Dettagli di lotta tomba 15 a Beni Hasan |
Sono davvero tanti gli obbiettivi che hanno agevolato il progressivo sviluppo del combattimento, a partire da quello educativo-formativo fino ad arrivare a quello militare, difensivo e finanche sportivo. Tante mitologie antiche, oltretutto fanno riferimento largamente ad ambientazioni di combattimento (Lotta), basti ricordare nella sua epopea Gilgamesh che sconfigge il rivale Enkidu in un incontro di lotta. Pure Zeus sconfigge il padre Crono lottando, insomma appare più che evidente che la lotta nella mitologia ne risulta abbondantemente documentata.
Nell'era del paleolitico sono svariati i graffiti che rappresentano azioni e tecniche primitive di lotta eseguite dai primi lottatori. Dai reperti archeologici pervenuti ai nostri giorni, viene messo in evidenza come questa disciplina, attraverso un immaginario ponte epocale ci guida in un viaggio fra tutte le società di ogni era e di ogni parte della Terra: dalla società sumera a quella egizia, greca, romana, celtica, germanica, araba, indiana, cinese, giapponese, polinesiana, amerinda, africana. Omero stesso ne fa cenno nella sua opera "La guerra di Troia" su come la lotta risalga al periodo del II millennio a.C. . Nel 394, quando l'imperatore Teodosio I pose fine ai Giochi Olimpici, contribuendo a fare diminuire la celebrità ed il culto della lotta sportiva in occidente, ma nonostante ciò la disciplina della lotta proseguì la sua evoluzione, fino al Medioevo, periodo dove veniva allenata molto spesso con poche regole e quasi sempre come forma di addestramento per scopi militari, generalmente da nobili, sovrani e cavalieri.
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