Come Peck affronta la paura dell'abbandono.
Riprendiamo da Qui
I figli di genitori amorevoli e premurosi avranno dunque la fortuna di affrontare la vita muniti non solo di una ben radicata consapevolezza del proprio valore ma anche del profondo e prezioso senso di sicurezza. Tutti i bambini vivono nel terrore di essere abbandonati, e con ragione. Questo terrore inizia verso i sei mesi, non appena il bambino è in grado di percepirsi come individuo separato dai genitori. Per il bambino l'abbandono, dalla parte dei genitori, equivale alla morte. Di solito i genitori, anche se sotto altri aspetti incompetenti o insensibili, avvertono istintivamente questo timore del bambino e cercano perciò di rassicurarlo in vari modi <<Mamma e papà torneranno presto>> ; <<Mamma e papà non si dimenticano di te>> ; << Mamma e papà non ti lasciano solo>>. Se queste parole sono accompagnate dai fatti, mese dopo mese, anno dopo anno, giunto alle soglie dell'adolescenza il bambino si sarà ormai liberato del proprio terrore e sarà anzi convinto che il mondo è un luogo sicuro dove se occorre è facile trovare protezione. Con questa intima certezza il bambino è libero di rinviare la gratificazione, di qualsiasi genere essa
sia, in quanto sa che l'occasione gratificante è sempre pronta a presentarsi solo che lui lo desideri.Altri bambini non sono così fortunati. Molti anzi sono quelli che vengono separati dai genitori durante l'infanzia, per negligenza per decesso dei genitori per abbandono o semplicemente per disinteresse. Vi sono addirittura dei genitori che per imporre più facilmente il loro volere usano minacciarli in modo più o meno diretto d'abbandono. In poche parole usano dire ai figli<< Se non fai come ti dico non ti vorrò più bene e ti lascerò per strada.>> Questi genitori che all'amore antepongono il controllo e il dominio, fanno dei propri figli degli insicuri. Tutti questi bambini abbandonati materialmente o psicologicamente, entrano nell'età adulta convinti che il mondo sia un luogo ostile e pieno di pericoli, e si guardano bene di rinviare qualsiasi gratificazione futura, in quanto per loro il futuro è sempre incerto. Per concludere, affinché i bambini imparino a rinviare la gratificazione è necessario fornire loro un modello di autodisciplina e aiutarli a rendersi conto del proprio valore e ad aver fiducia nella vita. Questi beni si acquisiscono soltanto grazie all'autodisciplina all'amore dono più grande che un padre e una madre possano fare ai propri figli.
La prossima settimana tratteremo la “responsabilità”. Alla prossima dunque...

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