sabato 30 aprile 2011

"Il padre della medicina moderna"

Ibn Sina, alias Abū Alī al-Ḥusayn ibn ʿAbd Allāh ibn Sīnā o Pur-Sina più noto in occidente come Avicenna (in persiano: ابن سينا‎ ; Balkh, 980 – Hamadan, 1037), è stato un medico, filosofo, matematico e fisico persiano.
Scrisse circa 250 opere su una grande varietà di soggetti. Nella Biografia di Gowzgani ne sono citate 45 che, unite a quelle che compaiono in altri riferimenti fidati, possono essere elevate a 92. Alcune di queste, sono estese enciclopedie di tutto il sapere incluso nella filosofia, o di quello medico nel caso del Qanun. È considerato da molti come "il padre della medicina moderna". George Sarton ha indicato Avicenna come "il più famoso scienziato dell'Islam e uno dei più famosi di tutte le razze, luoghi e tempi". I suoi lavori più famosi sono Il libro della guarigione e Il canone della medicina, anche conosciuto come Qānūn (in Occidente Canone). Il suo nome latinizzato è un'alterazione di Ibn Sīnā, il suo nasab (rapporto di filiazione).
Fu una delle figure più note nel mondo islamico della sua epoca. In Europa Avicenna diventò un'importante figura medica a partire dal 1200, tramite la Scuola medica salernitana.
Viene accreditata dalla maggior parte degli studiosi la versione che vede Ibn Sina nascere a

Balkh (all'epoca compresa nel Khorasan ma attualmente parte dell'Afghanistan sotto il nome di Mazār-i Sharīf) nel 980 e morire a Hamadan (Iran), nel 1037. Alcune fonti indicano Hamadan come luogo di nascita, altre indicano Afshanah, vicino a Bukhara (attuale Uzbekistan) e che la sua famiglia si trasferì a Kharmaithen (o Kharmaythnah) quando era ancora giovane.
Avicenna fu affidato alla cura di un insegnante privato e la sua precocità destò la meraviglia di tutto il vicinato; mostrò un'eccezionale condotta intellettuale, fu un bambino prodigio che imparò a memoria il Corano all'età di 10 anni e aveva anche una grande abilità nella poesia araba. Da un erbivendolo imparò l'aritmetica e cominciò ad apprendere molte cose grazie ad un erudito errante che si guadagnava da vivere curando i malati ed insegnando ai giovani.
Di Avicenna alcuni studiosi occidentali hanno voluto sottolineare la laicità, anche se il suo pensiero è fedele ai principi pedagogico-culturali dell'Islam. Avicenna realizzò complessivamente un monumentale patrimonio culturale, costituita da oltre 100 saggi, alcuni di poche pagine, altri estesi in più volumi.

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