martedì 20 settembre 2011

consacrazione della verità - perdere la fiducia

Riprendiamo da qui
Era un brillante tecnico elettronico sulla trentina, perché la moglie lo aveva lasciato portando con sé i due bambini. Della moglie non gli importava granché ma era disperato per aver perso i figli, ai quali era attaccatissimo. Proprio per cercare di riavere i figli, aveva iniziato la psicoterapia, poiché la moglie aveva dichiarato che non glieli avrebbe mai restituiti se prima non si fosse sottoposto a delle cure psichiatriche.
La donna lo accusava di essre irragionevole poco comunicativo e poco affettuoso. Gli rimproverava di cambiare troppo spesso posto di lavoro.

Era un soggetto instabile, durante l'adolescenza fu coinvoltio in piccoli scontri con la polizia, era stato in prigione tre volte. Aveva abbandonato gli studi perché riteneva i propri insegnanti ipocriti non certo migliori dei poliziotti. Tecnico molto valido, non aveva problemi a trovare un'altro lavoro dopo aver perso il precedente per incomprensioni con i superiori che riteneva "imbroglioni e bugiardi preoccupati soltanto di conservarsi il posto".La frase che piu ricorreva nei suoi discorsi era..
" non ci si può fidare di nessuno". Diceva che i suoi genitori erano stati "normali" e lo diceva senza attribuirvi alcuna importanza. Tuttavia emerse che i genitori lo avevano spesso deluso, gli avevano fatto promesse non mantenute, una bicicletta per il suo compleanno che poi avevano scordato. Lui li giustificava, con molta indifferenza, come genitori impegnati, gli promettevano una gita nel weekend ma poi di solito "avevano molto da fare".Quest'uomo da bambino aveva subito una delusione dietro l'altra così si rese conto che non poteva fidarsi dei genitori. Dopo di ché si sentì meglio, e le sue delusioni divennero meno cocenti. Per un bambino i genitori rappresentano il mondo, non ha la possibilità di fare confronti, la conseguenza per lui fu "non posso fidarmi di nessuno". La sfiducia nel prossimo diventa in tal modo la mappa con la quale entra, dall'adolescenza al mondo adulto.

Con questa mappa e con tutta l'amarezza delle delusioni era inevitabile che il mio paziente entrasse in conflitto con qualsiasi figura autoritaria- i poliziotti, gli insegnanti, i datori di lavoro.
Aveva avuto piu volte la possibilità di correggere la propria mappa, ma non ne aveva approfittato. La correzione della mappa l'avrebbe costretto a rivedere la posizione dei genitori e avrebbe dovuto ammettere che non lo amavano e riconoscere questo sarebbe stato molto doloroso per lui. Persistette nella propria sfiducia nel prossimo alienandosi la simpatia di tutti e negandosi l'amore. Non poteva neppure concedersi d'aver fiducia nella moglie. Solo dei propri figli poteva fidarsi, erano gli unici esseri sui quali  poteva esercitare un controllo.

Che cosa significa consacrarsi totalmente alla verità? Significa, innanzi tutto, sottoporsi a un continuo e incessante, severo autoesame. esaminare il nostro mondo interiore ci procura senza dubbio maggior sofferenza che esaminare il mondo esterno, ed è senz'altro per questo motivo che i più si rifiutano di farlo. Ma a chi si è consacrato alla verità, questa sofferenza appare trascurabile e via via che ci si inoltra lungo il cammino dell'autoesame essa appare sempre più irrilevante e quindi sempre più sopportabile.
Nella prossima settimana parleremo di una caratteristica della natura umana, talmente diffusa e fastidiosa per tutti, la "critica". Alla prossima dunque.

1 commento:

Unknown ha detto...

...l'introspezione è strumento per comprendere se stessi e conseguentemente avere l'opportunità di approcciarsi al prossimo in modo positivo e costruttivo. Le basi che vengono a mancare dall'infanzia si trascinano nel tempo...non sempre abbiamo la forza di risolverle da soli...la vedo come una porta socchiusa che ancora chiede opportunità di confronto..tornerei dai genitori (se ancora in vita) per una verifica/confronto...può essere che non vi si trovi accoglienza...ma ci si può pure sorprendere del contrario...il primo passo è il più importante...non è mai tardi per recuperare l'equilibrio interiore ed i rapporto con chi Ti ha donato la Vita...parlo con cognizione di causa.
Grazie Galadriel...un'ottimo strumento che fà riflettere...un abbraccio ed un raggio di Sole per Te Amica Cara...serene ore..
dandelìon

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