Riprendiamo da qui
Ragazzi incapaci di autodisciplinarsi hanno generalmente genitori che sono indisciplinati anche se ad un primo esame sembra che applichino una disciplina ferrea. In questi casi, i figli, vengono spesso puniti severamente, picchiati, calci e pugni per quelle infrazioni che incorre il bambino. Ma questa è una disciplina senza senso. Si tratta infatti di una disciplina indisciplinata. Sono, anzitutto, genitori che offrono un modello comportamentale negativo <<fa come ti dico non fare ciò che faccio>>. Spesso litigano in presenza dei figli, spesso pigri, fanno promesse che non mantengono, conducono una vita disordinata e in tal caso voler mettere ordine nella vita dei figli appaiono a questi ultimi del tutto privi di senso. Poiché da piccoli non abbiamo possibilità di fare confronti, ai nostri occhi di bambini i genitori sono dei semidei. Se dunque il bambino vedrà i genitori comportarsi con autodisciplina, ritegno e dignità, non avrà alcun dubbio che quello sia il modo in cui ci si deve comportare. Ma questo vale anche per il contrario.Ancora più importante dell'esempio è l'amore. Anche nelle famiglie più disordinate e caotiche può esserci amore e questo è sufficiente perché i figli crescano disciplinati. Mentre non è raro che .. genitori che esercitano una serie professione-medici, avvocati, insegnanti- conducano quindi una vita ordinata e decorosa, manchino tuttavia d'amore si ritrovino dei figli altrettanto indisciplinati e sregolati quanto quelli usciti da famiglie povere e disordinate.
E' infatti l'amore la causa prima di tutto. Le persone e le cose che amiamo hanno per noi un immenso valore e perciò trascorriamo con loro quanto più tempo possibile. Prendiamo come esempio un giovane innamorato della propria macchina e consideriamo quanto tempo trascorre ad ammirarla, lustrarla, ripararla o metterla a punto e al sicuro. Oppure una persona anziana che coltiva le rose e il tempo ch'essa dedica a potarle, innaffiarle, concimarle, innestarle e ripararle dalle intemperie. Così i nostri figli, quando li amiamo, passiamo buona parte della giornata ad osservarli e accudirli, dedichiamo loro del tempo. La disciplina richiede tempo. Se non abbiamo tempo da dedicare ai figli, o non abbiamo voglia di dedicargliene, non saremo in grado di decodificare i segreti messaggi con i quali essi ci segnalano la necessità d'un nostro intervento. Quando la loro indisciplina è evidente che non possiamo ignorarla, evitiamo d'intervenire semplicemente perché non abbiamo tempo "ora non posso occuparmene" ma quando i figli persistono e l'indisciplina s'aggrava, non possiamo fare a meno d'agire e lo faremo dettati dall'ira piuttosto che dalla volontà e non ci diamo la pena di capire puniamo e basta arrabbiati per aver sprecato tempo per la loro intemperanza. Al contrario i genitori che dedicano tempo ai figli, sono sempre in grado di riconoscere quei segnali e possono intervenire con rimproveri, castighi, elogi, gratificazioni o prendere altri provvedimenti con sollecitudine, tempestività e buon senso.
Sono i genitori che si preoccupano d'osservare i propri figli mentre mangiano, mentre studiano, mentre dicono le loro piccole bugie, mentre cercano di sottrarsi alle proprie responsabilità invece di affrontarle. Mentre osservano amorevolmente i propri figli, questi genitori si arrovellano per cercare una soluzione e soffrono insieme ai propri figli. <<Se i miei genitori sono pronti a soffrire con me vorrà dire che non sono solo e che soffrire non è poi così crudele >> . Nasce in tal modo la disciplina con amore. Quando un bambino si sente amato dai genitori si sente importante e questa consapevolezza del proprio valore è la pietra angolare dell'autodisciplina. Essa è frutto dell'amore dei genitori una volta acquisita nell'infanzia, è pressoché impossibile che la vita riesca a togliercela. La prossima settimana ci occuperemo della paura dell'abbandono nell'infanzia. Alla prossima settimana dunque..
1 commento:
...osservare i propri figli...alle volte bastano cinque minuti per cogliere quei segnali tanto visibili che non si possono ignorare...e porsi le domande..."perchè ha agito così?...che momento sta vivendo?..è forse accaduto qualcosa a scuola?"...ci vuole tempo e costanza...e curiosità...e tanto amore...quando c'è l'amore tutto viene istintivamente naturale. grazie Galadriel...molto molto approfondito...un abbraccio ed un sereno vissuto in emozione per Te..
Dandelìon
Posta un commento