mercoledì 23 aprile 2014

Tra mito e leggenda | L'arsura del Carso

Arsura del Carso
Si narra che un giorno nostro Signore Gesù, camminava faticosamente con Pietro al suo fianco per attraversare i villaggi sparsi lungo il Carso.

Gesù e Pietro usavano semplicemente un asino e una bisaccia con delle provviste per il loro viaggiare, cibandosi di
pane, formaggio, pesce secco del mare Adriatico e dell'acqua per dissetarsi. Ormai erano ore che camminavano tra balze e dirupi, in cerca di qualche creatura alla quale portare consolazione e conforto.
Quando fu giunto il tempo di rifocillarsi, fecero sosta e Pietro appoggiò il suo mantello su di una roccia per fornire al suo Signore Gesù un appoggio più decente: prese dunque la bisaccia dall'asino e si accorse che il formaggio non c'era più!

Signore! Esclamò Pietro allarmato in preda allo sconforto.
Signore ci hanno rubato il formaggio!

Gesù si voltò e si accorse che qualcuno li aveva in effettivamente derubati. Un'espressione di sdegno si posò sul suo volto e Gesù disse a Pietro:
Pietro, da adesso in poi chiunque verrà ad abitare nel Carso avrà penuria d'acqua, perchè in questo modo mai più dovrà finire la sete di colui che ci rubò il nostro misero ed umile pranzo.
Allora, tutto improvvisamente le acque si ritirarono e apparve un paesaggio di rocce, sassi, spine. Senz'acqua alberi, nè abitazioni.

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