Poeta, filosofo, scienziato, vero e proprio genius loci, Tommaso Campailla nasce a Modica il 7 aprile del 1668. La costituzione fisica molto gracile condizionò tutta la sua vita, fino al punto da fargli abbandonare gli studi :"prope stupidum" lo definì uno dei suoi primi biografi, il padre preferì educarlo in campagna affinché si irrobustisse all'aria aperta, piuttosto che indirizzarlo agli studi
Coltivò con passione l'Astronomia, le lettere e la filosofia. Da autodidatta, studiò i classici di Aristotele, poi si appassionò alla fisica, essendo stato testimone del terribile sisma che, nel 1693, distrusse Modica e tutto il Val di Noto.
Introdotto alle dottrine di Cartesio, ne applicò i principi alle sue indagini conoscitive, fatte di osservazione ed esperimenti. Poeta raffinato, fu socio dell'Accademia degli Affumicati e tra i restauratori dell'Accademia degli Infuocati. Nel 1709 diede..
alle stampe i primi sei canti del poema filosofico l'Adamo, ovvero il Mondo Creato, dedicato successivamente nella sua stesura completa (venti canti), " a Carlo VI d'Austria, Imperatore e Re di Sicilia".
Si tratta di una summa delle sue idee teo-cosmo-fisiologiche e filosofiche, alla luce della teoria cartesiana.
All'inizio del '700, la sua fama si diffuse talmente in Europa, che il filosofo George Berkeley volle conoscerlo e, poichè il Campailla non si muoveva mai dalla sua Modica, nel 1718, venne a trovarlo fin qui, informandolo delle nuove teorie newtoniane, che serviranno poi al Campailla per dare un contributo alla formulazione delle leggi della moderna fisica, quali la gravitazione universale, la scomposizione della luce o le teorie dell'atomo.
Pur non essendo medico, riuscì a diffondere la passione per gli studi di medicina. Il suo impegno gli consentì la sperimentazione delle famose "botti" per la cura non solo della sifilide (che era il male del secolo, temuto dalla Chiesa come un nuovo castigo di Dio
per i peccati degli uomini), ma anche dei reumatismi e in genere di qualunque forma di artrosi.
Morì per un colpo apoplettico, il 7 febbraio del 1740. Il suo corpo fu sepolto sotto l'altare maggiore del Duomo di San Giorgio, mentre una lapide in suo ricordo è murata sulla sinistra dell'ingresso principale del Duomo stesso.
6 commenti:
Non lo conoscevo, e grazie a te l'ho scoperto, quante cose nuove grazie al tuo blog!! un bacio
Felice anch'io di questa nuova conoscenza (anzi due: il Genio di Modica e... Monica :D)
Ciao!
@Monica grazie a te della visita. Un abbraccio.
@Zioscriba, scommetto tutto ciò che ho che per la felicità della nuova conoscenza ti è bastato sostituire la "d" con la "n". Quant'è bella Zio????? è una mia conterranea! L'Emilia Romagna ha sempre dato belle fanciulle! Un abbraccio Zio.
Ad agosto dello scorso anno sono stata a Modica, che bella cittadina, ma quante scale ho potuto salire e scendere... aiuto. Bellissimo il duomo di San Giorgio, peccato non aver avuto prima queste notizie sullo scienziato e filosofo Campanella, avrei guardato con più attenzione e ricordato il particolare.
Invece di modica, oltre alle scale ed al meraviglioso panorama, le sue chiese barocche, ricordo ... la cioccolata!!!
Davvero! Modica è famosissima per la cioccolata, ho comprato tavolette di tutti i gusti ed anche dolcetti al cioccolate e carrube. Tutto eccellente!!!
Cara Rita, è proprio facendo una ricerca sulla cioccolata di Modica che mi sono imbattuta in questo Genio! Ho così deciso di postare il Campailla al posto della cioccolata. Grazie della visita un abbraccio.
...grazie Gala per avermi illuminato su un grande uomo di lettere e scienza che poco sapevo...abbraccio nella notte...
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