mercoledì 18 maggio 2011

La fortuna aiuta sempre gli audaci!


Sir Alexander Fleming (Lochfield, 6 agosto 1881 – Londra, 11 marzo 1955) è stato uno dei più celebri ed importanti biologi e farmacologi che l'umanita abbia mai conosciuto.
Fleming, fù autore di molti articoli riguardanti la batteriologia, immunologia e chemioterapia. I suoi traguardi più importanti sono stati la scoperta dell'enzima lisozima nel 1922 e l'essere riuscito nell'intento di isolare la sostanza antibiotica penicillina dal fungo Penicillium notatum nel 1928, che gli fruttò il Premio Nobel per la medicina nel 1945.
Alexander Fleming nasce il 6 agosto 1881, Lochfield, Scozia.
All'età di 20 anni, quando morì suo zio John, ricevette un'eredità di 250 sterline che decise di utilizzare per...

studiare medicina. Studiò e passò brillantemente l'esame, tanto da risultare il più bravo in tutto il Regno Unito (luglio 1901). A questo punto dovette scegliere quale scuola frequentare, decise il Saint Mary's Hospital, un giovane ospedale nel quartiere di Paddington, nel quale entrò nell'ottobre del 1901.
Nel 1921 Fleming ottenne la nomina di vice-direttore dell'Inoculation Department. Nel 1922, in maniera del tutto casuale, scopre il lisozima:  dopo aver messo del suo muco nasale su una capsula di Petri, qualche settimana dopo, nota che delle colture di microbi si erano sviluppate per tutto lo strumento tranne che sulla sua secrezione. Esperimenti successivi fatti con altro muco o con lacrime confermarono che in questi liquidi era presente una sostanza ad azione antibatterica, molto superiore a quella del siero di origine animale. La peculiarità di questi liquidi era dovuta ad un enzima, che "lisava" (dal greco Lysis, dissoluzione) certi microbi: da qui il nome lisozima.
Il lisozima non fù poi cosi potente come credeva: devastante sui batteri innocui, perdeva efficacia sui batteri patogeni, ma non si diede certo per vinto, anzi continuò con più veemenza le sue ricerche. Studiò il mercurocromo, antisettico efficace ma fin troppo tossico per l'essere umano, ma come si suole spesso dire, la fortuna aiuta gli audaci, e nel 1928 si imbatté in una capsula di Petri particolare: era macchiata di muffa come tante altre nel suo laboratorio, ma attorno a essa le colonie batteriche si erano dissolte. L'efficacia del fungo fu testata su vari tipi di batteri, e i risultati non si fecero attendere, ottimo sia per range di efficacia (distruggeva gli streptococchi, i stafilococchi, i bacilli della difterite e del carbonchio , ma era inefficace sui batteri del tifo) e per forza (avevano effetto soluzioni diluite fino a 1/500). Tale muffa, fu identificata inizialmente come penicillium rubrum, ma due anni più tardi si scoprì che era in realtà penicillium notatum, e da qui il nome penicillina. Ma nonostante tutto il suo potere, essa presentava un grande problema: era alquanto difficile da produrre e se lo si faceva, le quantità erano scarse. Come per il lisozima, Fleming avrebbe desiderato in cuor suo, isolare il principio attivo, la penicillina pura, e non il filtrato grezzo, ma l'assenza di chimici glielo impedì.

1 commento:

Unknown ha detto...

Come si suol dire quando si ha un progetto ma mancano gli strumenti per portarlo a compimento...quanti scienziati ancor oggi hanno capacità impressionanti e non possiedono le risorse necessarie per mettere a frutto il loro ingegno, per il bene comune. Ecco che emigrano all'estero , dove trovano strutture di supporto e finanziamenti atti a far fruttare il seme che attende solo d'essere rivelato. Questi grandi nomi della scienza mi hanno insegnato che ogni singolo individuo nasce con uno scopo. Alle volte è difficile riconoscerlo, ma quando questo accade, ecco che finalmente la vita si rivela a noi e tutto ci viene più naturale.
Interessante scritto Legolas..sereno giorno a Te..
Dandelìon

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