Ciao come stai, in un attimo l’istante perenne che si protrae nell’eternità immarcescibile di due anime nate dallo stesso naturale bisogno.
Sguardi che si incrociano per la prima volta, cuori che iniziano a battere forte all’unisono, sensazioni uniche, irripetibili che solo chi gemello l’uno dell’altra può provare.
Ciao come stai, domanda antica come l’universo, come ogni verso di un poeta che ormai non è più.
Come chi ad un tratto si desta da quel normale torpore, quando al suono di quelle parole esso stesso s’illumina d’immenso.
Altrimenti come me, lacero nel corpo, sfregiato nel viso, squarciato nell’anima e mutilato nel cuore, usato fino allo sfinimento di ogni stilla d’amore, giace inerme senza avvertire più nulla di ciò che mi credevo fosse caro.
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