mercoledì 16 novembre 2011

grido

Una favola per dormire, una storia da sognare mentre la testa e pronta per scoppiare.
Quella luce del soffitto, mille ombre nel cuore di quel bimbo cosi afflitto, cosi solo cosi trafitto.
Sudato nella schiena, ed il grido preoccupato di chi appare tra la nube bianca di borotalco.

Termometro pronto, per misurare la temperatura che sale e gli occhi che si chiudono e una donna comincia a gridare. Occhi come fossero fessure di un tempo ormai passato che trasportano in seno ricordi di un gabbiano.

Un giocattolo per sorridere, il viso segnato dalle gocce di lacrime che per tutta la notte sono state li a vegliare quel bambino troppo debole per giocare.

E' già mattina e la febbre non c'è più, ma la storia rimane perchè altrimenti si torna nuovamente giù.
Fuori piove e dentro anche, la finestra che si appanna, ed il cuore che comanda: voglio uscire per giocare! Voglio uscire per respirare! Confrontarmi e gareggiare con chi e primo per poi vincere ed esultare.
Ma un grido feroce spegne tutto, sei malato e fuori il tempo è brutto.

6 commenti:

Unknown ha detto...

Cosa chiede un bimbo...solo giocare...confrontarsi...condividere...ahimè..ve ne son di fanciulli chiusi in stanze d'ospedale...in camere anonime...nessuno a vegliare...un abbraccio grande a quel "bimbo" che sogna la Vita....un abbraccio e un sorriso a Tutti i bimbi che non possono scegliere tra un giocattolo ed un compagno di giochi...
emozionale e profondo questo Tuo scritto Legolas...
sereno sia il Tuo finire del giorno..un abbraccio..
dandelìon

Mary ha detto...

La malattia spesso... troppo spesso non fa distinzione e se pur a caso finisce dove non deve. Grande è la pena perchè un bimbo non può... non capisce perchè perde il controllo di sè... e soffre due volte.
Ma Chi è a lui vicino soffre mille volte di più perchè è consapevole della propria impotenza.
Come sempre... Legolas... parole di sentita e profonda sofferenza che colpiscono l'animo.
Un abbraccio,
Mary

Legolas Helda ha detto...

Dandy è vero tutto ciò che hai scritto, la sofferenza di non potere, di non essere come gli "altri", perchè gli "altri" a volte sei "tu"... e la grande sceneggiatura del film "la nostra vita" continua imperterrita, senza doversi fermare per forza ad impietosirsi per nessuno!
Allora vita lunga e prospera...

Legolas Helda ha detto...

Mary, carissima Mary, si soffre tutti nella vita e tutti si rimane segnati, sfregiati a volte in maniera indelebile e senza via di ritorno...A volte quel "bimbo" giura a se stesso che non accadrà mai più quello che capitò...Forse ci stà riuscendo, forse no, ma quello che conta che il suo giuramento l'ho ha fatto! quello che conta e he lo stà mantenendo...quello che conta e che non accada più di essere un "bimbo" diverso dagli altri.
Vita lunga e prospera cara Mary

Serpente Piumato ha detto...

Ciò che ci sorprende
in un bimbo "malato"
è il desiderio di giocare
che non se n'è mai andato

Quando all'improvviso
la febbre scende
lui con un gran sorriso
per la mano poi ci prende

poggiandola sul cuore
per farci sentire
tutto il suo Amore

Legolas Helda ha detto...

Si, proprio cosi, amico piumato! una mano poggiata sul cuore per trasmettere tutto l'amore...quella mano, quella mano assente fà più male di una mano che ti schiaffeggia.
Vita lunga e prospera carissimo amico piumato.

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