venerdì 7 ottobre 2011

iJobs

Cari amici ed amiche, d'accordo con Galadriel, vorremo continuare nel nostro piccolo spazio, a rendere omaggio a questo grande uomo, morto ieri dopo una lunga lotta impari, contro un male che non ha riguardo alcuno, ma tratta tutti in egual tragica maniera. Steve Jobs ha lottato, ha vissuto come meglio credeva, ha dato vita alla sua immensa e sconfinata voglia di creare un futuro migliore, innovativo per la generazioni future: ha tracciato una strada da seguire, una linea guida per tutta l'umanità.

Da madre americana (Joanne Carole Schieble) e da padre siriano (Abdulfattah "John" Jandali), nacque Steve Jobs, ma non ebbe null'altro dai suoi genitori naturali, in quanto fu dato in adozione appena nato. Fu adottato da Paul e Clara Jobs, residenti a Mountain View, nella contea di Santa Clara, in California. Jobs nel 1972 si diplomò all'istituto Homestead di Cupertino, in California, iscrivendosi al Reed College di Portland, nell'Oregon, ma ben presto abbandonò l'università, dopo solo un semestre, per andare a lavorare. Nel 1974 mentre lavorava alla Atari, assieme il suo amico, Steve Wozniak, lavorarono su una prima versione della circuiteria del videogioco Breakout. In seguito i due amici presero la decisione di...
mettersi in proprio, dando vita alla Apple Computer: era il 1º aprile del 1976. Per autofinanziarsi, Jobs decise di vendere il suo pulmino Volkswagen e Wozniak, pensate un pò, la propria calcolatrice. Insieme a Ronald Wayne, che Jobs aveva conosciuto presso Atari, fondarono la Apple: Wayne abbandonò quasi subito la società, non appena Apple ricevette la prima commessa.
La prima sede della Apple fu il garage dei genitori di Jobs: qui lavorarono al loro primo computer, l'Apple I,  venduto inizialmente ai membri dell'Homebrew Computer Club. Successivamente ottennero un finanziamento da un industriale, Mike Markkula, che versò nelle casse della società la somma di 250.000 dollari, avendo in cambio un terzo di Apple.
Nel 1977 Jobs e Wozniak lanciarono il primo personal computer (all'epoca si utilizzava ancora il termine microcomputer) destinato a conoscere una diffusione di massa: il leggendario Apple II. Le vendite andarono oltre le più rosee aspettative, toccando il milione di dollari.
Nel 1980 la Apple si quotò in Borsa. Da quel che rimaneva della collaborazione con il PARC (Palo Alto Research Center​) e dell'Apple Lisa (primo computer al mondo nella grande distribuzione a interfaccia grafica e mouse), il 24 gennaio 1984, Apple si lanciò alla produzione di un personal computer compatto e dotato di un nuovo sistema operativo a interfaccia grafica: l'Apple Macintosh.
Fecero la prima comparsa le icone, finestre e menu a tendina: il Mac riscosse un grande successo! Per il grande pubblico, Jobs divenne la persona più in importante nel mondo dell'informatica. Dopo il lancio di Macintosh, il sodalizio Jobs-Wozniak fini. Nel 1985 Wozniak lasciò Apple Computer per cambiare attività; Jobs a sua volta entrò in conflitto con John Sculley, l'amministratore delegato che egli stesso aveva nominato, e anch'egli abbandonò Apple.
All'età di trent'anni Jobs decise di ricominciare da zero, dando vita ad una nuova compagnia, la NeXT Computer, con l'obiettivo di avviare una nuova rivoluzione tecnologica.
Nel 1986 acquistò la Pixar dalla LucasFilms, una casa di produzione cinematografica con l'ambizione di realizzare unicamente animazioni computerizzate. La NeXT produsse computer migliori e tecnologicamente più avanzati di quelli dei propri concorrenti, ma con prezzi troppo alti non riuscì a imporsi sulla concorrenza, anche perchè fecero la prima comparsa sul mercato, alcuni computer economici "cloni" dei PC IBM.
La Pixar allora si concentrò sulla produzione di lungometraggi al computer, riuscendo ad avere successo nel 1995 con la produzione del famosissimo film d'animazione Toy Story, Il mondo dei giocattoli, primo nel suo genere, film d'animazione realizzato completamente in computer grafica 3D.
Seguì un altro successo planetario con il film A Bug's Life. Nel 1996 la Apple Computer era in crisi; il sistema operativo Mac OS, montato sulle macchine Apple, era ormai superato e l'azienda reclamava nuova linfa vitale, al fine di cambiare e offrire qualcosa di nuovo sul mercato. L'azienda decise pertanto di acquistare una software house che disponesse di un moderno sistema operativo, da adattare successivamente a macchine con architettura PowerPC.
Inizialmente la società pensò alla Be Inc., azienda fondata da due ex Apple: il maggior candidato a diventare il nuovo sistema operativo di Apple sembrava quindi essere il BeOS, di cui era già in corso la portabilità per l'architettura PowerPC. Successivamente, la Apple Computer contattò Steve Jobs. Jobs in cambio chiese che la Apple acquisisse la NeXT, in grave crisi, e l'affare cosi, si colcluse positvamente. Il NeXTSTEP, sistema operativo della NeXT, divenne la base di quello che fu il futuro OS di Apple, il Mac OS X, mentre lo sviluppo del vecchio Mac OS fini con la versione 9.2.
Nel 1997, dopo risultati commerciali discontinui, l'amministratore delegato di Apple Gil Amelio fu allontanato e Jobs assunse nuovamente la carica di CEO ad interim, ma senza stipendio (ironicamente veniva chiamato iCEO; ricevendo la cifra simbolica di 1 dollaro all'anno). La sua mansione, tralaltro, ha comportato diversi premi di produzione, tra i quali un jet privato da 90 milioni di dollari), e poco meno di 30 milioni di dollari in azioni). Mentre lo sviluppo di Mac OS X era ancora in fase di elaborazione, Jobs lanciò l'iMac, un modello di personal computer all-in-one che ebbe un successone, cioè avente schermo e le altre componenti nello stesso telaio del computer, riducendo notevolmente lo spazio occupato sulla scrivania, rientrando nel mercato dei prodotti di massa.
Fino ad allora la Apple si era accontentata di dominare due mercati di nicchia, quello della progettazione grafica e della musica, isolandosi dal mondo IBM. Il 2001 fu l'anno del lancio ufficiale di Mac OS X, basato sul NeXTSTEP, che come questo utilizza un kernel Unix. Con il Mac OS X Apple rafforzò la propria quota di mercato. Mac OS X da allora è stato costantemente aggiornato e migliorato ed è stato commercializzato in numerose versioni successive, ognuna presentata con importanti innovazioni (quella distribuita dal 2011 è Mac OS X 10.7 Lion).
Quasi contemporaneamente al lancio del nuovo sistema operativo e del nuovo computer, Jobs decise anche di lanciarsi nel settore della musica digitale con l'iPod, cioè un lettore digitale di musica avanzato, presentato al pubblico il 21 ottobre 2001, e iTunes, un software attraverso cui è possibile ascoltare musica e acquistarla attraverso il servizio online iTunes Music Store, che stabilì ben presto un primato di vendite e fu riscritto in seguito anche per il sistema operativo Microsoft Windows per aumentarne ulteriormente la diffusione.
Per dare un forte significato  allo spostamento del proprio core business dal mercato dei computer a quello più generale del multimediale, Jobs fece ribattezzare Apple Computer Inc. nel gennaio 2007, chiamandola semplicemente Apple Inc.
Dopo una campagna pubblicitaria durata diversi mesi, il 29 giugno 2007 Apple iniziò a commercializzare un nuovo prodotto, tanto atteso, l'iPhone, un telefono cellulare con un tasto solamente posto in basso col quale si interagisce attraverso lo schermo multi-touch, comprendente anche le funzioni di navigazione su Internet attraverso la tecnologia Wi-Fi (come un computer notebook), fotocamera, lettore di file multimediali (audio, video, immagini).
Con l'introduzione dell'iPhone, Steve Jobs pose le basi per l'ingresso di Apple nel settore della telefonia cellulare. Nei primi 200 giorni di vendita, l'iPhone conquistò il 19% del mercato degli smartphone con 4 milioni di unità vendute. Attualmente la Apple possiede il primato come produttrice di cellulari negli Stati Uniti.
Il 27 gennaio 2010, Steve Jobs, alla conferenza Apple allo Yerba Buena Center for the Arts Theater di San Francisco, dopo una attesa infinita e reclamata a più voci da appassionati e media, presenta il tablet targato Apple: l'iPad. Alla base raccoglie il successo dell'iPhone, di nuovo introduce l'iBookstore, collocando l'iPad come gestore e visualizzatore di libri e contenuti cartacei. Apple con la guida di Jobs continua a produrre e commercializzare Mac OS X, Mac, iPod, iPhone e iPad, prodotti che portarono l'azienda a divenire un riferimento nel campo dell'elettronica di consumo.
Vorrei concludere lasciandovi il video del famoso quanto toccante discorso che iJobs fece ai neolaureati di Stanford

2 commenti:

Rita Baccaro ha detto...

Un genio! Una grande mente, un grande uomo! E' bene conoscerne la vita e le parole, perchè le sue idee concrete, le novità che ha introdotto nella comunicazione e che sono ormai patrimonio di tutti, a volte ci dimentichiamo che provengono dalla sua voglia di cercare, di non arrendersi, al suo "pensare differente"...
grandi insegnamenti per tutti!!
Ciao e buon week end

Legolas Helda ha detto...

Grazie per il tuo passaggio e per il tuo apprezzato commento. Approvo in toto ciò che hai detto.
Lunga vita e prosperità.

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