenza meccanica. Usano due o più bracci orientabili in grado di esercitare forze uguali e parallele all'asse della vite di manovra, evitano impuntamenti. La vite si manovra con una chiave e poggia contro il centro del corpo dal quale si vuole estrarre il pezzo.

Filiere

Filettano aste cilindriche e creano barre filettate, viti, bulloni. Generano filetti maschi esterni. Per intagliare un filetto nuovo si usano con il girafiliere oppure a macchina, per ravvivare un filetto già esistente si possono usare a mano. Immancabili in ogni officina.

Forbici e cesoie

Tagliano un po' di tutto, comprese sottili lamine metalliche o plastiche. Nelle officine elettromeccaniche sono utili le forbici da elettricista che agevolano la spelatura delle guaine dei conduttori.

Incudini

Usato per lavorare il metallo con il martello, a freddo durante la forgiatura oppure a caldo durante la fucinatura. Spesso è anche utilizzato come supporto per battere.

Martelli

Si usano per battere o per liberare parti bloccate, grazie alle vibrazioni provocate da un colpo deciso. A seconda del materiale da battere e dello scopo si usano martelli in ferro, in gomma, in legno, in rame. È considerato lo strumento principe dell'officina per la sua grande varietà d'impiego.

Morse

Serrano il pezzo e lo mantengono bloccato durante la lavorazione, di solito per lavori di aggiustaggio oppure per filettature oppure per il montaggio di altri elementi. La forza di serraggio è ottenuta con una vite ruotabile a mano grazie all'impugnatura scorrevole detta manubrio. Talvolta si usa coprire le ganasce con lamine di metallo dolce chiamate mordacchie, per esempio di alluminio o di piombo, al fine di non rovinare il pezzo serrato. La loro varietà d'impiego è amplissima e sono indispensabili in ogni officina.

Pinze

Si usano per trattenere piccoli oggetti durante la lavorazione oppure, impropriamente, per manovrare viti e dadi in assenza di utensili più adatti.

2 commenti:

Galadriel ha detto...

Bravo Legolas ! Quanti attrezzi! Ma il martello è veramente il primo attrezzo in assoluto inventato dall'uomo, ed è ancora l'attrezzo più utile ed usato dopo così tanti anni. Siamo così moderni? buona serata amico caro.

Legolas Helda ha detto...

Grazie galadriel! Noi oggi non inventiamo nulla che non sia già stato inventato dai nostri progenitori, noi ci impegniamo soltanto a renderli più funzionali, nulla di più. Loro si che erano delle menti eccelse, che hanno prodotto invenzioni, strumenti, attrezzi, arnesi che non esistevano.
Lunga vita e prosperità Galadriel helda

Creative Commons License
This work is licensed under a Creative Commons Attribution 3.0 Unported License.