mercoledì 25 maggio 2011

i pensieri che ti portano altrove

Sto facendo un lavoro, per il quale mi avvalgo di una guida come aiuto per mantenere una distanza di continuità. Ho fatto il primo pezzo il secondo il terzo...mentre il mio pensiero mi porta nel ricordo del sogno della notte appena passata. Un sogno rivelatore, con contorni nitidi e ben chiari con una precisa linea da seguire.
Sicura che questo sogno mi ha dato un input su come muovermi nel prossimo futuro, elaboro nella mia mente quello che dovrò fare a cosa dovrò rinunciare per ottenerne altre. Mentre penso, le mie mani lavorano al ritmo dell'abitudine, mi accorgo d'aver fatto una mole di lavoro senza quella guida. Sicura d'aver sbagliato tutto controllo tutti i pezzi fatti...vanno bene!
Evviva posso fare a meno della guida, che mi fa sentire dipendente da qualcosa. Dal momento che sono consapevole di essere senza guida che faccio? Sbaglio...tutto naturalmente. Capisco che la nostra razionalità, per quanto ci tiene con i piedi ben saldi a terra, ci limita nelle nostre potenzialità. Vorrei riprendere quel pensiero che mi ha portato altrove.
Vorrei lasciare le mie mani al lavoro e portare il mio "io" in quel luogo senza tempo dove una notte sembra un attimo ma la razionalità mi inchioda ...E' forse vero che la nostra mente fa da filtro fra l'intento e il corpo fisico razionalizzando ogni nostro gesto?

La razionalità ci limita? Abbiamo forse possibilità che non sfruttiamo per seguire la logica della razionalità?
pensiamoci.

1 commento:

Legolas Helda ha detto...

Si credo fermamente che la fredda, incorporea, razionalità , o logica che sia ci limita, ma altresi ci protegge da forti sbandamenti, e da effetti davuti alla incontrollabile, amata, e mai avuta, irrazionalità.
Lunga vita e prosperità galadriel finiarel.

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