lunedì 13 giugno 2011

il biologo originale

 Charles Robert Darwin nacque a Shrewsbury il 12 febbraio 1809, e mori a Londra il 19 aprile 1882. Fù un biologo, geologo, zoologo e botanico britannico, famoso per aver formulato la teoria dell'evoluzione delle specie animali e vegetali per selezione naturale agente sulla variabilità dei caratteri, ossia dell'origine delle specie, e per aver pensato alla teoria della discendenza di tutti i primati, uomo compreso, da un antenato comune. La sua teoria sull'evoluzione delle specie, fù pubblicata nel libro L'origine delle specie nell'anno 1859, è rimase il suo cavallo di battaglia. Entrò in possesso di molti dati ed informazioni, su cui fondò la sua teoria, durante un viaggio intorno al mondo sulla nave HMS Beagle, ma particolare importanza assunse...

la sua sosta alle Isole Galápagos. Darwin dimostrò con la teoria evoluzionistica che l'evoluzione è l'elemento comune, il filo conduttore delle varie diversità della vita. In base ad una visione evolutiva della vita, i membri della stessa specie si assomigliano, perché si sono evoluti da un antenato comune. Secondo il concetto di Darwin, le specie hanno origine attraverso un procedimento di “discendenza con variazione”. Ancora più importante il fatto che, nel suo trattato sull'origine delle specie, Darwin mise in opposizione la teoria della selezione naturale per spiegare con quali meccanismi avviene l'evoluzione.
La teoria evoluzionistica di Darwin si basa su tre presupposti fondamentali:
Riproduzione: tutti gli organismi viventi si riproducono con una cadenza tale che, in poco tempo, il numero di individui di ogni specie potrebbe non essere più in linea con le risorse alimentari e l'ambiente messo loro a disposizione.
Variazioni: tra gli individui della stessa specie esiste una più variegata variabilità dei caratteri; c'è ne sono di più lenti e altri più veloci, alcuni più chiari ed altri più scuri, etc etc etc.
Selezione: esiste una continua lotta per la sopravvivenza all'interno e all'esterno della stessa specie. In questa lotta sopravvivono gli individui più completi, forti, cioè quelli aventi una struttura migliore per arrivare alle risorse naturali messe loro a disposizione, ottenendo un vantaggio riproduttivo sugli individui meno adatti.
Tale selezione naturale avviene quando, alcune variazioni ereditabili, vengono esposte a fattori ambientali che rendono il processo riproduttivo più favorevole ad alcuni individui rispetto ad altri. Darwin affermò che l'evoluzione di nuove specie hanno origine da una raccolta graduale di piccoli mutamenti. Ogni specie presenta una serie di adattamenti propria, cioè di caratteristiche che si sono evolute mediante la selezione naturale; comprendere in che modo gli adattamenti si sono evoluti per selezione naturale è di estrema importanza nello studio della vita quindi nella biologia.

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