venerdì 25 novembre 2011

venticinque novembre

 Dati allarmanti, nel mondo una donna su cinque vittima di aggressione. Il segretario generale Ban Ki-Moon: "Ostacoli significativi alla piena uguaglianza"
Il 25 novembre ricorre la "Giornata internazionale contro la violenza sulle donne", voluta dall'assemblea generale delle Nazioni Unite per sensibilizzare su questa piaga sociale. Secondo stime Onu, nel mondo una donna su cinque è vittima di violenza o di un tentativo di violenza nella sua vita. Il segretario generale Ban Ki-Moon ha fatto appello ai giovani affinché scendano in campo per arginare questo fenomeno.fonte TGCOM...

Violenza sulle donne, aumentano le denunce e diminuiscono i fondi. (in Emiliaromagna)
Violentate psicologicamente, maltrattate fisicamente, stuprate, nei casi estremi, uccise. Sono ancora molte, moltissime, le donne che subiscono violenze. Un fenomeno che negli anni non accenna a diminuire. Anzi. Sono state 2.256 solo nella nostra regione le donne che nei primi dieci mesi del 2011 hanno trovato il coraggio di rivolgersi ai centri antiviolenza. Nell’ultimo decennio le volontarie le hanno viste raddoppiare. Anche quelle che chiedono aiuto però, non sempre poi hanno il coraggio di denunciare. In Emilia Romagna solo il 40% delle donne è passato dal racconto alle volontarie dei centri antiviolenza a quello alle forze dell’ordine. Ma c’è anche chi delle violenze subite non ha più potuto raccontare nulla: nel 2011, solo in Emilia Romagna, già 14 donne sono state uccise. fonte TELESANTERNO  ROMAGNA.

6 commenti:

Legolas Helda ha detto...

Trovo che questi dati, resi conto, reportage siano drammaticamente...DISGUSTOSI! Ancora siamo condannati ad ascoltare e leggere tali mostruosità, ancora siamo condannati a venire a conoscenza di violenze, stupri, e quanto di più disgustoso ci sia in questo nostro "civilizzato" mondo. Basta adesso! Basta con tutto questo male! Basta con la disparità, basta con la violenza! Che il rispetto verso ogni essere vivente abbia il sopravvento in tutti quanti! Vita lunga e prospera.

Unknown ha detto...

Se penso a tutte le donne che hanno subito ed in silenzio stanno vivendo il disagio che è quasi vissuto come una condanna...poco se ne parla...poco si conosce...informazioni sui centri d'assistenza non ne vedo...eppur di piaga si parla...una società della violenza stiamo costruendo...quasi fosse più facile risolvere i conflitti con astiosi atteggiamenti, che , purtroppo confluiscono nel più dei casi in violenza , sia fisica che psicologica..
grazie per questo post Galadriel..
sereno finire del giorno..
dandelìon

Galadriel ha detto...

Si avete ragione entrambi, è ora di finirla. Ma si dovrebbe anche smascherare quelle persone che spargono miele ovunque e poi sputano veleno in faccia alle persone care minacciandole con ogni mezzo. Quante persone non denunciano per paura, e tu le vedi e pensi che siano persone fortunate ma molto sbadate sempre livide in faccia perché sbattono contro ogni stipetto della cucina...e tu vedi quegl'occhi tristi e non puoi dir nulla per paura che le capiti peggio di un livido. Il mio pensiero, in quel momento, si fà violento e distruttivo..ma conto fino a 50 respiro profondamente e consolo quell'anima martoriata.Basta ...si sarebbe ora di dire basta.

Blackswan ha detto...

Sono dati raccapriccianti,Galadriel,che mi fanno vergognare di essere uomo e mi infondono la tua stessa, livorosa,rabbia.

Galadriel ha detto...

Non ti devi vergognare Black, non serve, serve stare attenti ai parenti ai vicini alle proprie sorelle, cercare di ascoltare,notare e se è il caso intervenire. Sono convinta che quei violenti siano dei vigliacchi che se sentissero male fisico quando fanno queste violenze, starebbero più attenti. Scusa il mio livore ma è difficile per me trattenermi quando approfondisco questo argomento.Grazie della visita, buona srata.

Monica ha detto...

Mammamia, questi dati sono ORRIBILI! Hai ragione, bisogna notare se ci sono problemi, e intervenire! un abbraccio grande e un grazie infinito per i tuoi stupendi commenti sul mio blog.

Creative Commons License
This work is licensed under a Creative Commons Attribution 3.0 Unported License.