mercoledì 23 novembre 2011

fabbrica del ghiaccio

Pensieravo ad una giornata di torrido caldo. Una vespa 50 rossa della Piaggio che strombettava, e tra le gambe del pilota una vasca di plastica, contenente...Ghiaccio!
Era stupendo romperlo! Come diamanti lavorati da mani esperte, si spargeva lungo il corridoio di quella baracca, e le voci agitate facevano da contorno a quell'atmosfera surreale: Frescura, conservazione di cibo comperato con tanta fatica e sudore che grondava dalle fronti di ogni protagonista di quella scena cosi teatrale!

Magliette umide, tempie gonfie da vene troppe agitate, e l'odore acre dell'aria che riempiva la stanza. Bottiglie d'acqua che divenivano come per magia, fredde, bevibili, e l'immagine variegata dei volti si fissava sulle sfaccettature cristalline di quei blocchi di ghiaccio miracoloso, che leniva la calura provocata da quel sole concente che trovava alleate fedeli e favorevoli pietre e polvere che rivestivano le strade, gl'ingressi e i soffitti di eternit delle abitazioni.
Cosi, la vespa 50 piaggio rossa del mio nonnino ripartiva, verso la meta agognata della fabbrica del ghiaccio, per sfidare l'arsura dell'estate, in una baracca qualunque.

4 commenti:

Unknown ha detto...

Ricordi....grazie per le emozioni...
sereno finire del giorno Legolas

Galadriel ha detto...

Anch'io ricordo, quando per la prima volta, mio padre portò a casa un cubo di ghiaccio. Meraviglia delle meraviglie la neve d'estate! Me lo ricordo così " la neve d'estate". Grazie per la tua emozione che arriva sempre. un bacio.

Legolas Helda ha detto...

Lieto di averti emozionato dandy...
Vita lunga e prospera.

Legolas Helda ha detto...

galadriel, sono ricordi preziosi, cari ed inestimabili! Li porterò sempre con me...grazie per il tuo apprezzamento.
Vita lunga e prospera.

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