mercoledì 29 giugno 2011

le colpe dei genitori

Vediamo come le colpe dei genitori influiscono sull'autodisciplina del figlio.
Riprendiamo da qui

Ragazzi incapaci di autodisciplinarsi hanno generalmente genitori che sono indisciplinati anche se ad un primo esame sembra che applichino una disciplina ferrea. In questi casi, i figli, vengono spesso puniti severamente, picchiati, calci e pugni per quelle infrazioni che incorre il bambino. Ma questa è una disciplina senza senso. Si tratta infatti di una disciplina indisciplinata. Sono, anzitutto, genitori che offrono un modello comportamentale negativo <<fa come ti dico non fare ciò che faccio>>. Spesso litigano in presenza dei figli, spesso pigri, fanno promesse che non mantengono, conducono una vita disordinata e in tal caso voler mettere ordine nella vita dei figli appaiono a questi ultimi del tutto privi di senso. Poiché da piccoli non abbiamo possibilità di fare confronti, ai nostri occhi di bambini i genitori sono dei semidei. Se dunque il bambino vedrà i genitori comportarsi  con autodisciplina, ritegno e dignità, non avrà alcun dubbio che quello sia il modo in cui ci si deve comportare. Ma questo vale anche per il contrario.Ancora più importante dell'esempio è l'amore. Anche nelle famiglie più disordinate e caotiche può esserci amore e questo è sufficiente perché i figli crescano disciplinati. Mentre non è raro che ..

genitori che esercitano una serie professione-medici, avvocati, insegnanti- conducano quindi una vita ordinata e decorosa, manchino tuttavia d'amore si ritrovino dei figli altrettanto indisciplinati e sregolati quanto quelli usciti da famiglie povere e disordinate.
E' infatti l'amore la causa prima di tutto. Le persone e le cose che amiamo hanno per noi un immenso valore e perciò trascorriamo con loro quanto più tempo possibile. Prendiamo come esempio un giovane innamorato della propria macchina e consideriamo quanto tempo trascorre ad ammirarla, lustrarla, ripararla o metterla a punto e al sicuro. Oppure una persona anziana che coltiva le rose e il tempo ch'essa dedica a potarle, innaffiarle, concimarle, innestarle e ripararle dalle intemperie. Così i nostri figli, quando li amiamo, passiamo buona parte della giornata ad osservarli e accudirli, dedichiamo loro del tempo. La disciplina richiede tempo. Se non abbiamo tempo da dedicare ai figli, o non abbiamo voglia di dedicargliene, non saremo in grado di decodificare i segreti messaggi con i quali essi ci segnalano la necessità d'un nostro intervento. Quando la loro indisciplina è evidente che non possiamo ignorarla, evitiamo d'intervenire semplicemente perché non abbiamo tempo "ora non posso occuparmene" ma quando i figli persistono e l'indisciplina s'aggrava, non possiamo fare a meno d'agire e lo faremo dettati dall'ira piuttosto che dalla volontà e non ci diamo la pena di capire puniamo e basta arrabbiati per aver sprecato tempo per la loro intemperanza. Al contrario i genitori che dedicano tempo ai figli, sono sempre in grado di riconoscere quei segnali e possono intervenire con rimproveri, castighi, elogi, gratificazioni  o prendere altri provvedimenti con sollecitudine, tempestività e buon senso.
Sono i genitori che si preoccupano d'osservare i propri figli mentre mangiano, mentre studiano, mentre dicono le loro piccole bugie, mentre cercano di sottrarsi alle proprie responsabilità invece di affrontarle. Mentre osservano amorevolmente i propri figli, questi genitori si arrovellano per cercare una soluzione e soffrono insieme ai propri figli.  <<Se i miei genitori sono pronti a soffrire con me vorrà dire che non sono solo e che soffrire non è poi così crudele >> . Nasce in tal modo la disciplina con amore. Quando un bambino si sente amato dai genitori si sente importante e questa consapevolezza del proprio valore è la pietra angolare dell'autodisciplina. Essa è frutto dell'amore dei genitori una volta acquisita nell'infanzia, è pressoché impossibile  che la vita riesca a togliercela.  La prossima settimana ci occuperemo della paura dell'abbandono nell'infanzia. Alla prossima  settimana dunque..

1 commento:

Unknown ha detto...

...osservare i propri figli...alle volte bastano cinque minuti per cogliere quei segnali tanto visibili che non si possono ignorare...e porsi le domande..."perchè ha agito così?...che momento sta vivendo?..è forse accaduto qualcosa a scuola?"...ci vuole tempo e costanza...e curiosità...e tanto amore...quando c'è l'amore tutto viene istintivamente naturale. grazie Galadriel...molto molto approfondito...un abbraccio ed un sereno vissuto in emozione per Te..
Dandelìon

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