Sprofonderò nella tenebra divina, in un silenzio muto e in una unione ineffabile, e in questo sprofondarsi andrà perduta ogni eguaglianza e ogni disuguaglianza, e in quell'abisso il mio spirito perderà se stesso, e non conoscerà nè l'uguaglianza nè il disuguale, nè altro: e saranno dimenticate tutte le differenze, sarò nel fondamento semplice, nel deserto silenzioso dove mai si vide diversità, nell'intimo dove nessuno si trova nel proprio luogo. Cadrò nella divinità silenziosa e disabitata dove non c'è opera nè immagine."
Umberto Eco da "Il nome della rosa"
7 commenti:
...bello scritto hai riportato Legolas...a volte penso che dobbiamo sfiorare l'abisso per comprendere appieno ciò che siamo e dove ci porta il nostro cammino. Perdersi per ritrovarsi...una profonda introspezione...un reset...e poi la consapevolezza che si fà Luce...e ritrovi il cammino interrotto...
grazie per la riflessione Amico Caro..giunga un raggio di Sole per un sereno e radioso divenire nel giorno..
dandelìon
O silencio divino nos leva à instrospecção e à elevação da alma.
Um abraço
oa.s
Amica mia carissima! sempre graditi i tuoi commenti...l'abisso che cercavi, il baratro che non volevi, la fine che desideravi...Ecco quello che il maestro Umberto Eco in poche, ma senz'altro ricche di arte e passione innata, righe ci ha voluto donare rendendoci partecipi della sua conclusiva apoteosi di questo romanzo unico.
Lunga vita e prosperità dandelion svit-kona!
Bellissima questa citazione. Il silenzio della propria intimità che diventa divino, nel quale inoltrarsi, cadere, sprofondare.. quello che dovrebbe essere sempre il luogo della nostra ricerca
Rita grazie per avere lasciato il tuo commento davvero apprezzato...Grazie di cuore!
Lunga vita e prosperità!
Hey, where long-lost?
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Oceanoazul, gracias por tu comentario sentimientos sinceros y nobles.
Sea bienvenido, con la esperanza de ser capaces de intercambiar ideas y opiniones en la armonía más sincero.
Larga vida y prosperidad.
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