la realta virtuale

"nel virtuale il torto si traveste da ragione e la ragione si spoglia della verità"
questo aforisma lo scrissi due anni fa dopo aver fatto esperienze sul web.

Sono passati tre anni da quando ho iniziato ad usare questo oggetto tecnologico che chiamiamo PC. La prima volta che si accesero immagini davanti ai miei occhi e con un clic potevo cambiarle, la prima domanda che mi uscì dalla bocca fu : "Come è fatto un sistema operativo?"
Così iniziò un calvario per il mio amico che si era impegnato ad insegnarmi. Ogni schermata che...
si apriva per me era un mondo da scoprire e la mia curiosità si accendeva ad ogni picola icona che guardavo. La disperazione del caro amico che non riusciva a catturare la mia attenzione su di una cartella perché ne guardavo mille e in continuazione chiedevo e cliccavo su tutto. " Mi sembri una bambina che si trova, per la prima volta nella sua vita, in un negozio di giocattoli!" mi diceva facendomi notare che di anni ne avevo 59.
Guardavo a tutto con frenesia senza concentrare l'attenzione ad una azione sola. La mia sete di sapere, in quel contesto, era messa a dura prova. Dovetti accantonare la mia curiosità e concentrarmi su quello che il mio povero amico cercava di insegnarmi. Così girando fra il C e il D, fra Directory, File e File System dopo a una decina di lezioni e un mesetto di pratica, feci la mia prima pagina index e la intitolai :Questo è il mio blog.

Decisa a fare quello che mi ero prefissa, iniziai a girare sul web per capire come funzionava quel mondo. Meraviglie delle meraviglie, potevo comunicare con qualcuno, potevo fare delle amicizie e il tutto con la comodità della mia casa. Buttai il cuore oltre quello schermo dove fu calpestato da ogni tipo di personaggio con cui cercavo di fare amicizia. Una ragazza mi disse che quando decideva di pigiare il tasto off, quel mondo non esisteva più e tutto rimaneva in una presa di corrente.
Non potevo accettare questo, in quel mondo ci sono persone sole che cercano un contatto, un po' d'umanità un po' d'amore.Ci sono pensieri scritti da menti pensanti, non riesco a capire come si fa a chiamare questo "realtà virtuale". 
La delusione fu totale per la falsità con cui i personaggi virtuali si dipingono scivendo pensieri filosofici, massime di vita che condividono in toto, consolatori di persone in difficoltà sempre pronti ad appoggiare qulsiasi iniziativa benefica con "Quoto, Quoto, Quoto"e invece messi alla prova risultino tutt'altro sfoderando una cattiveria e una non curanza nell'aver ferito il sentimento altrui.
Allora capii che quel mondo lasciato nel tasto off, era un modo di tutelarsi da questa falsità. Inutile scappare! Sia nel reale che nel virtuale l'intervento umano cè e non cè differenza fra i due. L'unica differenza è che nel virtuale non ci mettiamo la faccia quindi non cè la vergogna, almeno per chi ancora la prova.
Ma, nel marasma di personalità che ho incontrato, una faceva eccezione! Era una personalità autentica esattamente come si dipingeva e, come me, cercava umanità. Ci siamo conosciuti ci siamo incontrati con tutte e due le famiglie ci vogliamo bene ed io ora ho un altro figlio adottivo che qui chiamo Legolas.