sabato 23 giugno 2012

Il danno dell'omofobia: la morte di Alan Turing

 Nel centenario della sua nascita.

Alan Turing è stato uno dei pionieri dello studio della logica e dell'intelligenza dei computer così come la conosciamo oggi.
Alan Turing 1912-1954


 "Per conto del governo britannico, e di tutti coloro che vivono liberi grazie al lavoro di Alan, sono orgoglioso di dire: ci dispiace, ti saresti meritato di meglio" Gordon Brown nel 2009


Nato il 23 giugno 1912 a Londra, è stato un matematico logico e crittografo britannico, considerato uno dei padri dell'informatica moderna, precursore dell’idea di "intelligenza artificiale", e colui che ha formalizzato l’idea di "algoritmo". Morto il 7 giugno 1954 a Manchester, in circostanze poco chiare. In seguito ad una sua denuncia verso ad un amico che riteneva responsabile d'aver aiutato dei ladri ad entrargli in casa, durante le indagini ammise d'aver avuto una relazione omosessuale con Arnold Murray, l'amico. Venne arrestato e accusato di "oscenità grave" e [...]
per evitare il carcere accettò la castrazione chimica attraverso un ciclo di estrogeni della durata di un anno. Questo ebbe su di lui un effetto devastante, dal punto di vista fisico e mentale. Venne trovato morto nel suo letto della sua casa, con una mela mezza mangiata sul tavolino ( è da questo particolare che sembrerebbe provenire il logo della Apple Inc.come omaggio a Turing) di fianco al letto: secondo la leggenda – e conosciuta la sua passione per Biancaneve e i sette nani – quella mela era stata avvelenata dallo stesso Turing con il cianuro che fu certamente la causa della sua morte.Ma il mistero rimane e la certezza di un vero colpevole non c'è mai stata.
Una delle sue peculiarità fu di non usare il lavoro di scienziati precedenti, bensì di ricreare le scoperte precedenti. Trasferitosi alla Princeton University iniziò ad esplorare quella che poi verrà definita come la Macchina di Turing.
La macchina di Turing non è altro che l'odierno computer.
Turing descrisse una macchina che sarebbe stata capace di leggere una serie su una banda composta dalle cifre uno e zero. Questi 1 e questi 0 descrivevano i passaggi che erano necessari per risolvere un particolare problema o per svolgere un certo compito.

La macchina di Turing avrebbe letto ogni passaggio e l'avrebbe svolto in sequenza dando la risposta giusta.
Questo concetto era rivoluzionario per quel tempo in quanto molti computer negli anni '50 erano progettati per un scopo preciso o per uno spettro limitato di scopi.
Ciò che Turing intravedeva era una macchina che riusciva a fare tutto, una cosa che oggigiorno diamo per scontata.
Nel 1936 formulò il modello teorico del calcolatore a istruzioni memorizzate, la cosiddetta 'macchina di Turing'.
Un risultato analogo veniva fornito nello stesso anno, ma indipendentemente da lui, dal logico polacco Emil L. Post (1897-1954).
Il metodo di istruzione del computer era molto importante nel concetto di Turing. Far eseguire ad un computer un compito particolare era soltanto una questione di suddivisione dell'istruzione in una serie di istruzioni più semplici, lo stesso processo che viene affrontato anche dai programmatori odierni.
Turing era convinto che si potesse sviluppare un algoritmo per ogni problema. La parte più difficile stava nel determinare quali fossero i livelli semplici e come spezzettare i grossi problemi.
Durante la seconda guerra mondiale Turing mise le sue capacità matematiche al servizio del Department of Communications inglese per decifrare i codici usati nelle comunicazioni tedesche, in quanto i tedeschi avevano sviluppato un tipo di computer denominato Enigma che era capace di generare un codice che mutava costantemente.
Turing ed i suoi compagni lavorarono con uno strumento chiamato Colossus che decifrava in modo veloce ed efficiente i codici tedeschi creato con Enigma. Si trattava, essenzialmente di un insieme di servomotori, ma era il primo passo verso il computer digitale.
Turing era dell'idea che si potesse creare una macchina intelligente seguendo gli schemi del cervello umano.
Scrisse un articolo nel 1950 in cui descriveva quello che attualmente è conosciuto come il Test di Turing.
Il test consisteva in una persona che poneva delle domande tramite una tastiera, rivolgendosi sia ad una persona che ad una macchina intelligente.
Era convinto che se, dopo un ragionevole periodo di tempo, la persona che poneva le domande non fosse stata capace di distinguere le risposte della macchina da quelle dell'altra persona, la macchina in qualche modo si poteva considerare "intelligente".

Ipersensibile, incompreso, circondato dallo scetticismo e dall'ostilità dell'ambiente scientifico, perseguitato per la sua omosessualità, che fu trattata come un crimine e perseguita con trattamenti forzati di ormoni: morì misteriosamente per un avvelenamento (mangiando una mela) quando aveva solo 41 anni. La versione ufficiale del suicidio è stata più volte contestata. Come sintomo della sua influenza sulla scienza dei computer, a lungo si è detto negli ultimi decenni che il simbolo di Apple della mela morsicata fosse un tributo a Turing, ma lo stesso Steve Jobs ha negato la ricostruzione.

Nel 2009, l’allora primo ministro britannico Gordon Brown si scusò ufficialmente a nome del suo paese per le persecuzioni omofobe contro Turing:


"Per conto del governo britannico, e di tutti coloro che vivono liberi grazie al lavoro di Alan, sono orgoglioso di dire: ci dispiace, ti saresti meritato di meglio"












4 commenti:

Zio Scriba ha detto...

Be', se il logo della Apple viene davvero da lì, mi toccherà farmi diventare simpatica la Apple.

Ogni mio anatema, ogni mio rutto, ogni mia scoreggia, ricada e rimanga per sempre nelle vuote piccole teste della feccia omofoba!

Un abbraccio, cara Amica.

angie ginev ha detto...

Hai ragione si sarebbe meritato una miglior vita, a quei tempi purtroppo l'omosessualità era perseguitata, ma il vero mistero sta nella sua morte, quale motivo per avvelenarlo? Oppure lo odiavano a tal punto da volerlo eliminare...proprio per la sua diversità (secondo le regole del tempo).
Sarebbe interessante approfondire.
Grazie
Angie

Legolas Helda ha detto...

Sono del tutto sconcertato, banalmente sorpreso...e si! Siamo in un'era in cui tutto e tutti dicono quello che vogliono,fanno ciò che vogliono, uccidono senza motivo, comprendiamo anche la più delle incomprensibile delle idee a giusta ragione oppure no, e apprendere quanto la storia dell'uomo sia composta da misfatti, orrori, stragi ed omicidi fisici e spirituali, mi manda nel panico più totale! La nostra storia vestita dell'abito ipocrita della civiltà, con ogni probabilità l'unica di questo piccolo spazio d'universo, con arroganza si dice d'essere l'unica e la più logica che ci sia! Io non vivrò abbastanza per vedere il nostro mondo, la nostra gente, i miei simili, vivere ed amarsi, confrontarsi e collaborare insieme, perchè siamo tutti figli di un solo Padre, siamo tutti figli generati da un solo ed unico Padre. E per chi non crede all'esistenza di Dio, come unico Padre, lasciate almeno che si possa esser tutti figli di una sola ed unica Madre...NATURA! Viviamo lungamente e possibilmente in pace gli uni con gli altri, nel pieno rispetto di ciò che siamo e ciò in cui crediamo!

Galadriel ha detto...

#ZioScriba. Scusa il ritardo con cui rispondo ai commenti, ma la mia competizione con il tempo è sempre in perdita. Mi unisco ai tuoi anatemi ai tuoi rutti alle tue scoregge...e anche i miei possano conficcarsi in quelle teste di feccia di omofobi. Un abbraccio Nick.

#Angie. Grazie per il tuo contributo! Si sarebbe stato veramente utile all'umanità ma noi esseri "umani" roviniamo sempre tutto. Buona nottata.

#Legolas. Mi fa un piacere enorme leggere il tuo pensiero. Mi è parso carico di umanità e sensibilità, qualità rare. Speriamo bene per noi figli dello stesso Padre e della stessa Madre, speriamo che un'epidemia di umanità ci infetti tutti . Un abbraccio. e grazie delle tue parole.

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