mercoledì 7 dicembre 2011

Delusione

'E figli e figlie so' piezz' 'e core'e so' tutt'eguale!" Diceva Edoardo.... ma del cuore di chi li cresce dico io.
Un figlio diventa una parte del tuo cuore perchè cresce con te, piange con te, soffre con te, ride con te, è parte di te. L'amore che dai ad un figlio va oltre qualsiasi altro tipo d'amore. Un figlio può anche deluderti e contrastarti, può litigare con te, ma il tuo amore per lui non subirà una pur minima incrinatura. In questa simbiosi tutto quello che sfiora la tua creatura ti infastidisce, lo controlli e lo proteggi da qualsiasi zanzarina che gli ronza attorno e da brava osservatrice te ne accorgi  e scacci quell'insetto prima che lo punga.

Ma non sempre si riesce a scacciare zanzarine attorno alla tua creatura, specialmente quando quella zanzarina ha tutte le sue cosine a posto e si chiama Carmen. Nome spagnolo, tutto un programma, e come previsto da me e da suo padre il figliuolo si innamorò per la prima volta! Svolazzava per casa come un fringuello, non la smetteva più di cinguettare, ed era sempre a farsi il bagno a profumarsi e a cambiarsi continuamente indumenti. Ma che c'è? Avevo sempre dovuto insistere fin da piccolo per farlo lavare ed ora era sempre sotto la doccia. Benedetto amore!
Vidi cambiare mio figlio in tutto, anche nel modo di mangiare, non si strafogava come prima, si metteva a tavola e parlava parlava parlava " E la Carmen qui ...e la Carmen là...."- "Mangia che si raffredda". Non provai la gelosia che tutte le mamme dicono di provare quando il figlio maschio si innamora per la prima volta e vedono nella fidanzata la loro antagonista. -Sarà perchè non l'ho partorito io- mi dicevo, provavo invece gratitudine per quella Carmencita così carina che aveva messo le ali alla mia creatura.
Fece l'amore per la prima volta e venne a raccontarlo, a suo padre e a me, con gli occhi che gli brillavano e festeggiammmo questo primo importante traguardo della sua vita. Andavano troppo bene le cose ed io avevo paura, sapevo che le nuvole si sarebbero presentate anche se ora erano solo all'orizzonte. Mio figlio partì per il militare. Nuvoloni densi e carichi di pioggia coprirono il suo e il nostro cielo. Noi, dello stesso ambiente della fanciulla dal nome esotico, sapevamo cosa faceva in assenza del fidanzato e non sapevamo cosa fare.

Gli avevamo insegnato che si deve aver fiducia nel prossimo specialmente nella tua donna, non si deve essere gelosi, è sintomo di insicurezza. Presa la decisione di dirglielo, un lampo squarciò quel cielo nuvoloso e un diluvio si abbattè sulla famiglia. Quelle notti passate a consolare la mia creatura, a tenerlo stretto sul petto, accarezzarlo per fargli capire che il nostro amore era forte e non sarebbe mai stato solo. Ma la delusione che provò e che immagazzinò insieme alla delusione che gli aveva dato la madre nell'abbandonarlo, lo fece diventare cinico e cattivo verso tutte le donne.
Per fortuna il suo cuore era ed è grande ed io e suo padre iniziammo un percorso per far capire a quella creatura che la delusione serve, serve nella vita per farti capire che il volo lo devi spiccare piano piano, prima devi provare le ali se sono in grado di volare. Quando sarai sicuro che una scivolata non ti farà rovinare a terra, e che una virata non ti farà perdere il controllo del tuo volo, solo allora potrai volare libero come un fringuello.

10 commenti:

Zio Scriba ha detto...

eh, le delusioni... io non ho fatto altro che collezionarne... forse non mi hanno reso più forte, ma di certo mi hanno regalato materiale, pur doloroso, per scriverne...

Galadriel ha detto...

Carissimo Zio Scriba, stò leggendo il tuo libro, anche se vado avanti a venti minuti prima di dormire, leggo che di delusioni ne hai provate tante accidenti! Ma queste sono delusioni d'amore ne hai una collezione anche di queste? e se si ne hai scritto ? e se si dove posso leggerle? Come tua lettrice non voglio deluderti!! Voglio leggere tutto quello che hai scritto, ce la farò? Ciao a presto.

Zio Scriba ha detto...

Tutto quello che ho scritto sarà cosa lunga, visto che sono un pazzo avente microlettere dell'alfabeto al posto dei globuli bianchi e rossi... :)
Nell'archivio del mio blog c'è una buona scelta di racconti, poesie, umorismo e assaggi di romanzi, però mi rendo conto che spulciare gli archivi dei blog è sempre attività che scoraggia i lettori (io stesso non lo faccio quasi mai, mi limito a leggere i post recenti..)
Comunque (e non aggiungerò altro per motivi di scaramanzia, nemmeno sotto tortura) per il 2012 si annunciano mie novità IN LIBRERIA! :-))
Naturalmente ti terrò informata, al momento opportuno... :)

Mary ha detto...

Sapessi... cara Amica... quanto mi sento partecipe a quello che hai scritto...
Un'esperienza analoga... fresca fresca... la sto vivendo adesso col minore dei miei figli... Ed è veramente dura, perchè quando si è fatto tanto per non vederli soffrire questi figli, è intollerabile sapere che altri impunemente e senza averne diritto (e chi mai può arrogarselo tale diritto?) "si sono adoperati" per l'esatto contrario.
Comunque è un'esperienza come un'altra e come tale va vissuta... sarà un'ulteriore tappa di crescita, e tutto ciò che ad essa ha portato prima o poi sarà archiviato.
Un caro abbraccio,
Mary

Galadriel ha detto...

Buon giorno Zio Scriba! Ce ne vorrebbero dei pazzi come te e allora viva la pazzia! Sfruguglierò nell'archivio del tuo blog. Un abbraccio.

Galadriel ha detto...

Cara Mary i nostri figli sono cose troppo preziose per noi per permettere che altri ci mettano mano. Ma io guardo mio figlio ed è lui che deve mettere mani nella vita e la prime volte sentono male è inevitabile e noi con loro. Un abbraccio.

Legolas Helda ha detto...

Le delusioni della vita aiutano a crescere...fanno anche altro, deformano la propria anima, le proprie convinzioni, le idee.
La delusione dilania quanto di più puro riesce a concepire l'animo di un'essere umano. La delusione il primo amore, amore che non si scorda mai: e fedelmente mi accompagna senza perdermi di vista un solo attimo!
Vita lunga e prospera...senza troppe false illusioni :)

Galadriel ha detto...

Mi sipiace Legolas , avrei voluto esserci lo sai già. Non hai avuto la fortuna di mio figlio. Mi dispiace e immagino te giovane sofferente e soffro con quel ragazzo con il gettone in mano. Lunga vita senza delusioni.

Legolas Helda ha detto...

Ho serbato quel gettone per anni! Era l'ultimo che avrei potuto usare per chiamarla...per dirle che io...quel maledetto ultimo gettone!
Galadriel...sento freddo, tanto freddo...l'inverno arriva è alle porte!

Unknown ha detto...

...un chiodo nasce per essere conficcato, per unire e trattenere per sempre; ma a volte molti chiodi si spezzano irrimediabilmente al primo colpo di martello, altre volte non vengono proprio usati...altre ancora vengono ignorati completamente e il quadro della vita non viene appeso e si perde nel vuoto dei ricordi... ciao Gala e complimenti per il nuovo look di firma...

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