giovedì 17 novembre 2011

la neve del cinquantasei

Nei miei ricordi c'è la neve del cinquantasei. Avevo sei anni e facevo la prima elementare. La scuola distava da casa mia un kilometro e mezzo, che facevo in bicicletta se non pioveva o nevicava perché la neve veniva tutti gli inverni e rimaneva fino a primavera.

Ricordo il freddo di quell'anno gelido, le nostre case non erano riscaldate come ora, c'era una stufa a legna in cucina dalla quale prendavamo le braci per lo scaldino da mettere nel letto.

La mattina non si riusciva ad aprire gli scuroni per i grossi ghiaccioli che pendevano dalla grondaia. Queste formazioni di ghiaccio pendenti dai tetti  non si vedono più ma erano veramente belle da guardare; a volte ricamavano un tetto, come una frangia di trine riuscivano ad abbellire una fatiscente costruzione adibita agli attrezzi.

Ci si alzava nel freddo e spesso l'acqua in casa non c'era perché il ghiaccio aveva ..
bloccato le misere tubature esterne che dal pozzo venivano in casa sul lavello. Si metteva previdentemente una grande pentola d'acqua sulla stufa la sera prima e la mattina non era calda ma neanche gelida, bastava una sfiammata alla stufa per poterla usare tiepida. Iniziava così l'andirivieni di bacinelle per poter soddisfare l'igiene del mattino che a dir il vero non era molto in profondità visto il freddo che faceva.

"Quell'inverno iniziò a nevicare e non smise più, la neve arrivava ai tetti! Andavamo a scuola a piedi in un camminamento stretto scavato nella neve che accumulata non permetteva di vedere le case ai lati della strada". Questo è quello che ricordo io ma avevo sei anni e la mia statura bassa mi dava una prospettiva obbliqua, dal basso all'alto e mi sembrava di vedere la neve arrivare fino al tetto, in realtà arrivava fino alle finestre del piano terra circa un metro di neve, che era tantissima considerato  che eravamo a quindici kilometri dal mare.

Si bruciarono nel freddo tutte le viti e fu un disastro paragonato alla grande neve del vent'otto. Mi è ritornato in mente il cinquantasei perché alcuni meteorologi hanno pronosticato un inverno freddissimo paragonabile a quell'anno. Speriamo di no, la nostra economia è già abbastanza colpita non ci serve un'altro colpo potrebbe essere quello "di grazia".

3 commenti:

Monica ha detto...

Mamma mia, speriamo che quest'inverno non ne venga tanta....

Mary ha detto...

Nel '56 c'ero anch'io... di anni ne avevo poco meno di tre e mi era appena nata una sorellina... Era il mese di febbraio e la neve... tanta... era anche qui... al Sud... nel Tavoliere.
Di quel periodo ricordo sì, il freddo... ma anche il calore di volersi bene pur nelle ristrettezze.
Grazie... Galadriel... hai suscitato in me ricordi dolci, carichi di nostalgia.
Un abbraccio,
Mary

Galadriel ha detto...

@Monica:speriamo proprio di no, non ci serve bloccarci più di quello che già non siamo. ciao un abbraccio.

@Mary: Carissima Mary sei pugliese? La terra che amo dove ho passato venti estati in ferie ! Bellissima regione ed è incredibile che anche lì ci fosse tanta neve. A quei tempi il sud era molto caldo! Si c'era molto freddo e poco calore di sentimenti a casa mia. Noi donne di casa dovevamo combattere un lupo cattivo ogni giorno!.Buona serata Mary un abbraccio.

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