Si sprecano soldi e tempo, risorse immani per convincersi di essere tutti dalla stessa parte che remiamo tutti quanti insieme per raggiungere un solo comune obbiettivo! Ascoltavo alla radio il presidente della Repubblica Napolitano che invitava le forze politiche da ogni lato ed ogni ideologia a essere coesi e uniti
ogni cittadino e prepararsi a fare enormi sacrifici ( ancora di più?) al fine di riuscire nell'impresa di portare o meglio riportare la nostra nazione, nelle posizioni che in Europa ci dovrebbero competere, come forza economica fondamentale per il buon andamento dell'economia in generale...
Lavoro per una multinazionale, dove dai vertici più alti a quelli più comuni della struttura aziendale non fanno altro che predicare sforzi e intese larghe da parte di ogni dipendente,
alfine di garantire il nostro posto di lavoro e
prepararci a grossi sacrifici e rinunce ( rieccoci! ) alfine di garantire la cura e la qualità nel servizio che diamo ai nostri clienti. "Insieme ce la possiamo fare!"
Nelle riunioni aziendali si menzionano parole e vocaboli in maniera mirabilmente coinvolgente, come squadra- gruppo compatto-tutti insieme-primeggiare-numeri uno...solidarietà-collaborazione-comunicazione-scambio di idee: ma mentre menzioniamo tali vocaboli dai significati mirabili, qualcuno di questi nobili relatori pensa a come distruggere quando s'intravede un barlume di armonia.
Soffocare sul nascere ogni buon gruppo di lavoro, perché quando si va d'accordo tra colleghi, non si produce come si dovrebbe: allora invece di dare seguito a quanto recitato in precedenza ci si prodiga a chiudersi in camere stagne, trovare punti deboli in cui infilzare le aguzze lance del ricatto.
Ricattare, minacciare velatamente, sottomettere chiunque abbia un minimo di audacia...ma di cosa stavamo parlando? Di armonia? Unità? Coesione? Ma no, era solo un sogno, stavamo scherzando...Sarà mai possibile?
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